Lunedì 5 marzo 2012 è andato in discussione il nostro ODG che propone di istituire i REFERENDUM ABROGATIVI e PROPOSITIVI anche a Bologna: sono previsti in molti comuni, ma non a Bologna che prevede solo quelle CONSULTIVO. Sono strumenti fondamentali per la DEMOCRAZIA DIRETTA che risponderebbero alla sempre maggior esigenza di partecipazione dei cittadini.
"il Consiglio Comunale impegna la commissione affari istituzionali a introdurre nello statuto del Comune di Bologna i referendum abrogativi e propositivi nelle forme che riterrà opportune".
Il
PD dice che non e' convinto che i Referendum possano essere applicati
al comune di Bologna. Dice che vuole deciderlo in una commissione
apposita se implementarli o no... ci chiede di modificare la richiesta
ammorbidendola ovvero non IMPEGNANDO il Consiglio a istituire i
REFERENDUM e a demandare alla commissione come farlo, ma loro
demanderebbero alla commissione anche la decisione se farli o no!!!
Questa la proposta del PD e della maggioranza in genere:
"il
Consiglio Comunale di Bologna si impegna, all'interno di una opportuna,
equilibrata e complessiva revisione dello statuto comunale, a valutare
l'ipotesi di introdurre l'istituto del referendum abrogativo e
propositivo."
Il
PD non ha le idee chiare sul significato di democrazia.... hanno
bisogno di più tempo per pensare per inserire nello statuto del Comune
di Bologna i referendum abrogativi e propositivi.... Strano, perchè nel
loro programma sembra che abbiamo le idee chiare.
Questo un estratto del programma di mandato del PD:
"BOLOGNA DELL’INNOVAZIONE DEI DIRITTI
L’innovazione tecnologica e’ il fondamentale supporto per una partecipazione fatta di strumenti veri e di opportunità di influire sulle scelte.
...
All’innovazione tecnologica va affiancata una coraggiosa innovazione democratica.
Lo spazio urbano deve essere luogo di effettivo esercizio dei propri diritti di cittadinanza, di partecipazione alle scelte amministrative...
Pensiamo al Comune di Bologna come un luogo aperto, dove la trasparenza delle scelte amministrative, la valorizzazione degli istituti di partecipazione, la promozione di merito e competenze, il ricambio generazionale siano gli assi portanti di un rinnovamento della politica. "
L’innovazione tecnologica e’ il fondamentale supporto per una partecipazione fatta di strumenti veri e di opportunità di influire sulle scelte.
...
All’innovazione tecnologica va affiancata una coraggiosa innovazione democratica.
Lo spazio urbano deve essere luogo di effettivo esercizio dei propri diritti di cittadinanza, di partecipazione alle scelte amministrative...
Pensiamo al Comune di Bologna come un luogo aperto, dove la trasparenza delle scelte amministrative, la valorizzazione degli istituti di partecipazione, la promozione di merito e competenze, il ricambio generazionale siano gli assi portanti di un rinnovamento della politica. "
Allora
che spieghino i veri motivi della loro titubanza a dare alla
commissione un preciso indirizzo politico su cui lavorare, ovvero
l’introduzione dei due referendum nello statuto e non in generico
impegno a valutare l’ipotesi dell’inserimento.
Alla
fine il nostro ODG viene bocciato per 14 voti contrari e 13 favorevoli.
SEL astenuta. Quindi l'istituzione del referendum abrogativo e
propositivo a Bologna ora sono lontane ed incerte...
Ma viene approvato il loro ODG collegato con solo l’ipotesi.
Quando
le persone votano i sindaci del PD il POPOLO è SOVRANO, composto da
persone molte informate che con grande saggezza decidono da chi vogliono
essere amministrate. Quando invece noi proponiamo di inserire la
possibilità di fare referendum propositivi e abrogativi all'interno
dello statuto del nostro comune, ecco che di colpo i cittadini diventano
persone che decidono d'impulso, di pancia, senza troppo ragionare. :-)
Curiosa questa visione.
Curiosa questa visione.
Grazie a tutti quelli che hanno creduto che fosse possibile fare un salto democratico in questa citta'.
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