05 novembre 2012

ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO A INIZIO SEDUTA DAI CONSIGLIERI CIPRIANI E BORGONZONI SU: ATTACCO OMOFOBO A NICHI VENDOLA DA PARTE DELL’ASSESSORE AL BILANCIO DEL COMUNE DI FERRARA - ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO A INIZIO SEDUTA DAL CONSIGLIERE FERRI SU: QUELLA BATTUTA SESSISTA NEL SILENZIO DEL MOVIMENTO

Grazie. Ringrazio la collega Borgonzoni, la Presidente Lembi, i colleghi e le centinaia di persone che mi hanno espresso solidarietà e vicinanza in questi giorni, le ringrazio tutte, una per una con grande affetto e vi assicuro che sono state tante. Fughiamo qualche dubbio. Io non mi devo candidare in Parlamento o riciclare da qualche altra parte, sono una Consigliera comunale e sono stata Consigliera di quartiere per qualche mese prima delle dimissioni del Sindaco Del Bono. Sono quindi al secondo mandato, non ho bisogno di un lavoro, ce l'ho da anni, se il Sindaco Merola si dimettesse oggi stesso, io domani mattina siederei nel mio ufficio di sempre. Non faccio tutto questo per secondi fini o mire, ma perché il nostro maturi e questo dato, visto in nome di chi il movimento sta esprimendo, è degno di interesse pubblico collettivo. Il mio caso può essere un esempio importante da conoscere. La rete aveva reagito bene alla mia partecipazione a Ballarò, anzi, all'inizio c'erano molti consensi e qualche critica. Poi, dopo il post di Grillo il trend si è invertito ed è successo quello che sapete.
Vorrei soffermarmi sul tono di alcune frasi che mi sono arrivate addosso dopo il post di Grillo sul mio profilo Facebook e sulle pagine dell'articolo di Grillo stesso, dopo essere andata a Ballarò a esprimere solamente le mie idee con educazione e rispetto per tutti, idee per le quali mi batto da anni.
Non capisco il motivo di queste affermazioni, mi scuso anticipatamente per le frasi che dovrò citare ma è importante che sentiate queste parole di altri. Permettetemi di farle sentire al fine di farvi capire cosa ho trovato io, cosa può provare una persona che fino a ieri pensava solo di fare il suo dovere. Abbiamo tanti sogni da realizzare, un Paese da cambiare e questo è molto bello, ma solo una minoranza naviga sul web ed è importante che chi non è del nostro ambiente movimentista conosca anche questo lato della medaglia del nostro movimento. Cito le affermazioni con il nome della persona che me le ha mandate, così ognuno può meglio essere consapevole di ciò che accade e che dice. Dal sito di Grillo, Gino G. di Roma chiede di sapere: "Questa signorina Salsi è come avete scritto una puttana, perché nel suo mandato consiliare ha tradito i principi del Movimento, perché è andata in TV? Grazie". Dal mio profilo Facebook Schettino scrive: "Sei una merda e vattene affanculo, che cazzo vuoi merdaccia"? Di nuovo dal sito di Grillo, Grillo Rosso scrive, mi dà della "donnetta", Giovanna da Roma mi dà dell' "ebete". Di nuovo sul mio profilo, Andrea La Duca: "Fuori dai coglioni, non capisci un cazzo, questa testa di cazzo sembrava quella faccia da culo della Gelmini, ma vai a cagare te e i tuoi amici del cazzo, io gli farei fare una bella intervista anche su Playboy". Federica Scacchi dice: "Fate veramente schifo cari democratici dal basso, anche dalla fogna". Carlo Piazza scrive: "Federica, porta con te il fango". Paolo Pappillo ancora aggiunge: "Non hai le palle e neanche il punto G". Fabrizio Mazzaglia scrive: "Ti vedo bene con i piduisti del PD". Ancora, sul blog di Grillo, Maurizio Vaccaro mi dà della venduta: "Hai venduto una falsa intervista", riferendosi all'intervista che ho rilasciato ad Affari italiani. E poi Rosina M. mi scrive: "Velina in cerca di fama". Davide G. da Milano o Bari scrive: "La strafiga di turno". Infine, Viviana V. da Bologna scrive: "La cosa più malinconica su questo blog è stato il post dei nonni della Salsi, che vibravano di commessa partecipazione nel vedere la loro nipotina in TV, come se questa apparizione costituisse il massimo della soddisfazione. Ma poveretti anche loro, lo dico con molta tenerezza, ma anche con dispiacere". Io vorrei dire che i miei nonni sono morti da molti anni ed è difficile che riescano a scrivere sul sito di Beppe Grillo da dove sono adesso. Sono andata a una trasmissione televisiva solo perché ritengo importante che le persone conoscano il Movimento 5 Stelle non solo attraverso Grillo, il suo ruolo è quello di dare la sveglia e lo fa con toni dirompenti, accanto a lui ci siamo noi, persone normali, che hanno deciso di mettersi in gioco fidandosi di Grillo e che sono entrate nelle istituzioni per lavorare seriamente. Lo facciamo tutti i giorni e stiamo dedicando un pezzo importante delle nostre vite a questo. Immaginavo che sarebbero nate critiche in seguito alla mia partecipazione, proprio per la diversità di opinioni, ma non che accadesse quello che è accaduto, con questa violenza nei miei confronti. Le persone vanno rispettate, anche se la pensano diversamente da noi. Un movimento non è un movimento sano se gli individui che la pensano diversamente dal capo o vengono buttati fuori o sono ridicolizzati e devono ricevere della violenza verbale. La politica odierna fa schifo, certo, ogni giorno salta fuori una ruberia nuova, ma non possiamo sostituirci a essa con questi metodi, con questo modo di fare. Dove facciamo la differenza? Non potremo partecipare alla vita pubblica di questo Paese con questa grettezza. Siamo un movimento, ma sembra a volte di comportarci