31 ottobre 2010
Sintexcal
Fallita nel 2009 l'ipotesi di delocalizzazione dell'impianto a Sala Bolognese, pare che sia ancora tutto fermo...
Il 31/12/2010 scade l'autorizzazione, emessa dalla provincia, per le emissioni in atmosfera della Sintexcal, abbiamo fatto una bella interrogazione per chiedere che intenzioni hanno
Movimento Cinque Stelle
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Al Presidente
dell’Assemblea Legislativa
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Il sottoscritto consigliere
premesso che:
la ditta Sintexcal produce conglomerati bituminosi ed è situata in via Agucchi 82 nel comune di Bologna;
la ditta Sintexcal è classificata dal Comune di Bologna come industria insalubre di prima classe;
la Provincia di Bologna nel 2008 ha autorizzato Sintexcal per l’esercizio dell’impianto con emissioni in atmosfera;
la suddetta autorizzazione scade in data 31/12/2010;
il Consiglio del Quartiere Reno ha votato diversi ordini del giorno che stabilivano l’incompatibilità ambientale dell’insediamento;
la giunta del Sindaco Giorgio Guazzaloca, insieme ad altri provvedimenti votati nel 4° pacchetto bis, stabiliva il cambio di destinazione d’uso del terreno sul quale opera la Sintexcal, da “VERDE” a “INDUSTRIALE PRODUTTIVO”, senza nessun onere per l’azienda, se non la realizzazione di una “pista ciclabile” tra il Fiume Reno e la Sintexcal stessa;
considerato che:
l’azienda è situata a poche decine di metri da 5 scuole (asilo nido, scuola materna, scuola elementare e scuola media) e nel cuore di una delle pochissime zone verdi che servono un’area intensamente urbanizzata;
i cittadini si sono attivati producendo numerose proteste, petizioni ed esposti;
Arpa nel 2006 e nel 2007 ha effettuato campagne di monitoraggio dell’aria dove è emerso che le concentrazioni di polveri in prossimità dell’impianto sono più elevate rispetto a quelle rilevate dalle centraline poste in aree urbane densamente trafficate (Porta San Felice);
La ditta Sintexcal si trova in una zona di esondazione del fiume Reno secondo il nuovo Piano stralcio per l’assetto idrogeologico (art. 1 comma 1 Legge 3 agosto 1998 n. 267 e s.m.i.) pubblicato dall’ Autorità di Bacino del Reno Regione Emilia-Romagna e Regione Toscana;
la possibile delocalizzazione pianificata verso il territorio del comune di Sala Bolognese (Bo) nel 2009 è fallita.
Interroga la Giunta regionale per sapere:
se il sito di Sala Bolognese sia stato definitivamente abbandonato come ipotesi di delocalizzazione;
se è stato individuato un altro sito per la delocalizzazione e gli eventuali tempi per effettuarla;
se il Gestore dell’impianto ha già presentato domanda di autorizzazione, ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs n. 152 del 3 aprile 2006, per il rinnovo dell’autorizzazione in scadenza;
se ritiene che l’attuale impianto stia operando in regime di regolarità;
se vi siano state segnalazioni di disturbi o danni alla salute dei cittadini residenti nelle zone limitrofe all’impianto;
se vi siano state segnalazioni di disturbi o danni alla salute dei lavoratori addetti all’impianto;
quale sia la qualità dell’aria, del suolo, delle acque e dell’ambiente in genere, nell’area circostante l’impianto.
Bologna, 26 ottobre 2010
Il Consigliere
(Giovanni Favia)
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I ragazzi del Comitato Santa mi scrivono e mi segnalano che hanno chiesto lumi all'Assessore Burgin sulla vicenda Sintexcal
Per: "ambiente" <ambiente@provincia.bologna.it>
Da: "P. V. e C. N. "
Data: 23/10/2010 16.59
Oggetto: RICHIESTA DEL COMITATO AMBIENTE S. VUIOLA DI PARTECIPAZIONE A PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
Alla c.a dell'assessore Emanuele Burgin
Le scriviamo a nome del Comitato Ambiente Santa Viola in merito alla richiesta effettuata dal nostro comitato (allegata) di poter partecipare ad un eventuale procedimento amministrativo volto a rinnovare il permesso di produrre alla ditta Sintexcal.
