04 febbraio 2013

Cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati


            Stiamo votando un Ordine del Giorno per "conferire, come atto simbolico, la cittadinanza onoraria ai bambini nati e residenti a Bologna figli di immigrati stranieri quale auspicata premessa di un effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana da parte della legislazione nazionale."

Voglio leggere, interpretare, questo atto simbolico per il conferimento della cittadinanza onoraria ai figli degli immigrati come un atto di importante e capillare sensibilizzazione: siamo tutti uguali di fronte alla vita.
Deve essere chiaro, soprattutto a coloro i quali ne saranno insigniti e alle loro famiglie, che è un simbolo, ma che fa parte di un percorso più ampio, un percorso per sollecitare una riforma della legge 91/1992, una riforma che va nella direzione della convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Secondo l’attuale legge italiana, il minorenne nato in Italia diviene titolare di un permesso di soggiorno temporaneo che deve essere rinnovato fino alla maggiore età. Ma questo è in contrasto con la legislatura italiana stessa, che ha recepito la convenzione sui diritti dell’infanzia con la legge 176/1991.
Questo atto simbolico servirà al governo, qualunque esso sia, per capire quale sia la direzione da prendere.
Il mio voto sarà favorevole.

Altre info sul sito dell'Unicef


dal Consiglio Comunale il mio intervento.


Testo dell'Ordine del Giorno ed esito della votazione:


    .
Il Consiglio comunale, nella seduta odierna, ha approvato un ordine del giorno che conferisce la cittadinanza onoraria ai bambini, figli di immigrati, nati in Italia e residenti a Bologna, presentato dal consigliere Leonardo Barcelò (Pd) e firmato dai consiglieri Lo Giudice, Lembi e Zacchiroli (Pd) e dai consiglieri La Torre e Pieralisi (Amelia per Bo).

L'esito della votazione è il seguente: voti favorevoli 24 (Sindaco, Pd, AmperBo, M5S, GMisto); non votanti 5 (Pdl); nessun astenuto.

Di seguito il testo dell'ordine del giorno approvato:
"Il Consiglio comunale di Bologna

PREMESSO CHE

Il tema dell’integrazione dei Cittadini Stranieri in Italia e in Europa è una delle sfide più impegnative da affrontare per gli Stati Europei ed è un impegno sul quale si gioca il futuro stesso del nostro Paese.
La necessità di una nuova legislazione in materia di cittadinanza per i Cittadini stranieri che risiedono in Italia è oggetto di discussione in Parlamento e in molte Regioni, Province e Comuni del nostro Paese.
Da alcuni anni nella nostra città si svolge ogni 6 mesi una Festa di benvenuto In sala Farnese per tutte le persone di origine straniera a cui è stata concessa la cittadinanza Italiana e che sono residenti a Bologna come segno di accoglienza e di attenzione verso queste persone cui va riconosciuto l’arricchente contributo e la partecipazione alla vita economica, sociale e culturale del nostro Paese.

Nella Convenzione Europea sulla Nazionalità conclusa tra gli Stati membri del Consiglio di Europa il 6/11/1997, ancora in attesa di essere ratificata da parte del nostro Paese, è previsto che ciascuno Stato faciliti, nell’ambito del diritto domestico, l’acquisizione della cittadinanza per “le persone nate sul suo territorio e ivi domiciliate legalmente e abitualmente (art.6 paragrafo 4, lettera c), osservato che l’articolo 3 della Costituzione Italiana garantisce che “tutti i Cittadini hanno parità dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

Che dall’ultimo censimento risultano residenti nella nostra città 52.500 cittadini stranieri, 8,3% in più rispetto al 31 dicembre 2010. Gli stranieri costituiscono il 13,7% della popolazione di Bologna. Più di 10.400 hanno meno di diciotto anni. Questi ragazzi vivono nello stesso contesto scolastico dei nostri giovani, parlano l’italiano, studiano la storia d’Italia sono figli di cittadini stranieri regolari che lavorano e pagano le tasse in Italia.

