22 ottobre 2009

NOCE - Aria al Bitume

Un po' di storia:
in via Zanardi angolo via del Traghetto, in zona Noce, ci sono due bitumifici: Valli Zabban e Coop Costruzioni. Sono aziende insalubri di prima classe e non potrebbero stare in un centro abitato.
Queste aziende emettono in atmosfera diversi inquinati pericolosi per la salute e per l'ambiente. Più volta Arpa ha rilevato sforamenti dei limiti consentiti per legge, a volte anche di 6 volte superiori. La Provincia ha fatto delle diffide, le aziende hanno fatto delle modifiche agli impianti di abbattimento dei fumi, ma l'odore acre del bitume continua ad appestare l'aria.



Qui un video che presenta la vicenda:
http://www.youtube.com/watch?v=V8WNb2EcqkI

Qui il sito del Comitato Salute Pubblica Noce che si occupa della vicenda:
http://comitatonoce.wordpress.com/

Qui la rassegna stampa di ottobre 2009:
13/10/09 L'Informazione

14/10/09 L'Informazione

21/10/09 L'Informazione


Domani 23/10/2009 la vicenda verrà discussa in un'udienza conoscitiva nella commissione consiliare sull'ambiente.
http://urp.comune.bologna.it/Commissi/C ... 2009-10-23

Alcune mie riflessioni prima dell'incontro:
Nel Consiglio Provinciale del 19 ottobre 2009 alle domande dei Consiglieri Sorbi e Fusco in merito alla riapertura della Valli Zabban e delle lamentele da parte dei residenti per l'irresirabilità dell'aria, l'assessore all'Ambiente Burgin risponde dicendo: "Non v'è alcun dubbio che ci troviamo di fronte ad una delle emergenze ambientali più complesse di questa città". Le premesse sembrano buone ma quando parla di delocalizzazione liquida l'argomento così: "L'ipotesi della delocalizzazione risulta non praticabile poichè non è possibile costruire alcunchè in quell'area". Come al solitio le logiche del profitto prevalgono sulla tutela dell'ambiente e della salute ignorando che la destinazione dell'area Valli Zabban sarebbe il Parco Fluviale Lungo Reno. Dato che l' azienda si trova proprio nell'alveo del fiume sarebbe interessante capire come sia possibile integrare un'azienda insalubre in un parco. L'assessore Burgin continua spiegando che : "A ottobre 2008 abbiamo chiesto un progetto all'azienda per rientrare nel parametro dei coefficienti organici volatili (n.d.a. le misurazioni di Arpa hanno rilevato che i composti organici volatili erano ben tre volte superiori ai limiti previsti per legge), il progetto è stato presentato, discusso....alla fine solo parzialmente approvato". La Provincia chiede anche alla Valli Zabban di eseguire entro e non oltre il 12 dicembre 2008 un'analisi dei composti organici e un'idagine olfattometrica delle sostanze emesse in atmosfera. Arpa, in una relazione dell'8 ottobre 2009, quasi un anno dopo, spiega che "alla data odierna non è pervenuta alcuna documentazione". Le analisi richieste sono fondamentali per conoscere il tipo di inquinanti emessi e per studiare il sistema di abbattimento adeguato ed efficace. Perchè la Valli Zabban continua a non ottemperare alle richieste della Provincia e perchè la Provincia non impone il rispetto di quanto richiesto?
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28 ottobre 2009

In questi ultimi giorni l'aria alla noce e non solo è stata irrespirabile, l'odore acre del bitume è persistente, notte e giorno tutti i giorni, a parte la domenica quando gli impianti sono chiusi.

Venerdì 23 ottobre la commissione consiliare ambiente ha fatto un'udienza conoscitiva sulla vicenda (l'ennesima, anche a maggio ne era stata fatta una poi l'amministrazione è cambiata). Sono uscita dall'udienza perplessa, tante belle parole, dobbiamo avere fiducia, si tratta solo di un po' di puzza....peccato che le pubblicazioni scientifiche dicano ben altro, peccato che non vengano fatti . Rimango sempre più perplessa quando vedo situazioni gravi come questa affrontate con "ingenuità".