Detta richiesta è stata consegnata in data 30 settembre 2010 all'ufficio Archivio Protocollo della Provincia ma ad oggi non siamo ancora in possesso del numero di protocollo assegnatole.
Attendiamo una sua conferma in quanto vogliamo essere certi che il documento sia stato posto alla sua attenzione.
Cordiali saluti.
P.V. e C. N.
23/10/2010
Purtroppo il nostro gonervo ad agosto a varato il D.L. 128 http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/10128dl.htm che proroga le che le autorizzazioni in scadenza al 2010 di un anno, quindi al 2011. Sembrerebbe che l'autorizzazione di Sintexcal che scade il 31/12/2010 abbia quindi un anno di proroga "regalato" dal governo.
Qui la risposta dell'Assessore Burgin
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ARTICOLO SUL SITO "LA STEFANI"
La Sintexcal non se ne va e in via Agucchi la puzza rimane
di Ludovica Scaletti
Quando si parla di fabbriche di asfalto, si pensa alle zone industriali, lontane dalle case e dalle scuole. A Bologna non è sempre così. C’è una fabbrica di bitumi che si trova a pochi metri dalle abitazioni e a meno di un chilometro da un asilo nido e da scuole elementari e medie. Si tratta della Sintexcal, che ha sede in via Agucchi 82 dagli anni ’50. Siamo nel quartiere Santa Viola, poco lontano dallo storico Pontelungo, in una zona periferica, ma densamente abitata. La fabbrica è da tempo al centro delle polemiche che hanno coinvolto i cittadini e le istituzioni.
Sembrava che alla fine di quest’anno qualcosa potesse cambiare. A dicembre infatti scade la vecchia autorizzazione che regola l’impianto. Ad agosto però, il decreto legislativo 128 ha permesso di spostare la scadenza al prossimo anno. Così la soluzione del problema della Sintexcal viene nuovamente rimandata.
La Sintexcal è un’industria costruita in una zona abitata, vicino al fiume e lontano da uno svincolo autostradale. Questi elementi pesano e sono le motivazioni che hanno spinto il Comitato di quartiere Santa Viola e Legambiente a chiedere che la fabbrica venga trasferita fuori città. Nel 2009 la Provincia di Bologna si era mossa per la delocalizzazione. Sembrava che il comune di Sala Bolognese fosse disposto ad accogliere la fabbrica, completamente rinnovata, con un nuovo impianto d’avanguardia. Il sindaco Valerio Toselli aveva già preso accordi con la Sintexcal e sembrava cosa fatta, quando il comune ha fatto marcia indietro e ha rifiutato il trasferimento dell’impianto. I cittadini di Sala Bolognese non accettavano che una fabbrica di bitumi venisse spostata sul loro territorio.
Fallito il piano di delocalizzazione, non restava che attendere la scadenza dell’autorizzazione per la fabbrica. La scadenza di dicembre era tanto attesa perché avrebbe segnato un cambiamento: la Sintexcal, per poter restare in via Agucchi, avrebbe dovuto modernizzare l’impianto e i macchinari, considerati obsoleti. Probabilmente avrebbe anche dovuto introdurre un controllo delle emissioni, rispondendo ad una richiesta dei cittadini e dell’Arpa. Con la nuova legge invece, l’industria di bitumi può rimanere dov’è e non è tenuta a fare manutenzione.
Secondo Claudio Corticelli, presidente del circolo Legambiente Samoggia-Reno, i cui uffici si affacciano sulla Sintexcal, isintexcal3_Small problemi fondamentali sono due: il traffico dei camion e il fiume Reno. « Il fiume va salvaguardato, c’è il rischio che esondi e che i materiali dell’impianto si disperdano – afferma il presidente - la fabbrica di bitumi non deve stare in città, bisogna trovare un accordo con un comune limitrofo». Corticelli crede che
Sala Bolognese abbia fatto un grande errore nel non accettare la delocalizzazione. «Avrebbero costruito ex novo un impianto modello – dice Corticelli – che sarebbe stato un esempio per tutti. Ma i cittadini non sono stati coinvolti nella decisione e hanno protestato». Dal canto suo la Sintexcal era disponibile ad andarsene e ad investire nel nuovo impianto, ma finchè non saprà se rimarrà in via Agucchi o se dovrà andarsene, non spenderà per rinnovarsi.