CONSIDERATO CHE

La legge che disciplina attualmente la cittadinanza italiana (n.91 del 5/2/1992) è basata prevalentemente sullo “ius sanguinis”, cioè viene mantenuta la cittadinanza originaria dei genitori;

Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano – in recenti dichiarazioni – ha giudicato superato un diritto di cittadinanza fondato sull’istituto dello “ius sanguinis” anziché sullo “ius soli”, per i nati in Italia da genitori stranieri augurandosi che in Parlamento si potesse presto affrontare anche la “questione della cittadinanza ai bambini nati in Italia da immigrati stranieri”;

Lo stesso Presidente della Repubblica ha più volte encomiato i Comuni, le Province e le Regioni che hanno intrapreso iniziative volte a promuovere concretamente la discussione e la consapevolezza sul tema della cittadinanza alle persone straniere;

Anche da diverse confessioni religiose sono arrivati appelli al Parlamento per una riforma della Legge 91 che intercettasse quindi i cambiamenti demografici nel nostro Paese e che promuovesse così il riconoscimento della cittadinanza per i figli nati in Italia da immigrati stranieri;

Ritenendo tale legge ormai anacronistica, è stata promossa, da parte di tante associazioni politiche, sociali, culturali e religiose una campagna di raccolta firme (“L’Italia sono anch’io”) per chiedere la riforma della Legge 91/1992, in particolare per quanto attiene il riconoscimento della cittadinanza ai bambini nati da genitori stranieri, di cui almeno uno sia legalmente soggiornante in Italia da almeno un anno: detta raccolte di firme nella nostra città ha superato le 3.000 firme;

La volontà manifestata da più parti è nel senso della necessità sullo “ius soli”, secondo cui è cittadino originario chi nasce sul territorio dello Stato, indipendentemente dalla cittadinanza posseduta dai genitori;

Il diritto di cittadinanza del paese in cui si nasce è riconosciuto in molti Stati di tradizioni democratiche quali gli Stati Uniti d’America, e in tutti i Paesi dell’America Latina nei quali tanti figli di emigrati si sono potuti sentire integrati nella vita sociale di quelle Nazioni;

Ritenuto che per promuovere, il pieno inserimento dei giovani stranieri nella nostra comunità occorre che siano loro riconosciuti i diritti e i doveri di un cittadino italiano perché possano essere protagonisti positivi della costruzione della società in cui vivono.
Che alzare barriere tra le comunità e le persone induce all’emarginazione e alla ghettizzazione degli stranieri con il conseguente rischio concreto di contrapposizioni anche violente, come è accaduto in altri Paesi europei;

Che il riconoscimento a questi giovani della cittadinanza può agevolare un percorso di integrazione reale dove veder affermata l’idea di una comunità al contempo unica e plurale, in cui le diversità culturali e religiose siano una ricchezza e non un problema, in cui il dialogo, il confronto, il rispetto dei diritti e dei doveri della Costituzione siano capisaldi.
Valutato che in attesa dell’auspicata riforma della legge sulla cittadinanza può essere attuato da Bologna un importante atto emblematico di grande valore civile quale il conferimento della cittadinanza onoraria ai figli degli stranieri nati in Italia e residenti in città.
Che assumere questa iniziativa è nelle prerogative dell’ente locale in quanto sede dell’anagrafe e detentore di un rapporto diretto con i propri cittadini;

SI IMPEGNA

a riconoscere, come atto simbolico, la cittadinanza onoraria ai bambini nati e residenti a Bologna figli di immigrati stranieri quale auspicata premessa di un effettivo riconoscimento della cittadinanza italiana da parte della legislazione nazionale;

a promuovere una cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria a cinque bambine e a cinque bambini in rappresentanza di tutti i bambini nati e residenti a Bologna da immigrati stranieri e rappresentativi fra diverse comunità presenti in città;

a continuare il sostegno ad iniziative volte ad incentivare una politica di accoglienza nei confronti di tale fascia di popolazione contribuendo alla realizzazione di una maggiore integrazione sociale."




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