Questa mattina, dopo avere ancora rinunciato ad aprire le finestre, ho scritto l'ennesima lettera a AUSL, ARPA, CARABINIERI, SINDACO, PRESIDENTE QUARTIERE ASSESSORE AMBIENTE PROVINCIA E COMUNE, STAMPA e via di seguito. Trovate la missiva qui sotto.
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Gentilissimi,
sono Federica Salsi, consigliera nella circoscrizione Navile per la Lista Civica Beppegrillo .it
Abito vicino al canile Municipale, zona Laghetti del Rosario a circa km 2,5 dalle aziende in oggetto.
Questa mattina 28/10/09 ore 8,20 in zona laghetti del rosario - via benazza l'aria era particolarmente irrespirabile, lunedì e martedì mattina sempre alla stessa ora era presente l'odore dolciastro.
Ieri notte 27/10/09 ore 23,30 transitando in via Zanardi all'altezza della Noce l'aria era faticosamente respirabile
Lunedì sera 26/10/09 ore 20,30 sono costretta a tenere le finestre chiuse perchè l'odore acre del bitume arriva fino a casa mia, sempre lunedi ore 22,00 sono alla noce insieme ad un persistente odore di bitume.
Venerdì 23/10/09 (giorno della commissione consiliare ambiente) sera ore 23 circa, nonostante la pioggia battente da diverse ore, in via zanardi tra la pescarola e la noce l'aria è pervasa dall'odore del bitume. E potrei andare indietro con raccontando tutta la settimana.
http://urp.comune.bologna.it/Commissi/C ... enDocument
Più volte siamo stati invitati dai vari esponenti PD, assessori, direttori Arpa e Ausl ad avere fiducia nelle istituzioni.
Come cittadina faccio un po' fatica ad accordare la mia fiducia in una situazione del genere, dove ogni volta che esco di casa mi vengono i conati di vomito e mi brucia la gola. E stiamo parlando di una situazione che perdura da anni. La fiducia va guadagnata attraverso azioni concrete. Arpa sta collaborando con l'azienda per realizzare un progetto di abbattimento degli inquinanti adeguato? Bene questa è un'azione concreta. Questa azione concreta richiede tempo per fare le cose fatte bene? SI. Allora urge un'altra azione concreta mentre si aspetta. TUTELARE LA SALUTE DEI CITTADINI.

Valli Zabban ha già avuto due diffide, ma entrambe le volte le modifiche all'impianto non sono state risolutive, e una sospensione della produzione.

Coop Costruzioni ha già avuto una diffida nel 2004, anche in questo caso le modifiche non sono state risolutive. Successivamente ARPA aveva emesso un'altra richiesta di diffida nel 2007

La Provincia, invece di diffidare l'azienda, chiede a Coop Costruzioni di presentare un nuovo progetto per la captazione dei fumi.

Il nuovo progetto non mette d'accordo ARPA e AUSL e poi Coop Costruzioni vuole delocalizzarsi. L'impianto è rimasto così com'è da allora. Come può un'azienda continuare a produrre in queste condizioni?

Come si può chiedere ai cittadini di avere fiducia?

Come politico invece chiedo ai miei colleghi di dare segnali forti e chiari, se questa nuova amministrazione vuole essere verammente il "cambiamento", allora bisogna rimboccarsi le maniche e lavorare sul serio.