Legambiente lamenta anche un’assenza delle istituzioni. «La politica rimanda sempre, l’assessore Burgin rimanda sempre». L’assessore provinciale all’ambiente Emanuele Burgin il caso della Sintexcal lo conosce bene e il 2 novembre ha scritto una lettera al Comitato ambiente Santa Viola, per comunicare la deroga dell’autorizzazione dell’azienda. L’assessore ha dichiarato che se non verrà spostata, verrà almeno imposto all’azienda un convogliamento delle emissioni diffuse, che provocano odori fastidiosi nelle vicinanze.
«Se i valori degli inquinanti non superano i limiti – dice Burgin – non possiamo revocare l’autorizzazione. Il problema è l’odore, ma non esiste una legge che stabilisca un limite all’odore». L’odore della Sintexcal è di residuo di petrolio, una sensazione tutt’altro che piacevole. L’Arpa provinciale ha fatto diversi rilevamenti sulle emissioni della Sintexcal nel corso degli anni. Il più recente è dei primi mesi del 2010. «I valori sono nella norma – dice Maria Adelaide Corvaglia, direttore dell’Arpa bolognese – ma sono molto vicini al limite consentito dalla legge». Per Arpa questo significa che l’azienda va tenuta sotto controllo. «Il disagio provocato dalla fabbrica è più forte nei mesi estivi – aggiunge Corvaglia – quando gli abitanti tengono le finestre aperte e la fabbrica lavora di più».
Se i cittadini del quartiere Santa Viola pensavano di liberarsi dei cattivi odori entro la prossima estate, probabilmente rimarranno delusi. Ma esiste anche una piccola speranza che la Sintexcal traslochi e arriva dall’assessorato all’ambiente della Provincia. L’assessore Burgin dice che l’ipotesi di delocalizzazione non è stata abbandonata. Per ora non si conoscono le possibili destinazioni, ma sembra che si stia pensando di nuovo al trasferimento della Sintexcal.
La mappa delle fabbriche di bitumi in provincia
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Aria Bologna. Provincia vittoriosa: respinti i ricorsi di Sintexcal e Valli Zabban
La Provincia di Bologna incassa due vittorie al Tar dell'Emilia-Romagna in tema di emissioni di fumi inquinanti e puzzolenti da parte di fabbriche bolognesi. Le sconfitte, la Sintexcal e la Valli Zabban, avevano presentato ricorso al Tribunale amministrativo contro alcune limitazioni e condizioni poste da Palazzo Malvezzi.
La Sintexcal si era opposta alle limitazioni di orario (dalle 6 alle 22) stabilite dalla Provincia al funzionamento della fabbrica con l'obiettivo di ridurre inquinamento ambientale e acustico in un centro abitato: la sentenza e' di merito e da' ragione alla Provincia, rigettando la motivazioni di Sintexcal.
Per quanto riguarda invece la Valli Zabban, nei mesi scorsi la Provincia ha autorizzato il progetto di modifica dell'impianto industriale (con emissioni bituminose), ma a condizione che l'azienda, entro un anno, portasse fino alla fabbrica la linea del metano e che ci fosse un controllo sugli odori rilasciati. La ditta ha fatto ricorso al Tar, chiedendo la sospensiva di questo atto e lamentando un grave danno economico nelle richieste della Provincia. Ma per il Tar, il danno non e' stato in alcun modo quantificato o provato; e in ogni caso, l'interesse pubblico sulla qualita' dell'aria prevale su quello economico dell'azienda. Con queste motivazioni nei giorni scorsi e' stata rigettata la richiesta di sospensiva e condannata la Valli Zabban a pagare 3.000 euro di spese legali, 1.000 a testa tra Provincia, l'Ausl e Comune di Bologna (tutti i soggetti contro cui era stato presentato il ricorso e che si sono costituiti in giudizio). Le due vittorie al Tar portano "grande soddisfazione" all'assessore all'Ambiente di Palazzo Malvezzi, Emanuele Burgin, che vede le due decisioni dei giudici come dei "passi avanti" nella tutela della qualita' dell'aria.
