Quando c’è stata la grande nevicata questo inverno a Bologna, in seguito all’abbondante salatura, la strade si sono rotte quindi mi sono chiesta se non esistessero asfalti con particolari caratteristiche per la neve. Trovo l’asfalto antineve e antighiaccio usato già nel 2007:
“Un nuovo trattamento denominato "Programma per la Materia" conferisce proprietà antineve e antighiaccio al normale asfalto usato nella pavimentazione di strade e autostrade. Il trattamento abbassa il punto di gelo dell’acqua presente sul manto ed è applicabile a tutti i tipi di bitume ora in commercio, siano essi colorati, o modificati, con polimeri o altro. L’asfalto così ottenuto, grazie a uno speciale trattamento fisico del bitume può persino annullare la formazione di ghiaccio e il deposito di neve sulle pavimentazioni, con evidenti vantaggi per la sicurezza.”
Quindi chiedo se tra gli asfalti del Comune ci siano o siano in previsione di essere usati questi materiali.
L’ing. Diani, dirigente settore infrastrutture e lavori pubblici del Comune dice di non conoscere l’asfalto antineve antighiaggio.
Il dott. Savino di BGS, il consorzio che ha in gestione la manutenzione delle strade, dice che l’asfalto antineve è ancora in sperimentazione e che comunque farebbe parte di quella manutenzione preventiva che nel nostro scenario non c’è.
Poi chiedo la medesima cosa per l’ecoasfalto, ovvero se tra gli asfalti del Comune ci sia o sia in previsione di essere usato questo materiale. L’ecoasfalto è un rivestimento fotocatalitico. Attraverso la fotocatalisi è possibile ridurre le emissioni di inquinanti.
L’ing. Diani dice che è molto costoso e che durerebbe poco perché il primo che una buca per eseguire dei lavori, poi non ripristina il medesimo tipo di asfalto. Non c’è obbligo di ripristino con il medesimo materiale.
Rimango basita, quindi anche se il Comune usa materiali di qualità, e ad esempio Enel fa dei lavori come questo elettrodotto può riasfaltare come meglio crede….
BGS ha proposto sperimentazione gratuita al comune dell’ecoasfalto. E lo hanno steso in corrispondenza delle centraline ARPA di Via Riva di Reno, Via Massarenti ad esempio. Per un anno Arpa ha monitorato i risultati ma statisticamente il risultato è irrilevante secondo ARPA.
La ditta che ha fornito il materiale ha detto che funziona meglio nelle gallerie.
Infine, poiché un Consigliere (parlando per assurdo perché la sovraintendenza architettonica non sarebbe d’accordo) vorrebbe asfaltare le strade del centro storico perché le pavimentazioni lapidee costa molto mantenerle e il comfort per i mezzi su gomma è scarso, chiedo se non si possano usare delle bande fonoassorbenti, una sorta di binario di gomma per gli autobus, per aumentare il comfort, ridurre le vibrazioni e il rumore e salvaguardare la pavimentazione lapidea.
L’ing. Diani spiega che le bande antivibrazioni se fatte bene funzionano, ed è preferibile farle nei tragitti dei filobus, con gli autobus tradizionali è un problema, perché ci sono auto parcheggiate male, bidoni della spazzatura non sempre nella giusta posizione, traffico. Con percorsi in sede fissa e riservata ha senso farle.
E’ triste rilevare che i problemi non sono tecnici ma di inciviltà. Secondo me se ci sono le strisce funzionano anche da deterrente al parcheggio selvaggio.