Grazie per l'attenzione

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30 ottobre 2009
Alla riapertura del bitumificio Valli Zabban, chiuso questa estate dalla Provincia perchè non aveva montato i filtri di captazione dei fumi richiesti, sono ripartite le segnalazioni dei cittadini perchè l’aria è tornata irrespirabile.
Abbiamo deciso di porre il problema all’attenzione del consiglio comunale con un ordine del giorno e si è fatta un’udienza conoscitiva in commissione ambiente venerdì scorso.
Oggi la commissione ambiente si è riunita nuovamente per valutare l’Ordine del Giorno da noi presentato. Il presidente della commissione Lonardo, per non perdere terreno nel campo della tutela ambientale ne ha presentato uno sostitutivo che, pur andando timidamente nella direzione giusta, non ci convinceva. Giovanni ha chiesto una sospensione di 15 minuti della commissione per poter emendare il documento e ci siamo ritirati in conclave insieme al presidente del Comitato Salute Pubblica Noce per studiare il da farsi. Tra le varie proposte c’è quella di istituire un tavolo di lavoro che metta insieme le varie istituzioni e comitati che si occupano della vicenda. Questo tavolo di lavoro esisteva già, si è incontrato tra gennaio e maggio 2009 3 o 4 volte ma non ha portato a nulla di concreto anche perchè nulla di quanto è stato detto è stato ufficializzato. Abbiamo quindi chiesto che dagli incontri di questo tavolo di lavoro esca ogni volta un verbale ufficiale. Abbiamo chiesto anche una prima conclusione del tavolo, con relazione scritta, entro sei mesi dalla data di apertura dello stesso e la sostituzione della definizione “emissioni maleodoranti” con “emissioni dannose per la salute”. Tutti gli emendamenti presentati, previa discussione, sono stati accettati!!! Lo so che sembra poca cosa, ma in una realtà politica dove siamo uno contro tutti, dove le nostre proposte vengono rigettate per partito preso o vengono accettate solo dopo vergognose mutilazioni, il fatto di essere riusciti a fare passare delle modifiche migliorative è di per se una vittoria!!!

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Questo è il testo dell'odg nato dalla commissione ambiente del 30/10/09
e approvato all'unanimità in Consiglio Comunale.
Purtroppo i giornali hanno dato ampio risalto alla norme anti odori ma l'odg in realtà è molto più articolato.

Il Consiglio comunale di Bologna

preso atto
- delle proteste dei cittadini della zona Noce, in Quartiere Navile, a fronte delle emissioni maleodoranti di alcuni impianti della zona, proteste che perdurano da alcuni anni e che sono state reiterate in sede di udienza conoscitiva della Commissione Territorio e Ambiente nella seduta del 23/10/2009, udienza promossa da una richiesta del Consigliere Daniele Ara e da analoga richiesta del Consigliere Giovanni Favia;
- che tali impianti industriali sono preesistenti agli insediamenti residenziali della zona;
- delle posizioni espresse e dalle informazioni date nella medesima seduta di commissione dalle aziende “Valli Zabban” e “Coopcostruzioni”;
- delle informazioni fornite in tale sede dalle Amministrazioni e dalle strutture pubbliche coinvolte, Provincia, Azienda USL di Bologna, ARPA di Bologna;
- delle prescrizioni e dei provvedimenti già emanati dalla Amministrazione Provinciale di Bologna nei confronti delle ditte interessate;
- dell’attività già prodotta da un tavolo interistituzionale coordinato dalla Provincia, che ha le maggiori competenze in merito, a cui partecipano anche i comitati di cittadini della zona interessata;

sentiti
- nella seduta di Commissione Territorio e Ambiente del 23/10/2009 i pareri convergenti dei Consiglieri comunali dei diversi gruppi politici consiliari interventuti;

tenuto conto
- della necessità di assicurare ai residenti della zona migliori condizioni di vita tramite un abbattimento delle emissioni dannose per la salute, anche sulla base dei rilevamenti effettuati da ARPA di Bologna;

auspica
- che le ditte insediate nella zona Noce, al di là del rigoroso rispetto delle norme e delle prescrizioni impartite dalle autorità pubbliche, vogliano favorire il miglioramento delle condizioni igienico-ambientali della zona stessa attraverso la massima collaborazione e l'adozione delle migliori tecnologie disponibili;

invita il Sindaco e la Giunta
- a sollecitare il tavolo di confronto esistente a produrre risultati utili all’abbattimento delle emissioni dannose per la salute in zona Noce, anche tramite l’individuazione delle condizioni per una eventuale delocalizzazione degli impianti in questione in aree non residenziali;
- a relazionare entro sei mesi in merito ai risultati concreti prodotti da tale tavolo di confronto, anche sulla base della verbalizzazione delle riunioni di tale tavolo;
- a verificare la possibilità, previa i dovuti contributi tecnici delle strutture pubbliche competenti in materia, di predisporre un “Regolamento delle emissioni odorigene” finalizzato a dare maggiore certezza alla valutazione dei casi di emissioni maleodoranti ed alla reale possibilità di evitare per il futuro la nascita di insediamenti residenziali in aree in cui si producano emissioni maleodoranti che superino determinati limiti di tollerabilità.