In particolare, quello che piu' preme sottolineare a Burgin e' il "nuovo principio" affermato da Palazzo Malvezzi nel caso della Valli Zabban. "E' la prima volta in cui, in un'autorizzazione, abbiamo previsto un limite relativo agli odori e il fatto e' che in Italia non esiste una legge che preveda prescrizione su questo tema, se non un generico riferimento nel Codice civile". Insomma, "non ci sono leggi che prevedano soglie limitative e noi questa volta, pur impegnandoci a valutare sul posto il prototipo modellistico sul campo, le abbiamo messe. Abbiamo fatto un bel passo in avanti e il fatto che il Tar non ci abbia stoppato mi fa pensare che siamo sulla strada giusta" dice l'assessore Burgin.
Nell'ordinanza con cui il Tar rigetta la sospensiva di Valli Zabban non c'e' alcun cenno alla condizione di controllo degli odori; i giudici non ne parlano (e Burgin ci vede un silenzio-assenso), mentre bocciano le proteste della ditta contro la conversione a metano per sostituire un sistema che ora funziona bruciando un "olio pesante, che produce molte scorie".
Per quanto riguarda invece la Sintexcal, i giudici non hanno dubbi nel rigettare le lamentele dell'azienda contro l'obbligo di far funzionare lo stabilimento solo di giorno, dalle 6 alle 22. In un primo tempo, la Provincia aveva stabilito un limite di otto ore giornaliere e un tetto annuo di 1.520 ore: i giudici avevano bocciato il limite delle otto ore e allora la Provincia aveva aggiustato il tiro, mettendo la condizione del lavoro solo diurno, facendo salve "possibili esigenze straordinarie" (e mantenendo il tetto annuo). Per i giudici ha fatto bene, considerando che una prescrizione oraria sia "il naturale strumento di contemperamento delle esigenze di flessibilita' delle produzioni con quelle di contenimento delle emissioni".
Dire - riproduzione riservata
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Pubblico una lettera che il comitato ambiente santa viola ha inviato al carlino in risposta alle affermazioni di Guazzaloca
Gentile Dott. Cesare Sughi, siamo rimasti allibiti nel leggere sul Carlino di domenica 30 gennaio, l'intervento di Giorgio Guazzaloca intitolato: “Inquinamento troppi silenzi”.
Ricordiamo al sig Guazzaloca, ora giustamente preoccupato per gli effetti dell'inquinamento dell'aria di Bologna sui bimbi e sugli anziani, che proprio lui quando era Sindaco, ha stabilito il cambio di destinazione d'uso del terreno sul quale opera la Sintexcal di via Agucchi da verde a industriale produttivo.
Questa decisione, assunta dall'ex sindaco Guazzaloca, ha reso più complicato l'iter per la delocalizzazione dell'impianto. Tutto ciò è avvenuto dopo che diversi cittadini hanno presentato una petizione al comune sollevando l'allarme e dopo che il consiglio del Quartiere Reno aveva stabilito l'incompatibilità ambientale dell'insediamento produttivo.
La Sintexcal, producendo conglomerati bituminosi, è una industria insalubre di prima classe e si trova in una zona densamente abitata, a poche decine di metri da: asilo nido “Fava”, materna “Pedrielli”, elementare “De' Vigri”, medie “Zanotti”, un centro sportivo e un parco frequentatissimo dai bambini e dagli anziani.
Paolo Veronesi e Cristina Negrini del Comitato Ambiente Santa Viola
questo l'articolo del carlino
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Ai comitati aventi a riferimento le Aziende Sintexcal, Valli Zabban e CoopCostruzioni.
Gentilissimi,
facendo seguito ai contatti ed incontri già pervenuti sulle annose azioni di via del Traghetto e via Agucchi, legate alla lavorazione di bitumi e/o conglomerati bituminosi, si convoca un incontro per il giorno
giovedì 3 marzo 2011, alle ore 14.30
presso la Sala Riunioni - I° piano
Via S.Felice, 25 Bologna
al fine di discutere la situazione attuale ed in particolare approfondire quanto segue:
- indagini epidemiologiche svolte in area via Agucchi
- indagini ambientali svolte in area via del Traghetto.
Cordialmente.
