Un po' di storia:
in via Zanardi angolo via del Traghetto, in zona Noce, ci sono due bitumifici: Valli Zabban e Coop Costruzioni. Sono aziende insalubri di prima classe e non potrebbero stare in un centro abitato.
Queste aziende emettono in atmosfera diversi inquinati pericolosi per la salute e per l'ambiente. Più volta Arpa ha rilevato sforamenti dei limiti consentiti per legge, a volte anche di 6 volte superiori. La Provincia ha fatto delle diffide, le aziende hanno fatto delle modifiche agli impianti di abbattimento dei fumi, ma l'odore acre del bitume continua ad appestare l'aria.
22 ottobre 2009
13 ottobre 2009
ZONA NOCE, ARIA ANCORA IRRESPIRABILE
Da qualche giorno l'aria alla Noce (e non solo, questa mattina 13
ottobre il tanfo acre del bitume arriavava fino ai Laghetti del Rosario e
oggi pomeriggio fino in zona Marco Polo) è tornata ad essere
irrespirabile. Infatti il 30 settembre la Provincia ha sospeso lo stop
agli impianti della Valli Zabban poichè ha installato i nuovi filtri.
Ora c'è da chiedersi quanto questi filtri siano efficaci considerando l'irrespirabilità dell'aria di questi giorni e considerando che non sono state fatte analisi prima della messa in moto dell'impianto. La stessa Dott.ssa Corvaglia Direttrice di ARPA scrive che "l'installazione di 3 filtri costituisce la prima fase di un sistema di abbattimento che si compone di 3 fasi successive. L'azienda (Valli Zabban) aveva avuto la prescrizione di montare tali filtri entro 30 giorni, per le altre due fasi si era chiesto un approfondimento in quanto la prima proposta non aveva convinto sul piano tecnico." Quindi Arpa già aveva dei dubbi, poi aggiunge "Al momento stiamo valutando la nota che ha inviato l'azienda in risposta alle nostre richieste e dovremo capire tecnicamente in che direzione procedere per evitare di approvare proposte di impianti che non ci convincono già in partenza." C'è da chiedersi anche un'altra cosa: perchè la Provincia ha autorizzato l'apertura di Valli Zabban ad inizio ottobre quando nemmeno Arpa era certa del funzionamento dei filtri e nemmeno la convincevano le altre fasi del progetto di abbattimento dei fumi? La Dott.ssa Corvaglia infatti continua a spiegare che "Sapevamo già che il montaggio dei filtri non sarebbe stato risolutivo per l'abbattimento completo degli odori, ma contavamo su un miglioramento a cui aggiungere ulteriori interventi (che ribadisco stiamo valutando). Cercheremo di portare a termine nel più breve tempo possibile l'attività di valutazione delle lore proposte (la cui scadenza era il 10 ottobre) per portare al confronto con gli enti interessati le conclusioni della nostra istruttoria." Nel frattempo i residenti continuano a respirare aria "irrespirabile" come scrive il sig. Bisi in una lettera indirizzata all'Arpa, alla Provincia, al NOE (Carabinieri) e al Sindaco. Questa sera alle ore 23,50 l'odore era ancora fastidiosamente presente. Intanto il Presidente del Comitato Salute Pubblica Noce asserisce che "Questa è l'ennesima prova che chi deve intervenire o è incapace di svolgere il suo compito o antepone il profitto di queste aziende alla salute dei cittadini." Infatti ha notato che "la causa di decesso della maggior parte dei residenti nelle zone adiacenti l'impainto sono tumori di vario genere". Perchè l'AUSL si rifiuta di fare un'indagine sanitaria almeno verificando le cause di mortalità? La Dott.ssa Corvaglia rassicura dicendo: "Dovete avere un pò di fiducia nelle istituzioni locali perchè c'è sicuramente volontà e impegno a cercare le soluzioni possibili; il tema non è di facile soluzione ma la determinazione verso il risultato c'è. " .... mi vien da dire che anche i tumori sono molto determinati....
