03 maggio 2016

Ma allora è possibile!

Guardo con interesse questo nuovo progetto di democrazia diretta realizzato a Cagliari dal team di DemoDiretta.
Durante la mia militanza dal 2008 al 2012 dentro al Movimento 5 Stelle mi fu raccontato più volte che un sistema di confronto e voto online era in via di realizzazione ma non lo vidi mai, eppure la Casaleggio che ci stava lavorando era un’azienda accredidata nel settore informatico. Allora come mai un’azienda accreditata non è riuscita a fare una cosa che invece delle persone attraverso la loro passione e professionalità sono riuscite a costruire e in poco tempo? L’azienda era professionalmente sopravvalutata, oppure non c’era la volontà di realizzare un piattaforma che fosse veramente orizzontale?
Io tendo a propendere per la seconda dato che anche il nuovo sistema Rousseau messo in pista dalla Casaleggio per il M5S di fatto è un sistema chiuso, dove gli utenti registrati possono agire solo passivamente commentando proposte avanzate da chi ha i super poteri per inserirle.”Demodiretta” invece è effettivamente un sistema orizzontale, chiunque può registrarsi e proporre, chiunque può interagire e votare, il tutto attraverso un sistema certificato e trasparente, i cui risultati non sono modificabili da chi lo gestisce e la cui veridicità e unicità del voto è garantita dalla firma digitale.
E intelligente è la proposta dei candidati di DemoDiretta alle prossime elezioni comunali di Cagliari di proporre questo strumento anche alla pubblica amministrazione affinchè coinvolga le persone nelle decisioni sulla loro città. Un vero e proprio laboratorio partecipato nei fatti e non il solito specchietto per le allodole dove i cittadini hanno l’illusione di partecipare e poi scoprono che le loro proposte sono state completamente ignorate.
Anche Bologna dovrebbe dotarsi di uno strumento così!


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