29 agosto 2014

#PassanteNord: nuovo accordo firmato :-(



Continua la telenovela del Passante Nord con la firma il 29 luglio 2014 di un nuovo accordo, l'ennesimo, per la realizzazione di questa "bretella autostradale". 

Di seguito le osservazioni, che condivido, del Comitato di Cittadini contro Passante Autostradale Nord- Bologna:


Dimostrazione pratica di quali limiti può raggiungere “l’arroganza” del potere

Si ripropone in fotocopia il “colpo di mano” dell’8 agosto 2002 che si inventò letteralmente il Passante Nord per la soluzione dei problemi trasportistici del nodo bolognese e con gli stessi protagonisti politici di allora ( Ministero delle Infrastrutture, Regione E. Romagna, Provincia di Bologna, Comune di Bologna).
Sulla base del documento che abbiamo da pochi giorni ottenuto con richiesta di accesso agli atti, possiamo anche aggiungere: con lo stesso decisionismo, la stessa mancanza di uno studio di fattibilità dettagliato, la stessa mancanza di partecipazione dei Consigli Comunali, i numerosi interrogativi che il documento suscita, la stessa arretratezza nella visione della realtà e con affermazioni “non sincere” quando si afferma che “non esistono altri tracciati alternativi rispetto alla soluzione condivisa” (premessa pag.3).
Una differenza sostanziale riguarda il finanziamento che, mentre nel 2002 era affidato alla Legge Obiettivo, quindi con finanziamento pubblico, questa volta il finanziatore è Soc.tà Autostrade, soggetto privato.
Nei dodici anni trascorsi l’originario progetto del Passante Nord è stato demolito da tutti i punti di vista:

28 agosto 2014

La scomodità dei nuovi abbonamenti TPER

Il problema dei portoghesi sugli autobus è un tema ricorrente. Come è ricorrente l'incapacità di porvi rimedio. Mettere controllori su tutti gli autobus ha un costo eccessivo. Si sono provati i tornelli su alcuni autobus extraurbani, ma poi si è dovuto smontarli. Io presentai un ODG, che è stato approvato per introdurre il Mobile Ticketing al fine di rendere più facile l'accesso all'acquisto del biglietto che a volte è una vera e propria caccia al tesoro. Purtroppo la proposta approvata dal Consiglio Comunale, sembra venga realizzata solo a a metà senza particolari motivi. Poi l'amministrazione annuncia il nuovo sistema countactless.
Detta così sembra una cosa intelligente: il titolo di viaggio ha un microchip che viene riconosciuto dall'obliteratrice la quale suona e quello è il via libera che significa che hai pagato. Io immaginavo funzionasse come negli impianti di risalita per le piste di sci: basta tenerlo addosso, e "l'obliteratrice" lo riconosce e puoi passare. Invece no: l'abbonamento del bus va avvicinato all'obliteratrice. Quindi significa tirarlo fuori dalla borsa o dalle tasche. Questa operazione genera almeno due problemi: maggior tempo per salire sul bus (apri la borsa, tira fuori l'abbonamento, passarlo sul dispositivo e poi rimettilo nella borsa -  magari piove e hai in mano l'ombrello o è freddo e hai in mano i guanti o hai le borse dela spesa, o hai un passeggino e dei bambini per mano o sei disabile), e timore, soprattutto da parte degli anziani, di esporsi a facili borseggi mentre armeggiano per tirare fuori l'abbonamento.
A questo disagio si aggiunge una situazione paradossale, alcune categorie di persone hanno libero accesso a mezzi di trasporto pubblico come ad esempio le forze dell'ordine. Tper ha disposto che queste persone, per essere in regola, debbano mostrare al conducente il loro tesserino. Pensiamo ad un poliziotto in borghese che sta pedinando un lestofante o che è in servizio antiborseggio sul bus stesso. Possibile che in Tper nessuno si sia posto questo problema? Evidentemente si. Ma non se lo è posto nemmeno la Questura che si è limitata ad informare il personale del nuovo metodo di validazione obbligatoria.
Basterebbe che Tper e Questura si accordassero per fornire al personale, che per la qualifica rivestita ha libero accesso a mezzi di tarsporto pubblico, un abbonamento Tper. In questo modo non devono sventolare ai quattro venti il tesserino e figurano come passeggeri "normali".

26 agosto 2014

Chi di satira ferisce, di satira perisce

E' proprio il caso di dirlo :-)

Tempo fa fui taggata (viste le mie passate avventure) da Carlo Gubitosa in una vignetta di Alessio Spataro che canzonava Grillo e il suo punto G dato che aveva annunciato che sarebbe andato in TV ... Alla fine mi sono ritrovata a scrivere la prefazione di un libro di vignette: HEIL BEPPE!1! Manuale libertario contro un partito autoritario


Gli autori scrivono a proposito del libro:
"Una scazzottata anarcosatirica col comico piu’ potente d’Italia e il suo partito privato, messi a nudo dalle matite spietate di Alessio Spataro e dalle cronache impietose di Carlo Gubitosa. Vignette politicamente scorrette e dossieraggio ai limiti dello stalking illuminano il lato oscuro del partito a cinque stelle, fatto di contraddizioni, autoritarismo, xenofobia, propaganda e amplessi contronatura tra giornalismo e politica. Una guida illustrata che risponde agli interrogativi piu’ scottanti: Perche’ i soldi “restituiti ai cittadini” li gestisce Confindustria? Cosa dicevano gli attivisti ribelli prima di diventare parlamentari teleguidati? Quante bufale ha snocciolato il “responsabile comunicazione” del partito a cinque stelle? Perche’ in Parlamento sul tema immigrazione si e’ fatto il contrario di quello che chiedeva “la rete”? Che fine hanno fatto le due tessere PD di Beppe Grillo? Quote rosa garantite dalla ribelle Federica Salsi e dalla sociopsicologa Barbara Collevecchio"

A breve il libro sarà pubblicato, non vedo l'ora di leggerlo!!!

Per ulteriori informazioni clicca qui

La presentazione a Bologna

Libril

25 agosto 2014

Perchè non vi ribellate?

Questa estate, girovagando tra Croazia e Montenegro siamo capitati in un piccolo campeggio a Banici. Una sera, era già buio, arriva un motociclista inglese. Non mi ricordo il quid che ci ha fatto attaccare bottone, ma ricordo che parlavamo della Kuna e del fatto che si aspettava di trovare gli Euro in Croazia, come noi del resto tanto che il primo giorno abbiamo faticato a prendere un caffè. Stavamo preparando le cena e lo abbiamo invitato. Abbiamo parlato per quasi tre ore, partendo dai viaggio, lui stava attraversando l'Europa, e scambiandoci consigli sugli itinerari, per arrivare alla vita quotidiana. Lui lavora Tripoli, là c'è la guerra civile. Non sa se quando tornerà avrà ancora un lavoro, hanno bombardato le riserve di greggio e non c'è benzina per le auto. L'aeroporto di Tripoli è distrutto ed è dovuto andare a Djerba per prendere l'aereo. Parliamo di Europa, Euro, crisi italiana, della differenza con l'Inghilterra che ha ancora la sua Sterlina, del fatto che eravamo convinti (questo ci avevano raccontato i nostri governanti) che con l'euro sarebbero state rose e fiori per noi italiani e invece così non è stato. Allora mi guarda e mi chiede: "Perchè non vi ribellate?"