29 aprile 2010

Sitfa: c’è qualcosa che non torna


Il 21/04/2010 si è svolto l’incontro previsto tra istituzioni (Arpa, Ausl e Provincia), azienda Sitfa, sindacati, università e comitati cittadini per fare il punto sul problema Sitfa.
Rimaniamo un po’ perplessi nell’apprendere che Arpa ha invitato l’ex Presidente del Quartiere Navile Claudio Mazzanti a tale incontro, in qualità di cosa non è chiaro, dato che tutta la classe politica bolognese non è più in carica!
Se da una parte è apprezzabile il fatto che si voglia comunque, nonostante il commissariamento, coinvolgere i politici, dall’altra ci chiediamo se non sia corretto invitare un rappresentante per ogni forza politica. Questo aiuterebbe il lavoro dei nostri nuovi futuri amministratori che sarebbero già informati sui fatti.
Grande assente il sub commissario Michele Formiglio con delega all’ambiente, che a tutti gli effetti è, per il comune di Bologna, il referente ufficiale. Ma qualcuno si è preso la briga di invitarlo??
Ora veniamo all’incontro dal quale sono emerse cose incredibili (dando al termine un’accezione prettamente negativa)
La dott.ssa Corvaglia di Arpa spiega che “i fumi NON sono convogliati ed escono poi da portoni e finestre” e “c’è un’emissione di fumi e nebbie oleose in tutto l’ambiente circostante. Ribadito più volte che bisogna intervenire per convogliare questi fumi, per risanare l’ambiente interno per la salute dei dipendenti ed esterno.”
Il dott. Romagnoli della medicina del lavoro riferisce che “hanno fatto sopralluoghi … per garantire la vivibilità interna dei dipendenti si aprono PORTE e FINESTRE per fare uscire tutte le SOSTANZE DI LAVORAZIONE, FUMI OLEOSI.”
Il sig Tugnoli del Comitato Tuscolano spiega che “questa situazione di insofferenza si evince da diverso tempo e doveva già essere all’attenzione dell’USL e della MEDICINA DEL LAVORO, c’era già un esposto nel 2008”
Fiom ritiene “importante migliorare gli impianti … per mettere i dipendenti in condizioni di lavoro accettabili ….. nonostante parecchie trattative con l’azienda, quest’ultima non ha mai avuto la volontà concreta di sistemare le cose in maniera definitiva.”
Sitfa riferiche che “non possono fare cappa aspirante … perché raccoglierebbe olio sulle pareti che poi potrebbe incendiarsi.”
Arpa dice che i fumi vanno convogliati in una cappa, Sitfa dice che esploderebbe tutto quanto, quindi facciamo fare degli aerosol di nebbie oleose ai lavoratori e il resto lo spargiamo per bene in atmosfera ….
Dal sito web di Sitfa http://www.protermgroup.it/sf/ leggiamo: “Nel 1952 il Dott. Roveri ….. intuì una richiesta sempre maggiore … di acciai …. Da questa felice intuizione prese avvio la Sitfa…”
Sempre dal medesimo sito: “L'azienda, certificata dal 1999, ha ottenuto l'attestato di Certificazione del Sistema di Qualità conformemente alla normativa ISO 9001:2008” per le attività di trattamenti termici fino al 2012 http://www.protermgroup.it/sf/html/sitfa2008/theme/igq.pdf
1999 Sitfa ottiene la certificazione ISO
2008 viene fatto un esposto contro Sitfa da un’azienda limitrofa a causa delle esalazioni insopportabili
2009 l’ente certificatore rinnova la certificazione
2009 i cittadini costituiscono il Comitato Tuscolano in seguito al persistere delle esalazioni insopportabili
2010 le varie istituzioni, dopo le segnalazioni dei cittadini, prendono atto che la situazione non è accettabile
… ma secondo la certificazione, l’azienda è a posto fino al 2012!!!!
Qui c’è qualcosa che non torna….

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