Emilio Lonardo

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Nel Consiglio di quartiere del 5/11/09 si è messa verbale la volontà di fare il Consiglio di Quartiere Aperto.
"Alla fine del Consiglio una comunicazione da parte del Presidente: prossimamente si terrà un Consiglio Aperto sui temi delle industrie della zona Pescarola Noce e che la relativa convocazione avverrà non appena ci sarà la conferma di disponibilità da parte degli organi istituzionalmente preposti a rispondere su tale tematica (ARPA, AUSL e Provincia). EUREKA!!!! Almeno questa è fatta, dopo la mia richiesta iniziale di fare questo consiglio aperto (su suggerimento del Consigliere Masotti in una pubblica assemblea del 27 novembre 2008) e dopo la disponibilità dei partiti di minoranza e del Consigliere Peroni, è arrivato l’ok anche dal PD. Si presume che il Consiglio aperto si possa fare entro la prima metà di dicembre. Vi terrò aggiornati!!!"

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Articolo del Prof. Antonio Faggioli
ANTONIO FAGGIOLI, nato ad Alfonsine (Ravenna) il 27 Ottobre 1933.Laureato
in Medicina e Chirurgia a Bologna nel 1958; medico specialista e libero docente in Igiene e Sanità Pubblica presso l'Università degli Studi di Bologna. Ufficiale Sanitario del Comune di Bologna fino al 1980 e
successivamente Direttore Responsabile dell'Igiene Pubblica e del Dipartimento di Prevenzione delll'AUSL di Bologna fino al 2000. Autore di
200 pubblicazioni a stampa in materia di igiene pubblica ( urbana, ambientale, edilizia, alimentare), di prevenzione delle malattie infettive,
di medicina legale e di organizzazione e gestione dei servizi di
prevenzione. E' Socio Onorario della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica e membro dell' ISDE http://www.isde.it/

http://lnx.aicsbologna.it/index.php?opt ... 6&Itemid=1

Nessun rischio per la salute dei cittadini alla Noce?

