La storia del Canile Municipale di Bologna è lunga e travagliata, negli anni si sono succedute diverse gestioni,
la maggior parte delle quali interrotte prima della scadenza, il canile
è stato posto sotto sequestro nel 2005 e ci sono state tensioni con le
associazioni volontari che vi gravitavano intorno.
La nuova giunta ha optato per una co-gestione Comune – Associazioni.
Il
Comune di Bologna ha la funzione di coordinamento e controllo,
l’Associazione si prende cura degli ospiti a quattro zampe.
L’associazione risultata vincitrice del bando è Enpa, la stessa che nel 2005 portò al sequestro del canile per la morte
di un cane avvenuta il 27/06/05: la corda con cui era legato era priva
di dispositivo antistrozzo, e il cane era stato lasciato, legato, nel
box insieme ad alcuni cani liberi, affamati ed assetati, che lo hanno
sbranato.
Ovviamente
le associazioni che hanno da sempre fatto servizio di volontariato
presso il canile hanno espresso dubbi su questa nuova gestione proprio
per il passato di Enpa.
La
situazione si inasprisce perché i volontari, che da sempre accudivano
gli animali del canile, ora con la nuova gestione vengono lasciati
fuori. E precipita quando, durante le abbondanti nevicate, i volontari
vogliono entrare nel canile a spalare la neve e vengono nuovamente
lasciati fuori.
In
seguito a queste vicende mi reco al canile insieme al collega
Consigliere Regionale Andrea Defranceschi, il quale è veterinario.
Troviamo una situazione da un punto di vista igienico e sanitario buona.
Da un punto di vista affettivo un po’ meno, infatti i cani sono chiusi
nei loro box, non ci sono volontari che li accudiscano, li facciano
giocare o facciano loro compagnia.
Preparo un’interrogazione
per avere una serie di dati al fine di comprendere meglio come le
passate gestioni abbiano operato. Ad esempio un canile con pochi cani e
tante adozioni è un canile che funziona bene, mentre un canile con tanti
cani e poche adozioni è un canile che funziona male. Purtroppo i dati
ottenuti sono incompleti. Serve maggiore trasparenza.
Venerdì 18 maggio 2012 organizzo con la Commissione competente un sopralluogo
con tutti i Consiglieri Comunali, l’Assessore Luca Rizzo Nervo e i
rappresentanti dei soggetti che operano nel canile: Enpa, l’azienda
delle Pulizie e l’ospedale veterinario. Anche in questo caso troviamo
una situazione da un punto di vista igienico e sanitario buona.
Volontari che fanno le coccole ai cani non ce ne sono…
Venerdì 25 maggio 2012 viene convocata l’udienza conoscitiva
che ho richiesto insieme al collega consigliere Marco Lisei (PDL) per
mettere a confronto le associazioni animaliste, il Comune di Bologna, il
gestore Enpa con lo scopo di fare chiarezza sulla situazione trovare
una soluzione per l’accesso dei volontari.
L’Assessore Rizzo Nervo spende parole che a mio avviso vanno nella giusta direzione.
Dichiara
che serve maggiore presenza di volontari, la burocrazia sarà
massimamente accelerata, entro giugno ci sarà nuovo regolamento, i dati
vanno aggiornati e messi sul sito del comune.
Il canile alla domenica è chiuso ed è un tema che va affrontato,
l’apertura serve ad incentivare le adozioni. Questa necessità trova
difficoltà attuative perché per i dipendenti del Comune non ci sono
riconoscimenti per il lavoro svolto fuori sede e non c'è la possibilità
di pagare straordinari. Si vedrà come fare. Il tavolo permanente tra
comune e associazioni va ripristinato. Serve un confronto continuativo e
costante. La co-gestione Comune e Associazioni è una scelta che difende
e che va perfezionata. Crede fermamente che presenza del volontariato
sia necessaria quindi bisogna andare avanti in questo senso. La
situazione può essere migliorata ma non è disastrosa come a volte viene
dipinta.
A
giugno faremo il punto della situazione per verificare che il nuovo
regolamento sia pronto e che effettivamente garantisca l’accessibilità
ai volontari.
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