01 agosto 2012

Movida si ... Movida no ...


Il TAR ha sospeso la delibera della giunta che disciplinava le attività estive, chiedendo di abbassare i decibel dei concerti all'aperto.
La ritengo una cosa di buon senso, purtroppo ci sono numerose situazioni a Bologna che creano conflitto tra residenti e “movida”. Ne sono un esempio Via del Pratello, Via Petroni, Piazza Verdi,Via Mascarella, e ultimamente anche Villa Angeletti.

movida

Qui la puntata precedente
A fine Giugno mi contattano alcuni residenti nelle zone limitrofe al parco di Villa Angeletti che lamentano che la rassegna musicale è particolarmente rumorosa. Fanno anche un esposto ad ARPA per segnalare il disagio, la quale va a controllare ed effettivamente trova che la musica supera i limiti consentiti. Limiti dati in deroga a quelli previsti dalle norme e quindi più alti. Ovvero già possono tenere la musica più altra del previsto ma nonostante questo vanno oltre lo stesso. Il comune ha di conseguenza sospeso l'attività della manifestazione dalle 23,30 fino a che il gestore non fosse in grado di dimostrare che sarebbe rientrato nei parametri.
Preparo un’interrogazione per chiedere diverse cose tra cui “Se ritiene opportuno sospendere in via definitiva le attività musicali dopo le ore 23.30” e “ Se negli altri luoghi interessati …. quali Piazza Verdi, via Mascarella,  Piazzetta Biagi, il quadriportico di vicolo Bolognetti, il Cavaticcio, l'area di via Filippo Re, la Montagnola, villa Angeletti si sono verificati episodi analoghi a quelli esposti dai residenti in zona Parco Villa Angeletti e riscontrati da Arpa”
L’amministrazione mi risponde che “Non si ritiene opportuno sospendere le attività dopo le 23.30” e  “Nelle altre zone …. non si sono verificati casi analoghi a quello di Villa Angeletti”. Allora mi chiedo se era tutto a posto come mai spunta un ricorso al TAR?
Poi sempre l’Amministrazione spiega che “intende continuare a garantire alla cittadinanza ed ai turisti un ricco e qualificato cartellone di iniziative estive, individuando … localizzazioni nuove e periferiche” e aggiunge “Le rassegne culturali dovranno svolgersi secondo regole che garantiscano la realizzazione degli spettacoli e il riposo dei residenti (es. il termine alle 23.30 della musica dal vivo)”. Allora torno a chiedermi come mai il TAR dice che bisogna abbassare il volume?
E Via Mascarella è la ciliegina sula torta! Infatti pur essendo già stata oggetto di numerose segnalazioni negli anni precedenti, non è stato applicato il criterio generale di mantenere il livello massimo della deroga nel limite di 70 dB (indicato dalla delibera della Regione Emilia Romagna), come convenuto tra Arpa e Comune ed è stato aumentato a 77 decibel perché  “è quello minimo per poter svolgere le attività tipiche del jazz, stile musicale che caratterizza la via stessa.”
Questa risposta dell’Amministrazione, dove mi viene raccontato che tutto fila liscio “in un clima di grande collaborazione”, assomiglia molto ad una favola e alla dura realtà ci porta il TAR. E mi sarei aspettata che l’Amministrazione  prendesse atto della realtà: ovvero correggiamo il tiro.
E invece l’Assessore alla cultura Ronchi decide di sospendere tutto. Sconfessando di fatto tutto quanto era stato detto il 27 luglio, 4 giorni fa, dai suoi stessi uffici. Sconfessando la stessa delibera di Giunta del 25 maggio che ha dato il via a queste iniziative con il preciso scopo di “rispondere alla domanda della città di maggior fruizione degli spazi pubblici”  e “nell’ottica di … qualificare l’offerta culturale … perseguire la sicurezza urbana ed il contrasto al degrado” . Si perché sospendendo le attività culturali, si desertifica la città in un momento come l’estate dove è già abbastanza deserta, e si lascia spazio a spaccio, prostituzione, e degrado in genere. Questa scelta dell’Assessore sembra più un capriccio o una ripicca e a Bologna non fa bene. Credo che un equilibrio possa e soprattutto debba essere trovato.