Non finiscono mai le delusioni prodotte da chi dovrebbe proteggere la salute dei cittadini. Dopo le notizie su probabili disattivazioni di Sirio, con conseguente peggioramento della qualità dell’aria, una recente seduta della Commissione “Ambiente e territorio” del Comune ha escluso rischi per la salute dei cittadini della Noce esposti dal 2002 alle emissioni di due impianti produttori di bitumi.
Sono sette anni che quei cittadini lamentano e denunciano esalazioni maleodoranti che provocano non solo disagio ma anche disturbi, senza che ARPA ne abbia individuato gli agenti causali. E’ stata invece accertata la presenza nelle emissioni degli stabilimenti di “composti organici volatili”, notoriamente cancerogeni, in concentrazioni superiori ai limiti di norma. La Provincia ha prescritto alle imprese, solo nell’autunno scorso, filtri di abbattimento la cui efficacia è ancora in corso. Va tenuto presente che anche qualora le sostanze organiche rientrassero nei limiti, non è possibile escludere rischi per la salute dei cittadini, essendo noto che gli agenti cancerogeni non hanno soglia-limite al di sotto della quale non si abbiano sicuramente rischi. L’art. 175 del Testo Unico dell’ambiente è interamente dedicato alla disciplina di tali composti, caratterizzati da rischi cancerogeni, mutageni e tossici per la riproduzione anche a breve e lungo termine.
Nonostante il lungo periodo trascorso dalle lamentele dei cittadini, mancano ancora accertamenti sui rischi sanitari nella popolazione esposta, quegli accertamenti che le norme attribuiscono alla AUSL tramite il Dipartimento di Sanità Pubblica: sorveglianza delle malattie nella popolazione attribuibili ai composti organici volatili, stima e valutazione dei rischi, informazione e comunicazione alla popolazione per la partecipazione al controllo dei rischi. In una situazione del genere, caratterizzata dalla mancanza di accertamenti e di risultati significativi sul piano sanitario,
il 23 ottobre scorso la commissione consiliare comunale “Ambiente e territorio” ha ritenuto di escludere in via definitiva che le emissioni in questione comportino rischi per la salute pubblica: ciò a seguito di specifica e conforme dichiarazione del Dipartimento di Sanità.
Una conclusione non supportata dagli accertamenti che il Dipartimento dell’AUSL avrebbe dovuto eseguire, che non ha mai eseguito nonostante i sette anni trascorsi e che ha dichiarato non eseguirà.
La motivazione del Dipartimento è stata che la stima teorica della ricaduta dei composti cancerogeni a livello delle abitazioni, anche con il superamento dei loro limiti nelle emissioni, avrebbe concentrazioni talmente basse da escludere rischi. Il Comune, di cui il Sindaco è l’autorità sanitaria locale responsabile della salute pubblica, ha accolto tale valutazione del Dipartimento senza ritenere opportuno chiedere al Dipartimento stesso, come avrebbe potuto fare secondo le norme, di procedere comunque agli accertamenti di competenza, né ha ritenuto di coinvolgere istituti universitari e di ricerca come previsto dal vigente Regolamento d’Igiene comunale.
La Commissione comunale si è impegnata unicamente a seguire gli sviluppi degli aspetti amministrativi di competenza della Provincia: controllo delle emissioni da parte di ARPA per la verifica dell’efficacia dei filtri, conferma dell’autorizzazione dell’impianto o ulteriore ordinanza
per il perfezionamento dell’abbattimento degli inquinanti o per la sospensione dell’autorizzazione al funzionamento dell’impianto.
Nessuno ha volto prendere in seria considerazione la possibile delocalizzazione degli impianti.
Nessuna strategia è stata delineata per la individuazione delle sostanze odorigene, senza la quale non sarà possibile abbatterle né eliminare il forte disagio lamentato dai cittadini. Ma soprattutto nessun programma è stato fatto per controllare i rischi per la salute, dal momento che questi sono stati categoricamente esclusi dagli organi sanitari.
Il “principio di precauzione”, sancito dall’art. 174 del Trattato dell’Unione Europea (Maastricht 1992) e solitamente invocato in occasione di incertezze sanitarie, sembra essere un’astrazione filosofica che non impegna le nostre amministrazioni locali.

Antonio Faggioli. - Bologna, 30 Ottobre 2009.

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altro articolo del Prof. Faggioli

http://lnx.aicsbologna.it/index.php?opt ... 5&Itemid=1

Alla Noce puzze ma non pericoli secondo il Comune.

