23 aprile 2012

Sostegno alla proposta di legge sullo ius soli


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Il Consiglio comunale, in data odierna, ha approvato l'ordine del giorno "per chiedere ai nostri parlamentari di sostenere, nelle sedi competenti, la proposta di legge di iniziativa popolare che chiede di apportare modifiche alla legge 5 febbraio 1992, n. 91 sulla cittadinanza italiana, presentato dal consigliere Leonardo Barcelò e firmato dal consigliere Sergio Lo Giudice (Pd).
L'esito della votazione è il seguente: favorevoli 23 (Pd, Amelia per Bo, Idv, M5S); contrari 9 (Pdl, Lega Nord).
Il testo dell'ordine del giorno approvato:

"Il Consiglio comunale di Bologna, visto: che  secondo l’ISTAT al 1 gennaio 2011  gli stranieri residenti  hanno raggiunto la cifra di 4.570.317  con un incremento del 7,9% rispetto all’anno precedente; che alla stessa data i minori stranieri nati in Italia erano circa un milione, cioè quasi il 22% dei minori residenti nel nostro paese; che nella nostra città sono circa 7000 i bambini nati e  qui residenti figli di cittadini stranieri; che, inoltre, per adeguare la normativa della cittadinanza alla presenza cospicua di persone già pienamente integrate nel tessuto civile italiano è opportuno ampliare i requisiti di concessione della cittadinanza italiana prevedendo il riconoscimento della stessa per ius soli ai figli nati in Italia da entrambi genitori stranieri e di cui  al meno uno in situazione regolare,  residenti nel Paese da più di 1 anno ; che in tal modo si verrebbe ad evitare il crearsi di una “ terra di mezzo”dove i bambini nati da genitori non italiani crescano con un senso di estraniazione dal loro contesto,pericolo per il futuro processo di integrazione e di inserimento sociale del minore.
Invita: a seguire la Convenzione europea sulla nazionalità del 6 novembre 1997, la quale prevede che lo Stato faciliti nel suo diritto interno l’acquisto della cittadinanza per le “ persone nate sul territorio e ivi domiciliate legalmente; a considerare il riconoscimento della cittadinanza italiana come un atto fondamentale  dello Stato per favorire, consolidare e rafforzare il percorso di integrazione e radicamento avviato positivamente nel nostro territorio dalle persone di origine straniera che stabilmente vi abitano e intendono, con pari diritti e doveri, partecipare alla vita culturale e socio-politica del Paese".
 

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