Il Consiglio comunale, nella seduta odierna,
ha approvato all'unanimità un ordine del giorno per impegnare la Giunta
a incentivare lo smaltimento dell'amianto e la sua rimozione dagli
edifici pubblici e privati, presentato dalla consigliera Lucia
Borgonzoni (Lega Nord).
In seguito, il Consiglio ha approvato
l'ordine del giorno collegato al primo, sempre presentato dalla
consigliera Lucia Borgonzoni (Lega Nord), che attiva il Sindaco e la
Giunta a impegnare il gestore della rete idrica a sostituire le tubature
in cemento amianto presenti sul territorio e a continuare a verificare la presenza di amianto nelle tubature.
L'esito della votazione è il seguente: favorevoli 28 (Pd, Amelia per Bo, Idv, Pdl, Lega nord, M5S); un astenuto (Bo 2016).
Di seguito il testo dell'ordine del giorno principale e in allegato il testo dell'ordine del giorno collegato.
"Il Consiglio Comunale di Bologna
Premesso che:
è un dato assodato e conclamato che
l'amianto è strettamente connesso con l'insorgere di patologie
gravissime come il mesotelioma pleurico, il carcinoma polmonare e
l'asbestosi, tipica malattia professionale dovuta alla polvere di amianto depositata nei polmoni che ne riduce la funzionalità, rendendo difficile lo scambio di ossigeno tra aria respirata e sangue;
la scienza ha dimostrato anche che può essere sufficiente la presenza di una sola fibra di amianto per causare le suddette patologie cancerogene, con una incubazione lunga per vent'anni prima della manifestazione;
Rilevato che:
a Bologna esistono molti edifici in cui sono
stati costruiti utilizzando tale materiale, ampiamente utilizzato, in
passato, nell'edilizia perchè non si conoscevano gli effetti dannosi e
poi gli stessi sono stati sottovalutati;
tale materiale dovrebbe essere rimosso, per
cui si rende necessario un serio censimento degli edifici pubblici e
privati in cui si trovino l'amianto e l'eternit, per procedere,
successivamente, alla rimozione e allo smaltimento degli stessi, come
rifiuti speciali;
Preso atto del "Regolamento per la realizzazione di una mappatura delle zone del territorio interessate alla presenza di amianto" promulgato dalla Regione Emilia Romagna a seguito della emissione del DM Ambiente n. 101 del 18/3/2003;
Rilevato che:
oggi l’amianto
è bandito per legge, ma ancora molto resta da fare per rimediare al
vasto uso che ne è stato promosso e la nostra Regione ha promulgato, a
seguito del ricordato regolamento, un bando ad hoc, concedendo alle
imprese contributi fino a 200 mila euro per la rimozione e lo
smaltimento dell’amianto dai luoghi di lavoro;
e in tutto oltre 4 milioni di euro sono le
risorse messe a disposizione per favorire la qualificazione ambientale
di aziende e stabilimenti. per cui è possibile accedere ad incentivi
per lo smaltimento del materiale cancerogeno dalla struttura degli
edifici in cui lo stesso sia trovato;
Dato atto che:
la copertura con amianto
è il rifiuto che per volumi e quantità interesserà la maggior parte
delle bonifiche dei prossimi anni e che tale rifiuto pur essendo in
matrice compatta, può essere motivo di cessione di fibre a livello
ambientale quando lo stato di conservazione non è ottimale;
e, attualmente, il possibile volume di
questi manufatti è stimato in Italia di alcune decine di milioni di
metri cubi, che dovranno essere smaltiti per cui è quanto mai necessario
eseguire una mappatura degli edifici, pubblici e privati, presenti sul
territorio comunale, per permettere l'emissione di provvedimenti
efficaci volti a ordinare la rimozione del materiale pericoloso per la
salute dell'uomo ed ottenere un censimento credibile, come è stato fatto
dal Comune di San Lazzaro di Savena;
il Sindaco del suddetto comune ha emesso una
ordinanza, in data 25/10/2010, ai sensi degli articoli 50 e 54 del
Testo unico degli enti locali, a tutela della salute pubblica,
finalizzata a:
presentare una scheda per il censimento della presenza di amianto negli edifici
elaborare una dettagliata valutazione sullo stato di conservazione dei manufatti, con scala di rischio;
indicazione, in base all'esito di
valutazione del rischio, le azioni che si intendono intraprendere e i
tempi di realizzazione delle medesime;
Valutati i buoni risultati dell'ordinanza
del Comune di San Lazzaro che ha prodotto, confermati recentemente
dall'assessore regionale Lusenti in risposta ad un odg della Lega Nord e
del M5S;
Invita la Giunta:
a tutelare la salute dei cittadini e dei
bambini che frequentano le scuole in cui potrebbe essere rilevata la
presenza di un rifiuto tossico;
ad emettere entro la fine dell'anno in corso
dei provvedimenti analoghi a quelli emessi dal limitrofo Comune di San
Lazzaro di Savena;
ad impegnarsi ad individuare agevolazioni,
peraltro già previste e stanziate dalla regione Emilia Romagna, al fine
di ridurre le spese sostenute dai cittadini nello smaltimento del
rifiuto pericoloso per incentivare le imprese alle opere di rimozione;
a promuovere una adeguata e corretta
informazione sui pericoli connessi all'amianto e sulle modalità
operative per la rimozione degli stessi o per la loro messa in
sicurezza, utilizzando gli strumenti di comunicazione attualmente in uso
(sito internet, periodico comunale, newsletter ....);
a predisporre tutti gli atti necessari -
una volta acquisiti tutti i dati relativi agli edifici privati che
necessitano di smaltire l'amianto presente - al fine di emettere un
bando pubblico assicurando la rateizzazione della spesa".
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