Ho già riferito in questa rubrica della riunione della commissione comunale “Ambiente e territorio”, la quale ha ritenuto non esservi rischi per la salute degli abitanti alla Noce a seguito delle emissioni di due impianti di produzione bitumi presenti nella zona. E’ stato però preso in considerazione il disagio olfattivo lamentato dai cittadini fin dal 2003, dovuto a sostanze che escono dai camini, tanto che il presidente della commissione ha impegnato il Comune “alla lotta ai cattivi odori: verificheremo come misurare le emissioni sgradevoli per vietarle” (La Repubblica, 1 novembre 2009). Proposito lodevole, che tuttavia non risolverà il problema della Noce finché non saranno individuate le sostanze, ancora ignorate, causa non solo del disagio olfattivo ma anche di malesseri.
Il caso si presta ad alcune amare considerazioni. Che il Comune si senta impegnato per la qualità della vita dei cittadini eliminando le cause degli odori sgradevoli, è doveroso. Quello che preoccupa è che analogo impegno non si manifesti nei riguardi di altri fattori, ben più pericolosi anche se non percepiti dai sensi dei cittadini. La percezione pubblica dei rischi per la salute non si limita a quelli che stimolano i sensi (olfatto, udito), ma si estende anche a quelli che, pur non essendo percepiti dai sensi perchè non puzzano o non fanno rumore, sono presenti negli ambienti di vita. La mancata percezione sensoriale di questi ultimi non ne annulla la nocività e quindi non possono essere ignorati da chi ha il dovere di tutelare la nostra salute.
Nelle emissioni dei due impianti in questione se, da un lato, non sono ancora state identificate le sostanze odorigene, dall’altro sono state trovate sostanze notoriamente cancerogene. Le prime si sono dimostrate degne di attenzione per l’Amministrazione, le seconde no in quanto, secondo le istituzioni tecniche sanitarie, giungono a livello delle abitazioni in concentrazioni molto basse anche se all’uscita dai camini superano i limiti di legge. Eppure è ben noto che: 1) gli agenti cancerogeni non hanno limite-soglia, ossia un limite sotto al quale non siano sicuramente nocivi; 2) la esposizione prolungata (alla Noce dura da sei anni!) è particolarmente pericolosa per gli organismi deboli (bambini, anziani, malati); 3) anche a dosi infinitesimali agiscono, attraverso la gestante, sul prodotto del concepimento interferendo con il programmo evolutivo del feto alterandone il genoma; 4) gli effetti patologici si manifestano a distanza di anni nelle generazioni direttamente esposte e anche in quelle future per le azioni sul patrimonio genetico. A parte la considerazione che di tali sostanze è stata dimostrata la presenza nelle emissioni, il ché dovrebbe essere sufficiente per adottare provvedimenti precauzionali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda che in ogni caso si debba tenere conto della percezione del rischio che hanno i cittadini, tanto più in questo caso in cui sanno di essere esposti alle sostanze cancerogene trovate nei fumi..
Vi sono tutti gli elementi che, secondo l’OMS, aumentano la percezione del rischio: 1) un’esposizione indipendente dalla volontà dei cittadini, essendo determinata da altri; 2) un rischio per la salute subordinato a interessi economici: 3) mancanza di fiducia nei controlli istituzionali, soprattutto sanitari; 4) le malattie temute (i tumori) sono caratterizzate da spetti altamente drammatici.
Tutto ciò rende inspiegabile il giudizio di non pericolosità espresso dagli organi tecnico-sanitari e la decisione del Comune di accogliere tale giudizio, senza specifici accertamenti sanitari, e di non adottare alcun provvedimento né preventivo né precauzionale.

Antonio Faggioli - Bologna, 13 Novembre 2009

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CONFERENZA STAMPA

Martedì 15 dicembre alle ore 13,15 presso la sala Parentelli - Palazzo
Comunale piazza Maggiore n.6 (corridoio Gruppi Consiliari )

E' indetta una conferenza stampa sul tema :

"Illustrazione dei dati raccolti con il questionario di auto-percezione
sanitaria nella zona Noce e Pescarola del
Quartiere Navile e le proposte per il possibile superamento delle
condizioni di sofferenza dei suoi abitanti".

Saranno presenti :

Rossella Giordano - Segretaria PRC Bologna
Roberto Sconciaforni - Capogruppo PRC-PDCI Comune di Bologna
Comitato Scientifico Circolo Che Guevara PRC Bologna
Comitato Salute Pubblica zona Noce

QUI LA RASSEGNA STAMPA
http://www.meetup.com/grillibologna/it/ ... 0#32581242

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Alla NOCE l’aria PUZZA e non solo … fa anche male !

Risultati del questionario di auto-percezione sanitaria (Dicembre 2009)