come una setta. Sulla rete ci va chi ha tempo e sono poche persone, la televisione invece raggiunge tanti e chi ha poco tempo. Grillo vuole che in TV ci vada solo lui e non noi, che siamo persone normali, perché è sicuro di essere convincente facendo arrivare un solo messaggio. Ma poi nelle istituzioni, nei Comuni, nelle Regioni, in futuro in Parlamento, si ritroveranno persone normali come me, con un bagaglio culturale diverso dal suo. Bene, queste persone, i cittadini che decidono di impegnarsi in buona fede con il Movimento 5 Stelle, non sono persone formate per i compiti che andranno a svolgere, mi accorgo sempre di più di questo rischio che andiamo a correre giorno per giorno che sono in Consiglio comunale e che lavoro nella mia città. Se queste persone sono buone o cattive lo scopriremo solo durante il viaggio, ma è un rischio che non possiamo permetterci, adesso no, con questo cataclisma economico che c'è caduto addosso. Finché è un Comune o un quartiere ci si può fare le ossa, ma in Parlamento no, a decidere il destino di tutti noi. Il movimento è un grande sogno, sia per chi collabora attivamente sia per chi lo vota ed io non voglio distruggere questo sogno, ma durante i sogni bisogna aprire gli occhi e vedere razionalmente le cose. In primo luogo, Grillo, o chi per lui, non possono violare i diritti costituzionali che ancora vigono in questo Paese, secondo, avere ottanta o cento parlamentari non preparati a quel compito e che sono stati votati per la loro storia o meriti personali ma semplicemente perché sono dentro già al movimento è un rischio molto grande. Può andarci bene, ma può andarci malissimo. Perché nessuno mai ha accolto l'invito di tanti nel movimento a formare queste persone alla politica? Perché mandare persone inesperte a dirigere un Paese già in queste condizioni? Poi si dice che queste persone non possono andare in TV perché possono far fare brutta figura al movimento, ma non era meglio formarle prima e avere persone in grado di andare anche in TV, di essere preparate, e per bene, e senza protagonismi inutili? I valori che emergono possono anche essere quelli che abbiamo sentito prima, la ridicolizzazione della persona indipendentemente dalle sue idee, l'offesa gratuita e volgare, la violenza privata e personale, la sopraffazione e la lapidazione solo perché la pensi diversamente dal capo. È accettabile tutto questo? Si discute tanto se avevo il permesso o meno di andare a Ballarò, ma è come se io dovessi chiedere il permesso al padrone per esprimere una mia idea in quanto persona. Io non ho firmato documenti che mi impegnassero a non andare in televisione o ad annullare i miei diritti. Ma Grillo ha poi chiesto il permesso a qualcuno prima di proporre la candidatura di Di Pietro a Presidente della Repubblica? Grillo chiede il permesso a qualcuno quando deve chiamare Matteo Renzi il delfino? Attacca Renzi per le sue assenze da Firenze, perché non fa il Sindaco, dimostra che è un incompetente se lo è, ma non dargli dell'ebete. Mi ricorda tanto una delle voci che ho citato prima come offesa nei miei confronti, ebete. Proporre Di Pietro è un tradimento, non era nel programma e da nessun'altra parte, perché adesso sosteniamo un personaggio di un partito quando abbiamo sempre detto che avremmo fatto il contrario? Io mi sento tradita. Grillo, hai sempre detto che non ci saremmo mai alleati con i partiti, adesso proponiamo Presidente della Repubblica Di Pietro e nessuno chiede a Grillo perché. Perché? Non sarà che i rapporti di amicizia tra Beppe e Di Pietro, Casaleggio, riescono a nascondere anche le realtà emerse dall'inchiesta di Report? Ho anche pensato che la prosecuzione con un altro post di Grillo dell'accanimento nei miei confronti sia stato un modo per gonfiare la polemica al fine di non affrontare il vero problema che è emerso in questi giorni, l'idea unilaterale di un futuro collegamento con Di Pietro. Leggo addirittura che sia pronta la sua lista, che si chiamerà Basta, e sarà il modo con il quale Di Pietro si apparenterà con Grillo. Io non sono una star, quindi non faccio lo show man o la show girl, sono solo una persona e vorrei essere rispettata in quanto tale, nelle mie idee, sia da Grillo sia dagli attivisti del movimento. Non si può procedere alla lapidazione pubblica se non la pensi come Grillo. Io ho aderito a questo movimento perché ne condividevo lo spirito e le idee, ma non voglio che questo movimento si trasformi in scientology e non voglio che si trasformi in un "mostro". Sono andata a Ballarò per questo e se queste mie parole serviranno alla maturazione di una consapevolezza che si sta imboccando una strada sbagliata politicamente, quella con Di Pietro, e moralmente, la denigrazione sistematica di chi non la pensa come te, allora saranno utili a qualcosa. Il movimento è molto giovane, è fatto da persone per bene ma inesperte, forse in questa fase andrebbe creato un movimento aperto e trasparente senza secondi fini, perché l'obiettivo è cambiare il Paese e non ripetere le dinamiche della politica che già abbiamo conosciuto. E non vedere questo movimento diventare una delusione e trasformarsi in qualcosa di innocuo, o peggio ancora, di pericoloso. Visti i presupposti, non so più a quale delle due cose pensare, ma vorrei che cambiassimo finché siamo in tempo per imboccare una strada di consapevolezza che ci porti a superare distorsioni ed errori che si stanno rivelando madornali.

Nessun commento :

Posta un commento