Sarò brevissima perchè il collega
Bernardini ha già spiegato esaustivamente la relazione della Guardia
di Finanza e della Corte dei Conti.
Vorrei fare una riflessione sul come
questa convenzione che doveva essere di aiuto per il Comune di
Bologna a gestire quello che era il piano sosta e come invece sia
diventato un enorme calderone dove infilare dentro tutta una serie di
altre questioni.
La convenzione iniziale del 1987 poteva
essere vantaggiosa per il Comune in quanto era previsto un rientro
dell’85% dei ricavi di ATC per il Comune, in realtà l’anno
successivo la convenzione viene modificata e in tutti gli anni
successivi si è sempre vista una maggior riduzione di quello che
erano i guadagni che sarebbero dovuti entrare nelle tasche del
Comune, giocando sul fatto che venivano passati diversi servizi in
subaffidamento in violazione alla convenzione, che chiedeva di
subappaltare solo in casi eccezionali.
Sono così aumentati sensibilmente gli
extra ricavi sugli utili di gestione, sono aumentati
significativamente i costi indiretti.
Tutto questo ha fatto sì che le
entrate venissero abbassate in virtù di questi costi sui quali la
Corte dei Conti ha nutrito una dubbia pertinenza.
Mi chiedo come sia stato possibile
sfruttare in tutti questi anni una convenzione che in realtà ha
portato delle pesanti perdite per le casse del Comune e ha fatto sì
che quello che doveva essere reinvestito in virtù del Codice della
Strada per migliorare il piano sosta, in realtà serviva
esclusivamente a finanziare le casse di ATC.
Vorrei che l’udienza conoscitiva di
oggi servisse a spiegare come questa convenzione in tutti questi anni
sia stata deturpata in questa maniera.
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domande
In merito alla contabilità separata,
il Presidente Sutti diceva che la convenzione è stata rispettata.
La prima domanda è: se la convenzione
diceva che la contabilità fosse separata, in realtà questa si è
tenuta solo dal 2009 in avanti, quando c’è stata la fusione con le
altre realtà che sono entrate a far parte di ATC e poi sugli extra
ricavi, sempre la convenzione diceva che non potevano essere
diminuiti, in realtà vediamo che dal 2002 al 2006 questi extra
ricavi sono stati diminuiti in virtù di una serie di interventi,
imprevisti non considerati in sede di budget.
Io chiedo se la convenzione non
prevedeva riduzioni degli extra ricavi, ma sono state operate,
chiedo come può essere che questa convenzione non sia stata
rispettata e quali siano questi interventi in cui si parla nelle
varie determine dirigenziali dal 2002 al 2006.
Poi l’atto di accantonamento per la
manutenzione risulta da indagine della Guardia di Finanza di non
essere stato formalizzato in atti tra ATC e Comune di Bologna e
chiedo perchè?
Per i subappalti leggendo la relazione
della Guardia di Finanza si parla non della maggior parte o alcuni,
ma espressamente scritto a parte l’accertamento della sosta, tutto
il resto è in subappalto.
Poi sempre in merito agli extra ricavi
c’è la ratio del pagamento del posteggio, chi paga il suolo
pubblico per il parcheggio, quell’introito è un tributo che il
cittadino paga al Comune per sostare sul suolo pubblico del Comune.
Perchè un tributo che un cittadino paga al Comune contribuisce a far
parte di extra ricavi che prende ATC al 50% e il 50% il Comune, del
quale non ne beneficia direttamente visto che il proprietario della
strada dove il cittadino parcheggia è del Comune?
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Al Presidente Sutti volevo fare una
specifica, prima quando avevo fatto una domanda sugli extra ricavi ho
confuso la parola con canone, infatti il canone doveva essere
invariato come da convenzione, invece dal 2002 al 2006 ha subito
delle variazioni, quindi la ringrazio della precisazione.
Ripercorrendo la discussione la trovo
curiosa in quanto noi possiamo disquisire delle ore sul fatto chi i
costi indiretti di ATC siano pochi o troppi, possiamo disquisire sul
fatto che un costo poteva essere imputato in un sottocosto invece
che un altro , che i subappalti sono troppi o sono pochi e in quale
misura, ovvio che sarebbe un esercizio dialettico nel quale
esprimiamo le nostre opinioni, ma sarà la Guardia di Finanza o la
Corte dei Conti a stabilire se è corretto e in quale misura.
Però quello che emerge è che questa
convenzione, questo modo di gestire il Piano Sosta e quanto correlato
è stato gestito in maniera poco precisa, poco puntuale, poco
trasparente, l’indagine ce ne dà la dimostrazione, se fosse tutto
in linea non saremmo qui a parlarne.
Vorrei a questo punto capire cosa si
può fare in futuro, nell’immediato come diceva il collega Facci
bisogna che il Comune metta in atto tutte operazioni e risorse per
mettersi al riparo da eventuali danni erariali.
Per il futuro invece noi sappiamo cosa
non dobbiamo fare, cioè non fare una convenzione fatta come questa.
E’ in scadenza alla fine di questo anno (2001) bisognerà
adoperarsi in maniera tale da rifare una convenzione, da rivedere
questo tipo di affidamento in modo trasparente in modo che non vada
in conflitto con le normative nazionali, io credo che dobbiamo, mi
viene in mente il Civis, Liber Paradisus, la convenzione con il
Parcheggio, per il People Muver c’è un esposto, io credo che ci
voglia da parte della Pubblica Amministrazione un maggior rispetto e
oculatezza nel gestire i soldi che i cittadini ci affidano, io credo
che negli ultimi anni questo sistema di gestire i denari pubblici e
creare convenzioni che in diversi punti si sono rilevate farraginose,
in quanto non hanno fornito agli Enti che ne beneficiavano i ricavi
sperati, credo che per il futuro dobbiamo assolutamente evitare
problemi di questo tipo.
Chiedo alla Vicesindaco di porre molta
attenzione nella stipula delle nuove convenzioni, in modo da
garantire ai cittadini che i loro denari vengano spesi in maniera
oculata e precisa.
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