Emanuele Burgin
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Assessore Ambiente
Protezione Civile, Personale
Provincia di Bologna
Via S. Felice, 25 - 40122 Bologna
tel. 051/6598287 - fax 051/6598485
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La scorsa settimana, giovedì 3 marzo, si è svolto presso la Provincia di Bologna un incontro promosso dall'assessore Burgin per aggiornare i comitati di cittadini della zona Noce e Santa Viola, in merito alle vicende delle aziende insalubri Valli Zabban, Coop Costruzioni e Sintexcal.
Purtroppo dall'incontro non è emerso nulla di nuovo.
Arpa ha relazionato sui rilevamenti che ha svolto, riconfermando che ci sono numerosi superamenti dei limiti delle PM10 rilevati dalla centralina in prossimità degli impianti. Il limite di legge è pari a 50 microgrammi per metro cubo, mentre i valori rilevati sono di 63 microgrammi per metro cubo, se si tolgono i sabati e le domeniche quando le aziende non lavorano e le polveri scendono significativamente, il valore medio per i giorni feriali è di 75 microgrammi per metro cubo.
Ausl ha riportato i dati delle precedenti indagini, dati dei quali eravamo già a conoscenza perchè ci furono spiegati il 9 febbraio 2010 in commissione ambiente in Provincia. Questo lo scrissi allora:
“Ora è la volta dell’AUSL che finalmente ha dei risultati preliminari dell’indagine epidemiologica. Ne ha preparate due: una per Sintexcal dove sono stati presi in esame i 500 bambini delle scuole adiacenti l’impianto (da notare che è dal 2007 che l’AUSL aveva promesso di farla) e una per Valli Zabban dove sono stati presi in esame 4.500 residenti in un raggio di un chilometro e mezzo dalle aziende. Le indagini si sono sviluppate analizzando 4 elementi: 1) consumo di farmaci per patologie legate all’apparato respiratorio e antiasmatici; 2) ricoveri ospedalieri per patologie legate all’apparato respiratorio; 3) esenzioni tiket per tutte le patologie; 4) mortalità per leucemie e tumori cerebrali. In entrambe le indagini è emerso che le criticità legate all’apparato respiratorio sono un po’ al di sopra della media….ma nulla di grave….però approfondiranno…. “ in realtà non hanno ancora approfondito, dato che ci continuano a riproporre sempre la medesima indagine.
Ultima ciliegina sulla torta il sig. Mutolino del comitato Noce chiede aggiornamenti all'Assessore Burgin sulla delocalizzazione di Coop Costruzioni, il quale risponde che non è di sua competenza ma del Comune di Bologna e provvederà a informarlo, io aggiungo: come se non lo sapesse dato che è dal 2002 che Coop Costruzioni ha manifestato la volontà di delocalizzarsi. L'anno scorso all'incontro del tavolo di lavoro del 17/05/10 che si è svolto in Provincia, abbiamo ho posto la medesima domanda all'assessore Burgin e la sua risposta è stata che non ne sapeva nulla, non è di sua competenza ma dell’assessorato alle politiche produttive. All'epoca, dopo tre anni che i comitati parlavano con Burgin della delocalizzazione di Coop Costruzioniora hanno capito una cosa: parlavano con l’interlocutore sbagliato. Ci era stato assicurato che nel successivo incontro ci sarebbe stato anche l’assessore alle politiche produttive, ma questo non è successo e scopriamo che non è nemmeno lui l'interlocutore corretto. Ogni commento è superfluo.
Federica Salsi
Qui l'interrogazione regionale fatta dal Movimento 5 Stelle su Coop Costruzioni
Questa la risposta
Qui l'interrogazione regionale fatta dal Movimento 5 Stelle su Sintexcal
Questa la risposta
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Da: <comm.cons@provincia.bologna.it>
Date: 31 marzo 2011 12:13
Oggetto: Seduta di 7^ e 4^ commissione consiliare del 5 aprile pv.
Gentilissimi,
vi informo che martedì 5 aprile p.v. alle ore 14.30 le Commissioni Consiliari 7^ e 4^ della Provincia di Bologna si riunitanno per un aggiornamento sulla situazione delle Aziende Valli Zabban, Sitfa e Sintexcal.
La seduta si svolgerà presso la Sala Biagi D'antona della Residenza Provinciale, via Zamboni 13.
