27 maggio 2012

CANILE MUNICIPALE: SI PUO' FARE MEGLIO


La storia del Canile Municipale di Bologna è lunga e travagliata, negli anni si sono succedute diverse gestioni, la maggior parte delle quali interrotte prima della scadenza, il canile è stato posto sotto sequestro nel 2005 e ci sono state tensioni con le associazioni volontari che vi gravitavano intorno.

cane gatto
La nuova giunta ha optato per una co-gestione Comune – Associazioni.
Il Comune di Bologna ha la funzione di coordinamento e controllo, l’Associazione si prende cura degli ospiti a quattro zampe. L’associazione risultata vincitrice del bando è Enpa, la stessa che nel 2005 portò al sequestro del canile per la morte di un cane avvenuta il 27/06/05: la corda con cui era legato era priva di dispositivo antistrozzo, e il cane era stato lasciato, legato, nel box insieme ad alcuni cani liberi, affamati ed assetati, che lo hanno sbranato.

Ovviamente le associazioni che hanno da sempre fatto servizio di volontariato presso il canile hanno espresso dubbi su questa nuova gestione proprio per il passato di Enpa.
La situazione si inasprisce perché i volontari, che da sempre accudivano gli animali del canile, ora con la nuova gestione vengono lasciati fuori. E precipita quando, durante le abbondanti nevicate, i volontari vogliono entrare nel canile a spalare la neve e vengono nuovamente lasciati fuori.
In seguito a queste vicende mi reco al canile insieme al collega Consigliere Regionale Andrea Defranceschi, il quale è veterinario. Troviamo una situazione da un punto di vista igienico e sanitario buona. Da un punto di vista affettivo un po’ meno, infatti i cani sono chiusi nei loro box, non ci sono volontari che li accudiscano, li facciano giocare o facciano loro compagnia.
Preparo un’interrogazione per avere una serie di dati al fine di comprendere meglio come le passate gestioni abbiano operato. Ad esempio un canile con pochi cani e tante adozioni è un canile che funziona bene, mentre un canile con tanti cani e poche adozioni è un canile che funziona male. Purtroppo i dati ottenuti sono incompleti. Serve maggiore trasparenza.
Venerdì 18 maggio 2012 organizzo con la Commissione competente un sopralluogo con tutti i Consiglieri Comunali, l’Assessore Luca Rizzo Nervo e i rappresentanti dei soggetti che operano nel canile: Enpa, l’azienda delle Pulizie e l’ospedale veterinario. Anche in questo caso troviamo una situazione da un punto di vista igienico e sanitario buona. Volontari che fanno le coccole ai cani non ce ne sono…
Venerdì 25 maggio 2012 viene convocata l’udienza conoscitiva che ho richiesto insieme al collega consigliere Marco Lisei (PDL) per mettere a confronto le associazioni animaliste, il Comune di Bologna, il gestore Enpa con lo scopo di fare chiarezza sulla situazione trovare una soluzione per l’accesso dei volontari.
L’Assessore Rizzo Nervo spende parole che a mio avviso vanno nella giusta direzione.
Dichiara che serve maggiore presenza di volontari, la burocrazia sarà massimamente accelerata, entro giugno ci sarà nuovo regolamento, i dati vanno aggiornati e messi sul sito del comune. Il canile alla domenica è chiuso ed è un tema che va affrontato, l’apertura serve ad incentivare le adozioni. Questa necessità trova difficoltà attuative perché per i dipendenti del Comune non ci sono riconoscimenti per il lavoro svolto fuori sede e non c'è la possibilità di pagare straordinari. Si vedrà come fare. Il tavolo permanente tra comune e associazioni va ripristinato. Serve un confronto continuativo e costante. La co-gestione Comune e Associazioni è una scelta che difende e che va perfezionata. Crede fermamente che presenza del volontariato sia necessaria quindi bisogna andare avanti in questo senso. La situazione può essere migliorata ma non è disastrosa come a volte viene dipinta.
A giugno faremo il punto della situazione per verificare che il nuovo regolamento sia pronto e che effettivamente garantisca l’accessibilità ai volontari.

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