30 giugno 2011

REFERENDUM CONSULTIVO MA NON SOLO


La decisione del Comitato dei Garanti sulla inammissibilità del quesito referendario sulle scuole private paritarie dell'infanzia ci sembra del tutto infondata e pone un problema sulla credibilità di alcune istituzioni della nostra Città, ma nonostante questo riteniamo sia nostro dovere rispettarla. Allo stesso tempo siamo molto grati ai promotori del referendum per il lavoro che hanno svolto e che continueranno a svolgere perché venga riconosciuto il nostro diritto di partecipazione.

REFERENDUM VAURO

Oggi esiste un evidente scollamento tra la politica e i cittadini e gli attuali istituti di democrazia partecipativa comunali non sembrano idonei ad arginare questo evidente distacco. Per queste ragioni proponiamo di rendere meno burocratico l'iter per presentare istanze e petizioni di iniziativa popolare ed intendiamo introdurre oltre al referendum comunale consultivo, anche quello abrogativo e propositivo, a fronte di una richiesta di novemila cittadini. A questo scopo abbiamo già presentato un Ordine del Giorno con una proposta di modifica dello Statuto comunale.

I problemi relativi alle nostre scuole dell'infanzia sono ancora irrisolti nonostante lo stanziamento dei fondi comunali a favore delle paritarie private. I 297 bambini rimasti in lista di attesa ne sono la testimonianza, ed il compito della politica è di fare delle proposte concrete ed efficaci per superarli. Per questo pensiamo che l'unica soluzione percorribile e davvero risolutiva sia quella che punta alla statalizzazione delle scuole dell'infanzia comunali e per questo ci rendiamo disponibili a sostenere una proposta comune con la maggioranza e le altre opposizioni da portare a Roma all'attenzione dell'Amministrazione statale.

27 giugno 2011

O.D.G. N. 11: ELEZIONE DEI PRESIDENTI DELLE COMMISSIONI CONSILIARI - P.G.N. 148072/2011 (APPROVATO)


  Grazie Presidente. Io rimango un po' stupita di fronte a tutto questo dibattito. È stata formalizzata dal Consigliere Lisei una richiesta assolutamente legittima, quella della votazione per parti separate del documento, richiesta che era già stata esplicitata in sede di Commissione ma che per disguidi o incomprensioni non è stata accolta in quel momento. Adesso siamo in un'impasse decisamente antipatica e mi dispiace che siamo qui a perdere molto tempo per discutere una cosa che è comunque legittima. La richiesta di votazione per parti separate è legittima, noi abbiamo chiesto di poterci esprimere in maniera diversa su ogni Presidenza perché non c'è unità di espressione sulle Presidenze proposte.

26 giugno 2011

Presidente si, Presidente no!


Questa settimana abbiamo eletto tutti i presidenti delle varie Commissioni Consiliari. Entreranno in carica a partire da Lunedì dopo la votazione del Consiglio Comunale. A parte il nostro caro Piazza, gli altri candidati alle varie presidenze erano per noi persone pressochè sconosciute. Poiché non siamo contro a prescindere, e poiché il Presidente è un ruolo di garanzia del regolare svolgimento dei lavori della Commissione e deve essere super partes, abbiamo scelto di votare a favore dando fiducia a queste persone. Su una soltanto la fiducia non è stata accordata: la Presidenza della Commissione Territorio e Ambiente a Claudio Mazzanti ex Presidente del quartiere Navile.
Dopo le passate esperienze in Quartiere, dove i cittadini hanno per anni segnalato disagi legati alla qualità dell'ambiente, e dove l'ex Presidente Mazzanti ha per anni risposto agli esposti dei cittadini con: "abbiamo inoltrato la vostra segnalazione agli organi competenti". Non ho ritenuto corretto (nei confronti dei miei elettori) accordargli la mia fiducia. Non è un giudizio sulla persona, ma unicamente sul metodo usato dalla stessa. Il Presidente di un Quartiere rappresenta i cittadini, è il loro portavoce istituzionale e deve farsi carico delle loro istanze in maniera attiva e non solo come “passacarte”. Dal 2001 i residenti alla Noce segnalavano disagi legati a miasmi emessi da un'azienda insalubre di prima classe, solo nel 2008 la provincia emetteva la prima diffida, una seconda nel 2009 e poi addirittura la sospensione della produzione.

25 giugno 2011

I REFERENDUM FANNO PAURA


Il referendum sui finanziamenti alla scuola ha dato vita ad un acceso dibattito in questi giorni.
Riteniamo che i referendum siano un ottimo strumento di partecipazione cittadina alla cosa pubblica e accogliamo con favore il pronunciamento del Tribunale di Bologna. Finalmente entro lunedì prossimo sapremo se il referendum consultivo, presentato circa quattro mesi fa dal Comitato articolo 33 in materia di finanziamenti comunali alle scuole private paritarie dell'infanzia, sarà dichiarato ammissibile o meno dal Comitato dei garanti del Comune.

referendum urna

Il quesito fa riferimento ad un tema delicato e questo può aver determinato un po' di pressioni sui garanti, come dimostrerebbe il loro primo pronunciamento di "non procedibilità" che pochi giorni fa il Tribunale di Bologna ha dichiarato illegittimo, poiché non si può parlare di “non procedibilità” ma di “inammissibilità”. Noi ci auguriamo che il Comitato giudicante possa esprimersi con la massima serenità su un quesito che a nostro giudizio sembra avere tutte le carte in regola per essere dichiarato ammissibile.
Non comprendiamo la necessità paventata dalla Presidente della Commissione Affari Istituzionali Castaldini di attendere l'elezione del nuovo Comitato di Garanti del Comune che dovrebbe avvenire entro tre mesi dall'inizio dell'attuale mandato poiché il Comitato dura in carica sino alla scadenza del Consiglio che lo ha eletto, nello specifico è stato eletto durante il mandato di Cofferati. In ogni caso esercita le sue funzioni sino alla data di insediamento del successivo Comitato. La sentenza del Tribunale parla chiaro, l'ammissibilità può essere decisa da questo Comitato.
Federica Salsi – Consigliera Comunale per il MoVimento 5 Stelle – Bologna
Pasquale Rinaldi – Consigliere del Quartiere Savena per il MoVimento 5 Stelle
P.S.: Link alla sentenza che nella prima pagina fa riferimento all' Articolo 12, comma 2 del Regolamento sui diritti di partecipazione e di informazione dei cittadini.