A sei mesi di distanza dall’approvazione di questo Odg del Comune di Bologna finalmente la Provincia, nella persone dell’Assessore Burgin, convoca il tavolo di lavoro interistituzionale.
Il 17/05/10
si è svolto l’incontro. Arpa ha relazionato in merito alla campagna di
monitoraggio dell’aria effettuata tra novembre e dicembre 2009. Ha
controllato un’ imponente mole di sostanze, superiore a quelle previste
dalla legge.
Ha constatato che la centralina posta tra i due impianti di lavorazione
del bitume di Valli Zabban e Coop Costruzioni ha rilevato delle quantità
di sostanze inquinanti superiori a quelle normalmente rilevate in zone
urbane altamente trafficate (tipo porta San Felice e Strada Maggiore).
Ha contato i camion che transitano in via del Traghetto per accedere
alle aziende: in media sono 102 al giorno.
La dott.ssa
Guizzardi della Provincia ha spiegato che il 26 maggio in conferenza dei
servizi sarà concluso l’iter per l’approvazione del nuovo progetto
dell’impianto per l’abbattimento dei fumi di Valli Zabban: una caldaia
nella quale convogliare i fumi dell’impianto che verranno ulteriormente
bruciati….bruciati da cosa non si sa perché il metano non arriva
all’azienda. Probabilmente il combustibile sarà il BTZ (un olio
combustibile estratto dal petrolio) , già usato dall’azienda, più
economico e inquinante del metano. In pratica Valli Zabban monterà (se
passa il progetto, che è comunque l’unico presentato) una sorta di
immenso F.A.P. (filto anti articolato
) che riduce la dimensione delle polveri, non le elimina, e che,
essendo più piccole delle PM 10, non sono soggette ai controlli previsti
dalla legge (a meno che non venga cambiata la stessa). Queste polveri,
essendo più piccole, passano meglio la membrana delle nostre cellule,
insediandosi dentro, aumentando così la probabilità di ammalarsi di
tumore.
Un paio di date:
- gennaio 2009 Valli Zabban viene diffidata dalla Provincia perché supera i limiti delle SOV
- agosto 2009 Valli Zabban subisce lo stop degli impianti da parte della Provincia poiché non ha montato i filtri richiesti per l’abbattimento dei fumi
- settembre 2009 riparte la produzione, le SOV sono rientrate nei parametri ma i cattivi odori rimangono esattamente come prima
- maggio 2010 forse hanno trovato una soluzione, che poi dovrà essere attuata
Quindi, a tutti gli effetti, non si sa ancora se il problema ha trovato una soluzione definitiva ed efficace.
Il dott. Pandolfi dell’AUSL fa un breve riassunto della relazione che già aveva fatto in una precendente commissione spiegando che a breve aggiorneranno i risultati con i nuovi dati disponibili.
Fin qua sembra che tutto proceda (a rilento), qualche timido passo avanti le istituzioni lo stanno facendo.
Ora arrivano le sorprese!
Il Sub
Commissario Formiglio è assente, per forza l’Assessore provinciale
all’ambiente Burgin, che ha convocato il tavolo di lavoro non lo ha
invitato. Peccato, dato che sarebbe l’alias dell’Assessore all’ambiente
di Bologna, che è sempre stato presente a tutti gli altri tavoli di
lavoro. Nel prossimo incontro lo convocherà.
Grande
assente tra gli argomenti affrontati Coop Costruzioni e la sua
delocalizzazione, Burgin non ne sa nulla, spiega che non è di sua
competenza ma dell’assessorato alle politiche produttive. Dopo tre anni
che i comitati parlano con Burgin della delocalizzazione di Coop
Costruzioniora hanno capito una cosa: parlavano con l’interlocutore
sbagliato. Nel prossimo incontro sarà convocato anche l’assessore alle
politiche produttive.
Grande
assente un verbalizzatore, questo era stato chiesto tramite
l’approvazione dell’ODG in comune sopra citato. Di tutti i tavoli
tecnici svoltisi, non è mai rimasta una traccia scritta, se non qualche
appunto preso dei comitati. Così quello che veniva detto rimaneva
circoscritto a quel momento. Lo scopo di avere un verbale ufficiale era
proprio questo: fare si che le cose dette in quel luogo fossero un punto
fermo per tutti.
Altra triste sorpresa è stata imparare che l’ODG comunale, come pure quello approvato in Quartiere
non servono a nulla a livello provinciale. Il Consiglio Comunale
approva ODG di competenza comunale, ma in questo caso veniva tirata in
ballo anche la Provincia, a questo punto non è chiaro l’iter da
percorrere per arrivare a destinazione (iter che dovrebbe essere a cura
delle istituzioni). Se è vero che il Comune non può “dare ordini” alla
Provincia dovrà pur esserci un modo per far si che le decisioni
comunali, che coinvolgono la Provincia vengano prese in considerazione
dalla stessa!!! Come al solito muoversi nel ginepraio della pubblica
amministrazione risulta molto complicato e la soluzione dei problemi è
una sorta di chimera.
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