14 febbraio 2013
Biglietto autobus, non sempre si riesce ad acquistarlo
Ora sono in commissione mobilità con un'udienza conoscitiva sulle modalita' di emissione di titolo di viaggio a bordo dei mezzi TPER.
Spesso capita che a terra non si riesca ad acquistare il biglietto (tabaccherie o edicole lontane delle fermate dei bus, che hanno finito i biglietti o sono chiuse) e allora l'unica alternativa è a bordo dove invece che 1,20 euro costa 1,50 ma se non li hai spicci paghi 2 euro e non hai il resto. Oppure le macchinette a bordo sono rotte. Una proposta potrebbe essere quella di fare emettere i biglietti all'autista. Oppure mettere delle biglietterie automatiche alle fermate (ma pare che questa soluzione sia impraticabile per via degli atti di vandalismo …. strano i parcometri sono in tutti gli angoli delle strade per fare pagare il parcheggio agli utenti).
Ma c'è una mia proposta e del collega Lorenzo Sazzini per poter acquistare il titolo di viaggio attraverso il cellulare. Proposta approvata da Consiglio comunale ma che ancora non trova realizzazione.
Questa la proposta:
http://urp.comune.bologna.it/comunica/comstampa.nsf/faa30f1db70ca835412569190058e89b/1a2a4865e35e704fc1257a83004f3270?OpenDocument&Highlight=0,ticketing
Ordine del giorno per invitare l’Amministrazione a promuovere
l’implementazione di un sistema di Mobile Ticketing e di Applicazioni
Smartphone per i servizi del trasporto pubblico locale
Queste le motivazioni dello stand by:
In relazione all’interpellanza di cui in oggetto, si comunica quanto segue.
Le tematiche del pagamento col cellulare e dell’NFC sono strettamente correlate ma diverse;
la prima implica la possibilità di acquistare beni e/o servizi tramite una transazione effettuata con il cellulare; la seconda consente l’utilizzo del cellulare (dotato di tecnologia NFC) come supporto per un contratto elettronico da validare avvicinandosi ad un obliteratore così come avviene con una tessera contactless.
La differenza concettuale è più comprensibile con il seguente esempio: un utente si reca in biglietteria, paga in contanti l’abbonamento e chiede che l’abbonamento stesso venga caricato sul cellulare (e non su una tessera); a quel punto l’utente usa il cellulare esattamente come userebbe la tessera in caso di validazione e di controllo.
Chiaramente, seguendo l’esempio, abbiamo usato la tecnologia NFC ma non abbiamo fatto pagamento col cellulare perché non c’è stata nessuna transazione finanziaria col cellulare.
Rimanendo sul versante dell’NFC, TPER sta lavorando con un gruppo di aziende italiane per la realizzare e sperimentare un’applicazione trasporti nazionale per consentire la bigliettazione NFC su tutto il territorio nazionale; si evita pertanto di dover scaricare un “app” a Bologna diversa da quella che serve a Firenze o a Milano.
Rileva sottolineare che la tecnologia NFC è agli albori per cui è necessario che si crei la massa critica di telefoni in circolazione.
Tornando al tema del pagamento col cellulare, in questi mesi sono state condotte una serie di verifiche da cui emerge quanto segue:
la Banca d’Italia non ha formalizzato un parere sull’addebito in conto telefonico è stato ribadito che continua a far fede il provvedimento di “Attuazione del Titolo II del Decreto legislativo n. 11 del 27 gennaio 2010 relativo ai servizi di pagamento (Diritti ed obblighi delle parti)” pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 176 del 30 luglio 2011;
in questo provvedimento attuativo si conferma che l’addebito di transazioni su credito telefonico è possibile solo per beni digitali e non è possibile per qualunque tipologia di bene o servizio fisico, compresa la bigliettazione via cellulare (es. biglietti per i trasporti urbani espressamente citati nella norma come caso non consentito) rileva sottolineare che da aprile a dicembre, non a caso non è partita nessun’altra esperienza simile a quella di Firenze sembra pertanto che l’unica strada praticabile sia quella del mobile ticketing tramite carta di credito/wallet/domiciliazione. Alla luce di ciò, bisogna individuare una soluzione architetturale fra quelle presenti sul mercato: a questo proposito sono già iniziati incontri fra Comune, TPER e ATC per valutare il percorso migliore per condividere la stessa soluzione al fine di non disorientare il cittadino con strumenti di pagamento diversi per bus, sosta o servizi comunali.
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