Grazie Presidente. Rimango un po’ perplessa
dalle spiegazioni della Vicesindaco, attendo la convocazione dell’udienza
conoscitiva che abbiamo chiesto per ulteriori approfondimenti, perché rimango
comunque stupita nella delibera della Corte dei Conti, dove è scritto in
maniera molto chiara la frase, di accertare provvisoriamente tra servizi in
conto terzi, risorse dell’Ente, costituisce una prassi non conforme né con
l’indirizzo trattativo, fonte del Ministero dell’Economia e delle Finanze, lei
fa tutto una serie di elenchi. Mi si può dire che sono state rispettate tutte
le leggi, che si può cercare di fare degli equilibrismi per cercare di far
quadrare tutto quanto, però sta di fatto che alcuni equilibrismi, qui evidentemente
vengono considerate come delle prassi non conformi. Se non conformi non vuol
dire irregolare o illegittima o in violazione della legge, comunque è non
conforme e ritengo comunque che sia di doveroso approfondimento per i bilanci
futuri.
Grazie Presidente. Come tutti sappiamo, nei
giorni scorsi la Corte dei Conti ci ha inviato una delibera relativa al nostro
bilancio del 2010 e la prima cosa che salta agli occhi leggendo appunto questa
delibera, la 429, è che emerge una situazione rispetto alle precedenti delibere
che aveva emesso la Corte dei Conti più grave, più grave perché confrontando le
due relazioni, la 69 del 2011, relativa al bilancio 2009, non emergevano gravi
irregolarità contabili, ma c’era solo la presenza di numerose criticità,di
doverosa segnalazione, affinché appunto l’Ente, il Comune, le potesse vagliare
attentamente e nella gestione del successivo bilancio, cercare di correggere il
tiro, invece nella relazione del bilancio del 2010, vengono segnalate delle
gravi irregolarità, che sono suscettibili a specifica pronuncia, ovvero la
reiterazione relativa alla presenza di residui attivi con alto grado di vetustà
e di elevato importo. Una situazione che avevamo già in più di una occasione affrontato
anche nelle Commissioni in Comune. Riassumendo un pochino, nel bilancio 2009
c’erano delle criticità, nel bilancio del 2010, invece ci sono delle
irregolarità. Mi ero già posta questa domanda, ma nel bilancio del 2011 che
cosa è successo? È successo che a me è venuto il dubbio che qualcosa, sempre in
questi termini non funzionasse e proprio in questo senso, ovvero legato a
residui attivi, sono andata a luglio a presentare un esposto alla Corte dei
Conti, proprio per chiedere, per cercare di capire se i residui attivi, la
costruzione del nostro Patto di Stabilità, così come l’abbiamo confezionato,
sono regolari o se eventualmente possono costituire una forma di elusione delle
regole del Patto di Stabilità, però alla luce di tutto questo, cioè delle varie
espressioni della Corte dei Conti, dell’esposto che ho fatto, che presenta
dubbi analoghi a quelli che la Corte dei Conti ha già segnalato, mi chiedo le
delibere della Corte dei Conti come vengano prese in considerazione del Comune.
Sulla stampa di questi giorni ho letto che queste sono osservazioni, non so a
me vengono in mente un po’ i semafori a Napoli, a Napoli sappiamo che c’è
l’usanza di dire che i semafori sono un consiglio, però non so mi viene da dire
le deliberazioni della Corte dei Conti forse sono un consiglio, però quella
relativa al bilancio 2010, più che un consiglio, mi sembra che contenga degli
inviti un po’ più perentori e infatti ci sono particolari cose che destano
preoccupazione, ad esempio la prassi contabile, rilevata appunto dalla Corte
dei Conti, di allocare transitoriamente alcune spese al posto sbagliato, come
ad esempio quelle relativa ai conto terzi, cita la delibera. Ciò, è sempre
scritto in delibera, pone a rischio di principi di veridicità e attendibilità
del bilancio e potrebbe costituire anche una forma di elusione delle regole del
Patto di Stabilità, con tutte le conseguenze che questo comporta. Noi sappiamo
che se eludiamo il Patto di Stabilità, ci sono una serie di vincoli stringenti,
che non ci consentono più di assumere persone, c’è un taglio del 30% delle
spese, ci sono tutta una serie di questioni estremamente gravi, che
metterebbero in seria difficoltà l’Ente. Ci sono altre preoccupazioni, sempre
legate a questa delibera, che fa riferimento alla Legge 135 di agosto del 2012,
che impone agli Enti Locali di iscrivere a bilancio di previsione del 2012, un
fondo di svalutazione crediti non inferiore al 25% per i residui attivi vecchi,
ovvero se noi abbiamo un tot di residui vecchi, bisogna che ci sia un fondo di
un importo pari ad almeno il 25%, che ne sia posto a garanzia. Visto che questo
fondo deve essere istituito entro la fine di quest’anno, mi chiedo se il Comune
di Bologna abbia già istituito questo fondo, se ci siano i giusti equilibri di
bilancio o nel caso se bisogna istituire questo fondo, visto che la cifra da
mettere in conto è pari circa a 20 milioni, mi chiedo se l’Ente abbia una
disponibilità di questi tipo per poter far fronte a questa normativa. Aggiungo
che, la tematica è estremamente complessa e va approfondita in maniera
sicuramente più dettagliata e per questo motivo io e anche altri Consiglieri,
abbiamo chiesto una udienza conoscitiva in Commissione Bilancio, in modo da
consentire un maggior approfondimento della vicenda.
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