Nelle zone Noce e Pescarola dell’area Lame al quartiere Navile sono stati distribuiti tra settembre e ottobre 2009 diverse decine di copie del questionario di auto-percezione sulla propria salute. I questionari raccolti sono 234. I risultati sintetici dell’elaborazione ci dicono:
a) Il questionario è riuscito a rappresentare la situazione delle 2 zone per i loro aspetti demografici e sociali;
b) Tra tutti i sintomi sanitari valutati soltanto quelli Respiratori e il ricorso al Pronto soccorso risultano legati alla presenza degli odori dichiarati “Insopportabili”. Si trova una probabilità maggiore di circa 6 volte nel denunciare problemi respiratori tra chi sente gli odori rispetto a chi non li avverte. Questi ultimi risultano essere il 55% delle risposte. Inoltre non si trovano differenze tra chi abita alla Noce o alla Pescarola.
c) Questo risultato è confermato anche dalle richieste di intervento al 118 per motivi respiratori che alla zona Noce risultano superiori alla media della città di Bologna.
d) L’uso dei farmaci risulta maggiore alla Pescarola rispetto alla Noce. Ciò è certamente dovuto alla maggiore età presente a Pescarola rispetto alla Noce
e) L’uso di farmaci e l’insonnia risultano legati all’aumento dell’età, cioè si trovano più frequentemente nella popolazione anziana.
f) Non si trovano correlazioni tra lo “stress” e il “ricovero ospedaliero” con le cause prese in considerazioni
g) Non si notano differenze legate al sesso o all’essere occupati o no.
h) Non esitono differenze tra fumatori e non fumatori.
i) Avere i condizionatori riduce i sintomi di problemi cardiaci, come è ormai ampiamente dimostrato in merito al periodo delle ondate di calore estive.

In conclusione il questionario è riuscito a rappresentare uno stato di sofferenza auto-percepito nella popolazione residente alla Noce e Pescarola, soprattutto a carico dell’apparato respiratorio.

Questo risultato non era scontato anche se oggi sappiamo che quelli che le istituzioni chiamano “Odori” e la gente “Puzza” sono in realtà ben precise sostanze chimiche tossiche, come hanno evidenziato le misure dell’ARPA.
1. Per questo motivo oggi il primo obiettivo da raggiungere per tutelare la salute dei futuri residenti nelle zone è l’avvio immediato delle procedure di delocalizzazione delle industrie interessate.
2. Secondariamente, procedere ad una vera e propria indagine epidemiologica, per evidenziare eventuali danni già avvenuti. Il costo di tale indagine deve essere imputato a chi produce questi problemi o ha permesso che si potessero aggravare. Chi inquina deve pagare.
3. Infine attivare da parte delle istituzioni le pratiche di risarcimento e di assistenza legale, nel caso in cui si evidenziassero effetti sanitari già avvenuti, così come è avvenuto per l’area TAV di via Carracci. Delocalizzare non vuol dire scordarsi di quanto prodotto in passato.

Comitato Scientifico Circolo Che Guevara PRC – Navile
Gruppo Consiliare PRC - Comune di Bologna
Comitato Salute Pubblica zona Noce

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FINALMENTE SI ARRIVA AL CONSIGLIO DI QUARTIERE APERTO
questo è l'invito a partecipare.

EMISSIONI NOCIVE AL QUARTIERE NAVILE

Un grido di allarme parte dagli abitanti della zona “Noce” per portare la cittadinanza a conoscenza di un problema che non riguarda solo quella zona.
Da una decina d’anni queste aree sono sottoposte ad esalazioni
tossiche derivanti dalle aziende Valli Zabban e COOP Costruzioni, che lav...orano i bitumi, con esalazioni di odori acri insopportabili, causa di forti disturbi anche fisici.
Guarda il video http://www.youtube.com/watch?v=EmVeibGgdIw
Nonostante le ripetute proteste, gli esposti della cittadinanza e l’intervento di ARPA, queste aziende continuano a riversare nella nostra aria quintali di sostanze altamente TOSSICHE e CANCEROGENE.

NESSUNA LOGICA DI PROFITTO PUO’ ESSERE PRIORITARIA ALLA SALUTE DEI CITTADINI!!

il gruppo beppegrillo.it , assieme al “Comitato salute pubblica Noce” ha espressamente richiesto e finalmente ottenuto, al fine di risolvere questo urgentissimo problema, la convocazione di un:

Consiglio di quartiere aperto alla cittadinanza
presso il “Cubo di Pescarola” via Zanardi, 249 - BO
Giovedì 17 dicembre 2009 ore 21.00

PARTECIPIAMO NUMEROSI!!

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