Gentili ospiti e colleghi, cercherò di utilizzare il tempo a mia disposizione per stilare un promemoria dove fissare alcuni punti sui quali ritengo che l'Italia, durante il suo semestre europeo, debba porre particolare attenzione.
Inizio con il
PATTO DI STABILITA', la prima questione che lega direttamente un comune all'Europa.
In nome dell'Europa e del patto di stabilità in questi anni abbiamo subìto importanti e gravi tagli alla finanza locale, vittima sacrificale del “ce lo chiede l'Europa”. Da più parti si invoca un allentamento del patto di stabilità e la modifica di alcuni parametri, considerato l'impatto che il vincolo di bilancio del 3% ha direttamente su comuni e servizi che gli Enti locali erogano. Ad esempio gli enti che offrono più servizi,
penso agli asili nido e alle scuole materne comunali di Bologna, necessitano di più dipendenti, ma paradossalmente figurano essere meno virtuosi proprio per l'elevato numero di dipendenti. Ad esempio il blocco del turn over e delle assunzioni, tende a privilegiare le esternalizzazioni.