Il problema dei portoghesi sugli autobus è un tema ricorrente. Come è ricorrente l'incapacità di porvi rimedio. Mettere controllori su tutti gli autobus ha un costo eccessivo. Si sono provati i tornelli su alcuni autobus extraurbani, ma poi si è dovuto smontarli. Io presentai un ODG, che è stato approvato per introdurre il Mobile Ticketing al fine di rendere più facile l'accesso all'acquisto del biglietto che a volte è una vera e propria caccia al tesoro. Purtroppo la proposta approvata dal Consiglio Comunale, sembra venga realizzata solo a a metà senza particolari motivi. Poi l'amministrazione annuncia il nuovo sistema countactless.
Detta così sembra una cosa intelligente: il titolo di viaggio ha un microchip che viene riconosciuto dall'obliteratrice la quale suona e quello è il via libera che significa che hai pagato. Io immaginavo funzionasse come negli impianti di risalita per le piste di sci: basta tenerlo addosso, e "l'obliteratrice" lo riconosce e puoi passare. Invece no: l'abbonamento del bus va avvicinato all'obliteratrice. Quindi significa tirarlo fuori dalla borsa o dalle tasche. Questa operazione genera almeno due problemi: maggior tempo per salire sul bus (apri la borsa, tira fuori l'abbonamento, passarlo sul dispositivo e poi rimettilo nella borsa - magari piove e hai in mano l'ombrello o è freddo e hai in mano i guanti o hai le borse dela spesa, o hai un passeggino e dei bambini per mano o sei disabile), e timore, soprattutto da parte degli anziani, di esporsi a facili borseggi mentre armeggiano per tirare fuori l'abbonamento.
A questo disagio si aggiunge una situazione paradossale, alcune categorie di persone hanno libero accesso a mezzi di trasporto pubblico come ad esempio le forze dell'ordine. Tper ha disposto che queste persone, per essere in regola, debbano mostrare al conducente il loro tesserino. Pensiamo ad un poliziotto in borghese che sta pedinando un lestofante o che è in servizio antiborseggio sul bus stesso. Possibile che in Tper nessuno si sia posto questo problema? Evidentemente si. Ma non se lo è posto nemmeno la Questura che si è limitata ad informare il personale del nuovo metodo di validazione obbligatoria.
Basterebbe che Tper e Questura si accordassero per fornire al personale, che per la qualifica rivestita ha libero accesso a mezzi di tarsporto pubblico, un abbonamento Tper. In questo modo non devono sventolare ai quattro venti il tesserino e figurano come passeggeri "normali".
28 agosto 2014
La scomodità dei nuovi abbonamenti TPER
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Ciao Federica, vi siete posti il problema della tutela della privacy? In caso la validazione plurima, gli spostamenti dell'utente possono essere "tracciati". Volendo, nome + abitudini possono anche essere vendute. A Casaleggio :-) . Un saluto.
RispondiEliminaAlberto
Tper non può usare quei dati per "spiare la gente", può usarli a scopo statistico per capire come migliorare il servizio ad esempio. Come tutte le aziende in possesso di dati sensibili, sono tenute a farne l'uso che la legge consente.
EliminaAd esempio il cassiere di una banca conosce i movimenti di un determinato cliente, ma è tenuto al segreto ...
ciao, a proposito di autobus tper a Bologna, vorrei porti il problema igiene. oggi ne ho presi due ed erano uno più sporco dell'altro. su un 13 non si sapeva proprio dove attaccarsi con le mani, era tutto appiccicaticcio e nero. mi chiedo con tutte le persone che appoggiano le loro mani ogni giorno su maniglie di sedili e altro, se è prevista una pulizia e con quale frequenza. dallo strato di sporco sembravano anni che non vedevano acqua e sapone. non pretendo di avere i vetri puliti, seppur farebbe piacere, ma maniglie e sedili si per un minimo di condizioni igienico sanitarie. potresti interessartene? grazie. Federica
RispondiEliminaHo fatto un'interrogazione al settore competente, quando ho la risposta, la pubblico sul blog.
EliminaCiao
Grazie, ho letto la risposta di Tper, ma non la trovo credibile.
Eliminainfatti non lo è :-(
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