Ora c'è da chiedersi quanto questi filtri siano efficaci considerando l'irrespirabilità dell'aria di questi giorni e considerando che non sono state fatte analisi prima della messa in moto dell'impianto. La stessa Dott.ssa Corvaglia Direttrice di ARPA scrive che "l'installazione di 3 filtri costituisce la prima fase di un sistema di abbattimento che si compone di 3 fasi successive. L'azienda (Valli Zabban) aveva avuto la prescrizione di montare tali filtri entro 30 giorni, per le altre due fasi si era chiesto un approfondimento in quanto la prima proposta non aveva convinto sul piano tecnico." Quindi Arpa già aveva dei dubbi, poi aggiunge "Al momento stiamo valutando la nota che ha inviato l'azienda in risposta alle nostre richieste e dovremo capire tecnicamente in che direzione procedere per evitare di approvare proposte di impianti che non ci convincono già in partenza." C'è da chiedersi anche un'altra cosa: perchè la Provincia ha autorizzato l'apertura di Valli Zabban ad inizio ottobre quando nemmeno Arpa era certa del funzionamento dei filtri e nemmeno la convincevano le altre fasi del progetto di abbattimento dei fumi? La Dott.ssa Corvaglia infatti continua a spiegare che "Sapevamo già che il montaggio dei filtri non sarebbe stato risolutivo per l'abbattimento completo degli odori, ma contavamo su un miglioramento a cui aggiungere ulteriori interventi (che ribadisco stiamo valutando). Cercheremo di portare a termine nel più breve tempo possibile l'attività di valutazione delle lore proposte (la cui scadenza era il 10 ottobre) per portare al confronto con gli enti interessati le conclusioni della nostra istruttoria." Nel frattempo i residenti continuano a respirare aria "irrespirabile" come scrive il sig. Bisi in una lettera indirizzata all'Arpa, alla Provincia, al NOE (Carabinieri) e al Sindaco. Questa sera alle ore 23,50 l'odore era ancora fastidiosamente presente. Intanto il Presidente del Comitato Salute Pubblica Noce asserisce che "Questa è l'ennesima prova che chi deve intervenire o è incapace di svolgere il suo compito o antepone il profitto di queste aziende alla salute dei cittadini." Infatti ha notato che "la causa di decesso della maggior parte dei residenti nelle zone adiacenti l'impainto sono tumori di vario genere". Perchè l'AUSL si rifiuta di fare un'indagine sanitaria almeno verificando le cause di mortalità? La Dott.ssa Corvaglia rassicura dicendo: "Dovete avere un pò di fiducia nelle istituzioni locali perchè c'è sicuramente volontà e impegno a cercare le soluzioni possibili; il tema non è di facile soluzione ma la determinazione verso il risultato c'è. " .... mi vien da dire che anche i tumori sono molto determinati....
09 ottobre 2009
ARSENICO NELLE FALDE ACQUIFERE DI BOLOGNA
Ieri sera nel Consiglio del Quartiere Navile si è deliberato in merito
al “PIANO DI COLTIVAZIONE E SISTEMAZIONE FINALE DELLA CAVA ROSARIO -
S.GIACOMINO 2009”
Dalla cava in oggetto è stata estratta argilla utilizzata dalla vicina
Fornaciai per fare mattoni, e la voragine creata è stata riempita con
materiale di risulta degli scavi per la costruzione della nova stazione
ferroviaria di Bologna. Successivamente si procederà alla piantumazione
di prato e alberi.
Ho rilevato dall’analisi delle acque sotterranee della cava che ci sono
alcuni parametri di agenti inquinanti, tra cui l’arsenico, che sono
molto oltre la soglia consentita per legge. Il tecnico del comune che ci
ha illustrato la relazione tecnica, ha spiegato che quell’arsenico non
arriva dal materiale di risulta conferito nella cava (che viene tutto
controllato e se non è conforme viene rigettato), probabilmente deriva
dai pesticidi usati in agricoltura e da una reazione chimica naturale
che avviene sotto terra, e spiega che scolo Bondanello, un canale che
attraversa la cava, ha addirittura livelli molto più alti di arsenico
rispetto alla falda.
Leggendo però i risultati delle analisi dell’acqua emerge che i residui
dei fitofarmaci (DDD DDT DDE) sono molto al di sotto dei limiti di
legge. E poi non mi risulta che oggi l’arsenico venga utilizzato nei
pesticidi. Da dove arriva questo arsenico allora?
Federica Salsi
Cosigliera del Quartiere Navile per la lista civica Beppegrillo.it
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