Cordiali saluti
linda Mazzanti
PROVINCIA di BOLOGNA
Ufficio Assistenza alle Commissioni Consiliari
Via Zamboni n.13 - 40126 Bologna
Tel. 051/659.8629-8515-8077-8228
Fax 051/659.8712
Mail to: consiliari.commissioni@provincia.bologna.it
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AGGIORNAMENTI SULLE AZIENDE INSALUBRI
AL LINK SEGUENTE TROVATE LA RELAZIONE
http://federicasalsi.splinder.com/post/ ... -insalubri
Il 5 in Provincia si è svolta la Commissione Ambiente per aggiornare istituzioni e comitati in merito a Valli Zabban, Sitfa e Sintexcal, aziende insalubri collocate in zone adiacenti ad ambiti residenziali.
L'Assessore all'ambiente Burgin fa una breve introduzione dove riassume le varie situazioni. Le azioni che si sono fatte sono in linea con il piano di risanamento provinciale della qualità dell'aria. A Valli Zabban è stata data un'autorizzazione con limiti più restrittivi di quelli imposti dalle norme regionali. Per questo l'azienda ha fatto ricorso al TAR ed è stato respinto. La dott.ssa Corvaglia di Arpa segnala che gli autocampionamenti prodotti da Valli Zabban a gennaio 2011 hanno rilevato degli sforamenti a cui è seguita una diffida nei confronti dell'azienda, la quale ha presentato a marzo un nuovo progetto.
Sitfa, spiega Burgin, dopo la diffida ha presentato un nuovo progetto di risanamento dell'azienda ed ha deciso di dismettere una linea produttiva problematica. Dopo l'estate si vedranno i risultati. Arpa spiega che dopo i primi esposti dei cittadini risalenti al 2008, sono stati fatti diversi sopralluoghi e campionamenti. Che hanno portato ad una diffida dell'azienda e all'obbligo di presentare un progetto di adeguamento complessivo dell'azienda ai fini di convogliare e trattare le emissioni diffuse. Questa realizzazione dovrebbe essere effettuata ad agosto 2011. L'azienda dovrà anche presentare una valutazione di impatto acustico, poiché i cittadini hanno segnalato forte rumorosità durante il trattamento dei metalli.
Burgin spiega che Sintexal è ferma, il DL 128 2010 ha prorogato automaticamente l'autorizzazione fino a dicembre 2011, quindi bisogna aspettare quella data per vedere se l'azienda fa richiesta di una nuova autorizzazione o di delocalizzazione. Sintexal tra aprile e giugno 2010 è stata oggetto di diversi sopralluoghi da parte di ARPA. L'azienda ha apportato le modifiche prescritte oltre i termini ed è stata informata la procura.
Il dott. Pandolfi di AUSL riassume gli esiti delle indagini epidemiologiche fatte, stando alle quali non ci sarebbe rischio per la salute, a parte il fastidio generato dai cattivi odori. Un dato da approfondire è l'aumento del consumo di farmaci antiasmatici dal 2009 presso i 500 bambini frequentanti le scuole adiacenti l'impianto. Ausl inizierà una collaborazione con l'Istituto Ramazzini.
Il dott. Marchesini di AUSL parla della situazione sanitaria dei lavoratori della Sitfa. Hanno rilevato diversi inquinati nell'ambiente lavorativo ed hanno realizzato un monitoraggio biologico sui lavoratori stessi. I risultati devono ancora arrivare. Si potrà avere una fotografia realistica della situazione dopo agosto.
Il 14 aprile verremo aggiornati sulla speriamo prossima delocalizzazione di Coop Costruzioni.
