Le testimonianze che seguono hanno lo scopo di presentare uno spaccato della realtà odierna che grava sulle spalle di giovani genitori, genitori di figli dal futuro incerto.
Sara, 35 anni e 4 figli scrive:
“Buongiorno,
sono Sara Montanari, 35 anni medico di continuità assistenziale provincia di Bologna. Ho 4 figli dagli 8 anni all'anno. Per me i nidi, in particolare il nido Roselle, quartiere Savena, che hanno frequentato tutti e 4 i miei figli, sono stati indispensabili per resistere a vivere come donna, moglie, madre e medico. Ho potuto continuare a lavorare, a instaurare amicizie a farmi aiutare a educare i miei figli in maniera professionale ed esperta.
Il 7/4/2011 ho partecipato alla manifestazione contro chiusura Nidi ... Il commissario Cancellieri ci ha ricevuto. Le ho urlato in faccia la nostra rabbia e ferma convinzione che stanno facendo un azione politica. Appellandosi alla necessità di ristrutturare e alla non disponibilità di fondi, privatizzano un servizio indispensabile, eccellente, vanto di Bologna.
Il nostro nido Roselle verrà chiuso a settembre, 26 bimbi trasferiti in strutture lontane e inadeguate (Giovanni XXIII,ex casa di cura), insegnanti di ruolo non si sa. Verrà bandito un project financing con conseguente concessione a privati della struttura. Verrà ristrutturata ma probabilmente gestita da personale delle cooperative sociali (8 euro lordi l'ora, contratti annuali, etc.)...
Sara Montanari, Bologna”
Successivamente Sara mi riscrive:
“Ho parlato con il responsabile welfare legacoop Bologna dott. Ballotti. Mi ha detto che la sto diffamando per la lettera che vi ho scritto e inviato .... assurdo … da singola cittadina che ha subito un'ingiustizia, mi pongo delle domande che partono dalla mia esperienza e la diffamo??!!!
… ciao Sara”
I soliti meccanismi, quando qualcuno (in questo caso un cittadino) pone delle questioni scomode, si cerca di dissuaderlo dalle sue proteste attraverso velate, ma neanche tanto, intimidazioni.
Qui le foto della manifestazione in difesa dei Nidi fatta giovedì 7 aprile pubblicati su Repubblica on-line e un paio di video su Youtube: VIDEO 1 e VIDEO 2
Dopo qualche giorno, Repubblica scrive questo articolo:
"Quel nido confina con una discarica, i genitori insorgono. Nel "giardino dei veleni" i bimbi giocano in uno spazio circondato da montagne di detriti e nuvole di polveri. Il Comune minimizza. I tecnici del cantiere, dirigenti della Cadiai e perfino la direttrice del quartiere Navile Marina Cesari". In coro tranquillizzano mamme e papà: "con le piogge la terra si laverà", "andrà via tutto" e "non c'è alcun pericolo per la salute dei bambini".
Io mi chiedo se questi soggetti hanno idea di cosa contengano quelle polveri prima di asserire che non c'è pericolo. Mah ... Mettendo insieme i fatti dei giorni precedenti e questo ultimo, abbiamo da una parte il Commissario che chiude alcuni nidi comunali (Vestri e Roselle) perchè pericolosi, dall'altra al Pollicino i bambini giocano all'ombra delle colline dei detriti del cantire TAV, ma va tutto bene. Come è possibile? Il nido Pollicino è privato, della cooperativa sociale Cadiai e fornisce 60 posti in convenzione con il Comune di Bologna. Esattamente il tipo di gestione prevista per il Roselle (indipendentemente dalla cooperativa che erogherà il servizio). E' questa la qualità del servizio che il Comune intende proporre nei prossimi nidi ex-comunali che varranno chiusi e dati in mano a privati?"
Ma andiamo avanti con un altra osservazione a dir poco singolare. Alberto Pontini, candidato capolista al Quartiere Santo Stefano, pone questa riflessione:
"Da una parte ci sono le spese per la campagna elettorale:
la coalizione a sostegno di Virginio Merola mette sul tavolo un budget complessivo che supera i 451mila euro. Lega e Pdl prevedono di tirar fuori in totale più di 328mila euro. Stefano Aldrovandi, sostenuto dal terzo polo, prevede una spesa sui 174mila euro.
Il totale fa 952 mila euro, e solo fino all'eventuale ballottaggio; dopo ci sarebbero altre spese. Dall'altra a Bologna città ci sono 307 bambini in lista d'attesa per la scuola materna."
Tenendo conto che con 2 milioni di euro si costruisce un plesso scolastico per una scuola dell'infanzia (vedi piano poliennale degli investimenti del Comune di Bologna), cosa si può provare nel vedere che per la campagna elettorale 3 persone (Merola, Bernardini, Aldrovandi) spendono quanto si spenderebbe per costruire metà scuola dell'infanzia dando risposta ad una esigenza delle famiglie bolognesi? I soldi ci sono, sono semplicemente finiti nella tasche sbagliate.
Il Movimento 5 Stelle è a favore di una scuola pubblica d'eccellenza e si impegnerà in questo senso durante il suo mandato. Qui il Programma per le amministrative 2011, a pag. 24 i punti sulla scuola.
Qui di seguito un estratto sintetico:
B. SCUOLA
B.1 Aumento degli stanziamenti per i progetti del Comune a sostegno dell'offerta formativa nelle scuole
B.2 Riduzione graduale e programmata del finanziamento pubblico alle scuole private paritarie dell'infanzia, in modo da non ridurre l'offerta alle famiglie.
...
B.4 Blocco delle esternalizzazioni e delle privatizzazioni dei servizi scolastici, con l'obiettivo di riportare gradualmente tutti i servizi a carico del Comune.
...
B.8 Realizzare nuove scuole dell'infanzia comunali per soddisfare le richieste delle famiglie.
...
B.10 Ristrutturare gli edifici dei nidi comunali che ne hanno bisogno, senza ricorrere alla formula del project financing, che lascia la gestione dei nidi alle cooperative per molti anni...
ORA PUOI TORNARE A VOTARE
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