La vicesindaco Silvia Giannini, nella seduta
odierna di Question time, ha risposto alla domanda d'attualità dei
consiglieri Lorenzo Tomassini (Pdl) e Federica Salsi (M5S), sulla
presidenza Seribo.
La domanda d'attualità del consigliere Lorenzo Tomassini (Pdl):
"Con riferimento all'articolo pubblicato da
Affari Italiani sulla nuova nomina fatta dal Sindaco per la Presidenza
di Seribo, chiede di sapere:
1) se la stessa sia stata fatta seguendo il percorso a suo tempo delineato, coinvolgendo, quindi, il comitato dei saggi;
2) se il signor Giovanni Xilo abbia prodotto all'Amministrazione un proprio curriculum;
3) se allo stesso sia stato richiesto, anche
sulla scorta dell'esperienza fatta con la signora Bitassi, di dar conto
di eventuali pendenze giudiziarie;
4) se all'Amministrazione comunale risultino esistere "pendenze" a carico del signor Giovanni Xilo".
La domanda d'attualità della consigliera Federica Salsi (M5S):
"Premesso che:
Il Sindaco, nella seduta di Question time
del 08-06-2012, rispondendo alle domande di attualità sulla nomina di
Giglia Bitassi a presidente di Seribo e delle sue successive dimissioni
legate alle vicende giudiziarie per cui è indagata, ha asserito:
“Tuttavia, per le nomine fiduciarie, ritengo sin d'ora di dare mandato
agli Uffici di fare verifiche istruttorie, che prevedono la richiesta
delle certificazioni necessarie alle amministrazioni competenti, come
atto d'ufficio, senza coinvolgimento degli interessati.”
Successivamente il Sindaco ha nominato Giovanni Xilo alla presidenza di Seribo.
Considerato che:
Giovanni Xilo è coinvolto in un’indagine su
consulenze ritenute dalla Procura della Corte dei Conti come una
“sovrapposizione e duplicazione illecita della medesima attività con
dispendio ingiustificato di risorse pubbliche”;
Il sindaco Giovanni Gaspari è citato a
giudizio dinanzi alla Corte per i suddetti motivi ovvero avrebbe dato
una consulenza di 50.400 euro nel 2006 a Xilo;
Chiedo al sindaco:
che tipo di verifica istruttoria abbiano eseguito gli Uffici;
se era a conoscenza del coinvolgimento di Giovanni Xilo in queste indagini;
se ritenga opportuna la nomina di Giovanni Xilo in relazione al suo coinvolgimento nelle indagini;
se ritenga di dover procedere a nuova nomina
designando un soggetto al di sopra di ogni sospetto e al di fuori di
eventuali indagini".
La risposta della vicesindaco Silvia Giannini:
"Con riferimento all'individuazione del
dottor Xilo per la presidenza Seribo preciso che non è stata attivata la
procedura nomine, essendo urgente provvedere alla nuova nomina dopo la
rinuncia all'incarico da parte della candidata individuata
precedentemente. Ci tengo a precisare, posto che anche il consigliere
Tomassini si è interrogato sulla correttezza della procedura, che è
assolutamente è totalmente corretta. Il Comitato nomine, vorrei che
fosse chiaro, l'ho detto centomila volte, ma dato che si torna sempre
sulle stesse cose penso sia opportuno ripeterlo ulteriormente, è un
Comitato di persone che, gratuitamente e con molta disponibilità, e che
ringrazio ulteriormente per il prezioso lavoro svolto, guardano dei
curricula, e sulla base di curricula individuano una rosa di nomi. Non
sempre questi nomi sono sufficienti o adeguati a ulteriori indagini che
vengono fatte anche successivamente per le posizioni previste, e come
già più volte ho detto, però, nella stragrande maggioranza dei casi, 58
su 67, le nomine sono state effettuate sempre all'interno della rosa dei
nomi del Comitato, ma in ogni caso le nomine sono di pertinenza del
sindaco che decide in piena autonomia. Quindi si avvale unicamente del
Comitato nomine, non stiamo parlando di bandi. Quindi la correttezza
della procedura è evidente, e ci tengo anche a precisare che quello che è
importante soprattutto di questa procedura, e che abbiamo condiviso con
il Comitato nomine, è la sua trasparenza, nel senso che tutti i
curricula sono online, di chi fa domanda e di chi viene selezionato
nella rosa di nomi proposta al sindaco. La procedura è la più
trasparente che esiste tra tutti i Comuni che io conosca, e credo che
questo sia proprio il suo valore. Il CV del dottor Xilo è online, e come
potete vedere dal suo CV il dottor Xilo ha una elevata esperienza
professionale soprattutto in tema di servizi pubblici.
Il curriculum del dottor Xilo infatti è agli
atti del Comune ed è stato trasmesso al Gabinetto del Sindaco, il quale
ne ha dato comunicazione alla presidenza della 1° Commissione
consiliare, ai sensi dell’art. 49 comma 6 dello Statuto del Comune. Il
CV del dottor Xilo è online e tutti possono vedere la sua elevata
professionalità.
