30 giugno 2011

REFERENDUM CONSULTIVO MA NON SOLO


La decisione del Comitato dei Garanti sulla inammissibilità del quesito referendario sulle scuole private paritarie dell'infanzia ci sembra del tutto infondata e pone un problema sulla credibilità di alcune istituzioni della nostra Città, ma nonostante questo riteniamo sia nostro dovere rispettarla. Allo stesso tempo siamo molto grati ai promotori del referendum per il lavoro che hanno svolto e che continueranno a svolgere perché venga riconosciuto il nostro diritto di partecipazione.

REFERENDUM VAURO

Oggi esiste un evidente scollamento tra la politica e i cittadini e gli attuali istituti di democrazia partecipativa comunali non sembrano idonei ad arginare questo evidente distacco. Per queste ragioni proponiamo di rendere meno burocratico l'iter per presentare istanze e petizioni di iniziativa popolare ed intendiamo introdurre oltre al referendum comunale consultivo, anche quello abrogativo e propositivo, a fronte di una richiesta di novemila cittadini. A questo scopo abbiamo già presentato un Ordine del Giorno con una proposta di modifica dello Statuto comunale.

I problemi relativi alle nostre scuole dell'infanzia sono ancora irrisolti nonostante lo stanziamento dei fondi comunali a favore delle paritarie private. I 297 bambini rimasti in lista di attesa ne sono la testimonianza, ed il compito della politica è di fare delle proposte concrete ed efficaci per superarli. Per questo pensiamo che l'unica soluzione percorribile e davvero risolutiva sia quella che punta alla statalizzazione delle scuole dell'infanzia comunali e per questo ci rendiamo disponibili a sostenere una proposta comune con la maggioranza e le altre opposizioni da portare a Roma all'attenzione dell'Amministrazione statale.

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