Passi avanti se ne sono fatti, sopratutto in questo ultimo anno, purtroppo è dall'inizio degli anni 2000 che cittadini e comitati, Santa Viola per Sintexal e Noce per Valli Zabban e Coop Costruzioni, lamentano situazioni di difficile vivibilità e la soluzione del problema ancora non è certa. La scorsa settimana infatti alcuni cittadini hanno segnalato nuovamente cattivi odori alla Noce. Il Comitato Tuscolano per Sitfa è riuscito ad avere un intervento più celere, in un paio di anni sono riusciti ad ottenere risultati che altri comitati hanno raggiunto in 10 anni. Probabilmente la gravità della situazione interna all'azienda che comprometteva la salute dei lavoratori ha accelerato sensibilmente i tempi di risposta della Pubblica amministrazione. E probabilmente anche le passate esperienze dei comitati di cittadini che tra loro hanno fatto rete è servita al Comitato Tuscolano per trovare immediatamente la strada e l'interlocutore giusti (nei casi precedenti i comitati lamentano di essersi scontrati con dei muri di gomma). Positivo è il sistema di lavoro adottato di continuo confronto con tutti gli enti interessati, le aziende e i comitati, e positivo è il fatto che ora i cittadini vengano presi sul serio. Purtroppo in passato sono spesso stati tacciati di lamentarsi per nulla o peggio ancora di farlo per protagonismo.Positivo è stato anche il fatto che nella commissione provinciale si sia dato spazio ai cittadini per interloquire alla pari di consiglieri, assessori e dirigenti vari.
Una cosa mi ha lasciata perplessa, il continuo ribadire da parte del PD che servono nuove leggi per risolvere queste situazioni. Se è vero che almeno in materia di odori non esiste una normativa di riferimento, è anche vero che il DL 152/06 fornisce un valido supporto per la tutela ambientale. Lo dimostra il fatto che il Tar ha respinto il ricorso di Valli Zabban e Sintexal. A queste aziende la Provincia ha dato autorizzazioni con valori da rispettare nettamente inferiori alle norme regionali proprio per proteggere la salute e di migliorare la qualità della vita umana come recita il DL 152/06. Quindi più che nuove leggi, serve la volontà politica di far applicare quelle esistenti che, lasciando un ampio margine di manovra, consentono di adattarsi alle singole situazioni.
In merito alle valutazioni di AUSL che, in base alle sue ricerche stima che ora non vi sia pericolo per la salute dei cittadini, è importante segnalare l'intervento della Sig.ra Negrini del Comitato Santa Viola la quale rileva che le patologie, respiratorie o oncologiche per le quali vi sia l'esenzione del ticket, prese in esame nella valutazione di impatto sanitario sono riduttive ai fini di capire i reali problemi di salute delle persone. Altri disturbi e altri farmaci andrebbero presi in esame per avere un quadro più completo.
Di seguito le agenzie di stampa
BURGIN: IN ESTATE LA VERITÀ SULLE MISURE CONTRO I CATTIVI ODORI
(DIRE) Bologna, 6 apr. - "Sara' l'incipiente estate a dirci se il problema e' risolto". Il problema e' quello delle emissioni maleodoranti generate dalle aziende Valli Zabban e Sitfa. A parlare invece e' l'assessore all'Ambiente della Provincia di Bologna, Emanuele Burgin, che ieri in commissione ha fatto il punto sulle due imprese che da tempo creano disagi tra i cittadini del quartiere Navile di Bologna (si e' parlato anche della Sintexcal, mentre della Coop costruzioni si occupera' una commissione ad hoc). La Valli Zabban "comincia adesso l'attivita' produttiva", spiega Burgin, "vedremo se i provvedimenti adottati funzionano". Al centro dell'attenzione l'impianto di post-combustione che l'azienda e' stata costretta ad installare. "Confidiamo che possa risolvere il problema", commenta Burgin, certo pero' che intanto "abbiamo fatto molta strada". Sempre in questo periodo, inoltre, comincia l'anno di sperimentazione del "limite conoscitivo" adottato da Arpa per le attivita' della Valli Zabban. In pratica una soglia per la puzza, fissata a 5.000 unita' odorigene per metro cubo di aria. L'anno di sperimentazione serve a tarare il limite, visto che "non esiste un'altra azienda a cui e' imposto un limite odorigeno, e' la prima volta in Italia- sottolinea Maria Adelaide Corvaglia, direttore di Arpa Bologna- quindi vogliamo essere sicuri che sia un limite adeguato alla situazione". Quello attualmente stabilito "lo abbiamo ricavato da una simulazione modellistica- aggiunge Corvaglia- ma reggere ad un ricorso da parte dell'azienda facciamo una sperimentazione di un anno, cosi' da avere un dato sicuro"
Anche per la Sitfa Burgin parla di "notevoli miglioramenti", ma sara' sempre in estate che si potra' capire se la soluzione puo' dirsi definitiva: l'azienda ha presentato il progetto per l'adeguamento degli impianti, ora "stiamo sistemando gli ultimi dettagli- spiega l'assessore- ma da qui ad agosto installeranno le cappe di convogliamento delle emissioni". Per quanto riguarda la Sintexcal, infine, "vedremo se ci saranno novita' nel corso del 2011- afferma Burgin- quando l'azienda dovra' presentare domanda per il rinnovo delle autorizzazioni, bisognera' vedere se potremo essere ulteriormente stringenti grazie a parametri piu' severi".