Per quanto riguarda eventuali pendenze
giudiziarie, il consigliere Tomassini chiede quali indagini vengano
fatte per evitare che ci possano essere problemi da questo punto di
vista, già avevamo risposto in Question time venerdì scorso su quelle
che sono le possibilità ed i limiti che l'Amministrazione ha in questo
caso, non torno su questo e rinvio a quanto detto in Question time
relativamente alla precedente nomina. In questo caso è stato richiesto
riscontro all'interessato nel corso di un colloquio, posso dire che io
personalmente ho fatto questo riscontro. Gli Uffici comunque
provvederanno a chiedere ai soggetti interessati autocertificazioni, non
possiamo fare altro, sulla quale potranno essere effettuati controlli a
campione come prevede la legge sulle autocertificazioni. Questo a
seguito di una apposito disposizione sulla quale si sta già lavorando
non essendo attualmente tale materia disciplinata, come appunto già più
volte detto, né prevista dalla legge, dallo Statuto e dagli indirizzi
consiliari. Preciso infine che all'amministrazione non risultano
sussistere pendenze giudiziarie.
E qui entro più nel merito di quanto
richiesto dalla consigliera Salsi. Con riferimento alle verifiche
compiute sulla nomina del dottor Xilo, preciso che in ogni caso
l'istruttoria che viene fatta dagli Uffici riguarda gli indirizzi della
deliberazione consiliare sulle nomine (cioè oltre al CV la dichiarazione
di assenza di cause di incompatibilità rispetto a quanto deciso dagli
indirizzi consiliari, o di non conformità agli indirizzi e allo Statuto o
ad altre norme di legge, dichiarazione di conoscenza delle norme sulla
pubblicità dei compensi, ecc..). La verifica sull’eventuale esistenza di
indagini delle Procure presso la Corte dei Conti a carico dei
cittadini, non è attuabile in concreto, perché a differenza dei
procedimenti penali, le procedure in materia di responsabilità erariale
sono diverse. Quindi gli Uffici non hanno modo di fare autonome ricerche
o verifiche a carico dei cittadini sotto questo profilo.
Con riferimento specifico all’indagine a cui
si riferisce la consigliera Salsi, preciso innanzitutto che il dottor
Xilo non è mai stato oggetto di indagine. Leggo inoltre per esteso la
nota dell’Amministrazione comunale pubblicata online in data 20 giugno
ultimo scorso che chiarisce dettagliatamente la questione.
A seguito di alcuni articoli di stampa
pubblicati nei giorni scorsi su indagini che avrebbero riguardato
Giovanni Xilo, presidente e amministratore delegato della C.O. Gruppo
Srl e neo presidente di Seribo, si precisa che né la C.O. Gruppo Srl, né
alcuno dei suoi amministratori, siano mai stati direttamente coinvolti
dalla vicenda giudiziaria della Procura regionale presso la Sezione
Giurisdizionale della Corte dei Conti delle Marche, aperta nel 2007, né
sia stata ravvisata nei loro confronti, neppure per ipotesi, da parte
della Procura della Corte dei Conti, né da parte di altra autorità
giudiziaria o amministrativa, responsabilità di alcun genere.
Nella comunicazione dell'Amministrazione si
riporta integralmente una nota del legale rappresentate del Comune di
San Benedetto del Tronto: 'La Procura regionale presso la Sezione
Giurisdizionale della Corte dei Conti delle Marche ha aperto nell’anno
2007 una istruttoria, con relativo invio di invito a dedurre, nei
confronti di alcuni amministratori e dipendenti del Comune di San
Benedetto del Tronto per l’accertamento di eventuale responsabilità
amministrativa per danno erariale in ordine:
1) alle modalità di affidamento, nell’anno
2007, di un incarico di consulenza alla C.O. Gruppo Srl relativamente
alla riorganizzazione dell’Ente; allo svolgimento di tale incarico nel
corso del biennio 2007-2008; alla regolarità della erogazione alla C.O.
Gruppo dei compensi convenuti;
2) alla compresenza nell’Ente, nell’anno
2007, della C.O. Gruppo e di altra società di servizi incaricata di
fornire consulenze in ordine alla riorganizzazione di uno specifico
settore dell’Amministrazione (Lavori Pubblici e Tutela Ambientale).
Compresenza che costituiva, a parere della Procura, sovrapposizione e
duplicazione illecita della medesima attività con dispendio
ingiustificato di risorse pubbliche.
L’istruttoria svoltasi ha consentito a tutti
i soggetti coinvolti di produrre proprie deduzioni e di essere
personalmente sentiti dai magistrati inquirenti e ha condotto al loro
completo proscioglimento, già nella fase delle indagini, relativamente
al primo gruppo di questioni (regolarità dell’affidamento; effettivo
svolgimento dell’incarico; regolarità dei pagamenti effettuati dal
Comune alla C.O. Gruppo). La Corte, ha invece ritenuto di poter
procedere con il giudizio di responsabilità, solo nei confronti di
alcuni tra gli amministratori e i dipendenti originariamente individuati
ed esclusivamente con riferimento alla seconda fattispecie dedotta
(asserita indebita sovrapposizione, per un certo periodo, tra la C.O.
Gruppo e altra società di consulenza con riferimento al Settore Lavori
Pubblici). Si precisa dunque che né la C.O. Gruppo Srl, né alcuno dei
suoi amministratori siano mai stati direttamente coinvolti in tale
vicenda giudiziaria, né sia stata ravvisata nei loro confronti, neppure
per ipotesi, da parte della Procura della Corte dei Conti, né da parte
di altra autorità giudiziaria o amministrativa, responsabilità di alcun
genere'.
Spero che questo sia sufficientemente chiaro per fugare qualsiasi dubbio".
Il consigliere Lorenzo Tomassini si è dichiarato non soddisfatto.
La consigliera Federica Salsi si è dichiarata non soddisfatta.
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