Grazie Presidente. In riferimento all’ordine
del giorno numero 31 da me presentato, consegno all’Ufficio di Presidenza
l’ordine del giorno emendato, poiché c’era un refuso di stampa. Grazie.
Grazie Presidente. Siccome sarò brevemente
telegrafica, non vedo il Consigliere Errani in sala, chiamatelo.
Grazie Presidente. Sarò brevissima così
finiremo prima delle 21.30. Allora, in questo periodo ci siamo sentiti più
volte ripetere appunto che è necessario parlare di tagli di bilancio, è
necessario operale del razionalizzazioni di spesa, io volevo riagganciarmi a
una precedente denuncia che avevamo fatto legata appunto all’acquisto di
francobolli.
Noi avevamo fatto una interrogazione, avevamo notato che in sette
anni, dal 2002 al 2009, questa amministrazione aveva presa circa 315 mila euro
in francobolli e quindi riteniamo che sia assolutamente necessario cercare di
rivedere questo capitolo di spesa forti anche del fatto che gli attuali sistemi
di posta elettronica consentono una significativa riduzione dei costi di
spedizione. A questo proposito ho presentato l’ordine del giorno numerato come
31 per invitare il Consiglio Comunale a impegnarsi in merito agli organismi
consiliari e i loro budget a ridurre il finanziamento destinato ai servizi di
spedizione e a modificare l’articolo 95 del regolamento sul funzionamento del
Consiglio Comunale, articolo 95 che già modificammo in seguito alle polemiche
sui rimborsi per le missioni, quindi regolamento che è già ha dato prova di
avere necessità di revisione, e quindi propongo una ulteriore modifica del
regolamento dell’articolo 95 sul funzionamento del Consiglio Comunale per
escludere da questo particolare capitolo di spesa l’acquisto diretto di
francobolli a valori bollati. L’acquisto diretto di francobolli e valori
bollati è già possibile attraverso i servizi di spedizione del Comune di
Bologna e quindi, il nostro intento, è quello di evitare di spendere i soldi
dei budget degli organismi consiliari per l’acquisto ulteriore di valori
bollati e di francobolli, e ridurre quello che è anche il capitolo di spesa
destinato ai servizi di spedizione, forte del fatto che un maggiore utilizzo
della posta elettronica possa sicuramente essere un beneficio per la riduzione
di questo capitolo di spesa. Un secondo ordine del giorno numerato nome 32 è
riferito allo sviluppo della comunità Solari. Allora, noi abbiamo approvato il
PAIS, contestualmente al PAIS abbiamo presentato un ordine del giorno collegato
che è stato approvato anche quello, ordine del giorno che va in una precisa
direzione che è quella di favorire l’utilizzo delle democrazie energetica
diffusa attraverso anche l’implementazione della comunità solari. Il Comune si
è impegnato a mettere a disposizione dei tetti sui quali montare i pannelli
foto voltaici, abbiamo già una lunga lista di cittadini che sarebbero
interessati a usufruire di questa opportunità, per cui confidiamo quanto prima
che la Giunta possa individuare dei tetti da poter utilizzare e in aggiunta a
questa proposta già approvata in sede di PAIS abbiamo presentato un ordine del
giorno per invitare la Giunta a costituire un fondo con cui finanziare la
partecipazione del Comune stesso di Bologna alle comunità solari, mettendo a
disposizione anche i tetti degli immobili a proprietà comunale così da
trasformare progressivamente le risorse destinate all’acquisto di energia verde
in investimenti per la produzione di energia verde. Infatti il paradosso di
questo Comune è che, come si evince dallo stesso PAIS, il Comune ha attivato
una fornitura di energia verde per i consumi elettrici attraverso Hera. Ora noi
vorremmo che invece di acquistare energia verde, fosse il Comune stesso a
produrre energia verde e questo è possibile attraverso una partecipazione diretta
del Comune alle comunità solari, con una quota minima. Le comunità solari hanno
il preciso scopo di avere un azionariato diffuso, quindi tante piccole quote
che compongono questa comunità, e il fatto che il Comune possa essere una di
queste quote, è sicuramente un ottimo esempio di predicare bene e razzolare
bene perché il Comune si farebbe promotore con la sua immagine di questa
comunità solari e fungerebbe da garanzia nel senso che la comunità Solari è una
cosa estremamente nuova, non tutti magari si avvicinano con curiosità alle cose
nuove ma spesso con diffidenza e se il Comune stesso fosse tra i soci della
comunità Solari, sicuramente sarebbe una operazione di garanzia volta a
tutelare questo nuovo tipo di risparmio energetico. Grazie.
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