Gaetano Saffioti è un imprenditore calabrese,
vissuto a Bologna dal 1993 al 2001. Da otto anni vive
sotto scorta come testimone di giustizia a causa delle continue
minacce ricevute in seguito a denunce che hanno già portato all’arresto di 48 persone, dieci delle quali tra i cinquanta
boss mafiosi più pericolosi d’Italia. Antonio Amorosi il
17 novembre 2010 pubblica un’intervista sul suo blog
http://www.antonioamorosi.it/2010/11/17/importante-imprenditore-calabrese-vissuto-a-bologna-dal-1993-al-2001-dichiara-%e2%80%9cpresto-nuovi-arresti-a-bologna-e-al-nord%e2%80%9d-%e2%80%93-ascolta-laudio-dellintervista/ in cui Saffioti dichiara che ci saranno presto altri
arresti per la criminalità organizzata in città, in Emilia Romagna e nel Nord Italia.
Questa notizia viene ripresa anche dal quotidiano
“il Fatto” http://www.antonioamorosi.it/wp-content/uploads/2010/11/articolo.pdf . Successivamente la
PM Musti rilascia un’intervista a Radio Città del Capo
http://radio.rcdc.it/archives/lucia-musti-su-bologna-mai-registrate-presenze-di-mafie-64973/
dove, rispetto alla dichiarazione riportata dal Fatto di Gaetano
Saffioti, quando si dice convinto che certe sue rivelazioni porteranno a
imminenti arresti anche a Bologna, commenta: “
Mi sembra come prevedere che domani sorgerà il sole”. Aggiunge anche: “Personalmente io non ho registrato nessuna presenza, almeno fino al settembre 2009″
Il giorno successivo,
il 18 novembre 2010,
il blog di Amorosi pubblica un interessante elenco delle prime 10 forme
che gli vengono in mente attraverso le quali si è manifestata la
criminalità organizzata negli ultimi anni solo nella città di
Bologna. http://www.antonioamorosi.it/2010/11/18/noi-siamo-la-realta-voi-siete-la-fiction-cetto-laqualunque/
Il
20 novembre viene
arrestato a Bologna ‘occhi di ghiaccio’
Nicola Acri, uno dei
boss della
‘ndrangheta.
Aveva il covo nel Ferrarese. Il 31enne, capo della ‘ndrina calabrese di
Rossano, era ricercato dal 2007; è condannato a tre ergastoli. E’ stato
preso a Borgo Panigale.
http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2010/11/20/417632-arrestato_citta_nicola_acri.shtml
Il giorno dopo,
il 21 novembre, una riservetta di
armi, munizioni ed esplosivo e’ stata scoperta dai carabinieri in una casa popolare di
Castel Maggiore, alle porte di Bologna: era custodita da uno dei fiancheggiatori di
Nicola Acri,
il boss della ‘ndrangheta di Rosarno ricercato dal 2007 e arrestato
ieri nel capoluogo emiliano dai militari del Ros e da quelli dei comandi
provinciali di Bologna e Cosenza. La santabarbara e’ stata scoperta
durante le perquisizioni domiciliari seguite all’arresto del
superlatitante.
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/cronaca/2010/11/21/visualizza_new.html_1698425712.html
Per fortuna il sole continua a sorgere…..