Alla commissione di Palazzo Malvezzi partecipano anche i rappresentanti dei comitati dei cittadini. "Mi auguro che la post-combustione alla Valli Zabban porti ad un risultato", commenta Nicola Mutolino, del comitato Salute pubblica della zona Noce, che allo stesso tempo sottolinea: "Per aziende come queste serve un trattamento molto piu' rigoroso". Replica pero' Corvaglia: "Abbiamo individuato prescrizioni che non hanno uguali". Dai banchi dell'opposizione si attacca la Giunta. "Giriamo sempre attorno ai problemi per perdere tempo ma senza mai risolverli", afferma Floriano Rambaldi, consigliere del gruppo misto ma aderente alla Lega federale. Mauro Sorbi (Udc), similmente, liquida la lunga commissione ad un semplice "ripasso": e intanto "i residenti sono anni che vivono con la puzza, la vostra coscienza dovrebbe darci prospettive diverse".
In difesa dell'amministrazione si schiera Mariuccia Fusco: "Di passi avanti ne abbiamo fatti tanti e per giunta in assenza di normative".
(Pam/ Dire) 11:17 06-04-11
BOLOGNA. CANDIDATI SINDACI ALLA PROVA SU AZIENDE INQUINANTI
BURGIN ESORTA: DELOCALIZZARE TOCCA A COMUNE, DICANO CHE FAREBBERO
(DIRE) Bologna, 6 apr. - "Mi auguro che tutti i candidati sindaci di Bologna scrivano che vogliono delocalizzare e dicono dove vogliono metterle" le aziende che, come nel caso del quartiere Navile, creano disagi ai cittadini a causa dei cattivi odori prodotti. Emanuele Burgin, assessore all'Ambiente della Provincia di Bologna, sbotta e replica cosi' a chi, dai banchi dell'opposizione di Palazzo Malvezzi, insiste sulla necessita' di delocalizzare. Il tutto nel corso della commissione che, ieri, ha affrontato gli annosi casi della Valli Zabban, della Sintexcal e della Sitfa.
La delocalizzazione delle imprese "e' materia urbanistica- ricorda Burgin- e quindi e' in capo ai Comuni", non all'assessorato provinciale all'Ambiente, anzi "mi auguro che tutti i candidati sindaci di Bologna scrivano che vogliono delocalizzare e dicono dove vogliono metterle". Insomma se e' vero che in certi casi "la delocalizzazione e' la soluzione perfetta", sottolinea Burgin, "bisogna anche dare qualche elemento di concretezza in piu'". Ai rappresentanti dei comitati dei cittadini, che hanno partecipato alla commissione, Burgin quindi raccomanda: "Diffidate da chi vi racconta che le cose possono essere risolte da un giorno all'altro". Delocalizzare aziende di questo tipo, non c'e' dubbio, non e' semplice: lo dimostra il caso della Sintexcal con il rifiuto da parte del Comune di Sala Bolognese. "E' vero che un sindaco puo' rifiutare ma ci sono le Aree produttive ecologicamente attrezzate" (Apea), sottolinea pero' Paolo Veronesi, del comitato Ambiente di Santa Viola. "Sala Bolognese non ha voluto un'azienda che dentro un'Apea sarebbe stata un'azienda nuova- aggiunge Veronesi- pero' a Bologna e' rimasta un'azienda vecchia perche' dotata di tecnologie degli anni '60", quindi piu' dannosa.
Sempre in riferimento alla Sintexcal, "imprese come queste vanno delocalizzate- dichiara Maria Adelaide Corvaglia, direttrice di Arpa Bologna- e' andata male al primo giro, speriamo vada meglio" in futuro.
(Pam/ Dire) 11:11 06-04-11
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