26 luglio 2011

O.D.G. N. 42: PRESENTAZIONE DELLE LINEE PROGRAMMATICHE PER IL MANDATO AMMINISTRATIVO 2011/2016 - P.G. N. 176290/2011




Grazie Presidente. Il mio intervento sarà breve, toccherò solo alcuni punti che sono inseriti all’interno del programma di mandato, perché ritengo necessari alcuni approfondimenti, non perché siano di secondaria importanza gli altri o perché non siano di mio interesse, ma è per non tediare ulteriormente gli astanti, che sono già abbastanza provati. C’è un punto nelle linee programmatiche relative alle aziende insalubri, che ha destato in particolare la mia attenzione, il punto dove ci si propone, ci si impegna a lavorare per trovare una soluzione definitiva a problemi come ad esempio la Sintexcal o le Valli Zabban.
Chi già mi conosce, sa che questi sono temi dei quali io, insieme ai comitati, mi sono già occupata da tempo e mi fa piacere che sia stato inserito questo punto di programma, perché è una presa di atto estremamente importante di un problema, presa di atto che, negli ultimi anni, in realtà a volte ha faticato a trovare spazio nelle passate Amministrazioni. Mi chiedo, però, se questa presa di atto sia realmente condivisa dagli altri Consiglieri e dagli Assessori, anche a livello provinciale, del partito del PD. Dico questo perché è doveroso che io racconti un breve antefatto, durante il mandato Cofferati, il Comitato Salute Pubblica Noce che si occupa di Valle Zabban e Coop Costruzioni presentò delle osservazioni al POC, per chiedere appunto la delocalizzazione della Valle Zabban, proprio perché è in area di tutela fluviale e perché è prevista la realizzazione della città del Reno. L’allora Assessore alla Urbanistica Virginio Merola, non accolse le proposte del comitato. In un secondo momento, questo estremamente più recente, in una Commissione di aprile del 2011, una Commissione Provinciale, dove appunto si parlava di questi temi, l’Assessore Provinciale all’Ambiente Burgin, sempre del PD, in più di un’occasione ha asserito che non ci sono i presupposti per valutare una delocalizzazione di Valli Zabban e in questa Commissione le sue parole furono esattamente queste: il terreno delle Valli Zabban urbanisticamente parlando non valgono assolutamente niente, perché non è edificabile e la delocalizzazione è un fatto molto complicato; rincara la dose criticando a mio avviso anche la proposta dell’attuale Sindaco Merola, definendolo un esercizio dialettico la proposta di delocalizzazione di tali aziende, se non si spiega come delocalizzare queste aziende. Sempre in quella Commissione era presenta anche il collega Mazzanti e anche lui spiegò le difficoltà di questo tipo di delocalizzazione, sempre legate al fatto del non valore intrinseco di questi terreni e ha specificato che occorre marciare compatti. Ora, chiedo a questo Sindaco, appunto, se siamo giunti a una marcia compatta, noi su questa marcia ci siamo, gradiremo che anche i colleghi del suo partito, sia in Comune che in Provincia, fossero compatti su questo stesso tema. Faccio un brevissimo incisus sulle pedonalizzazioni, noi siamo estremamente favorevoli, è uno dei nostri punti cardine del programma, ma è anche estremamente importante non procedere a delle pedonalizzazioni, se vogliamo definirle di facciata per fare bella Bologna,ma vanno presentati progetti, contestualmente alle pedonalizzazioni, che possano implementare il trasporto pubblico, che possano aumentare la rete di piste ciclabili e che possano permettere la realizzazione di parcheggi scambiatori all’interno del centro della città, perché se è vero che da una parte è fondamentale pedonalizzare e riqualificare il nostro centro storico, da un’altra è fondamentale che gli stessi bolognesi possano usufruire e beneficiare di questi interventi di riqualifica in maniera accessibile. Un ultimo appello, signor Sindaco, riferito ai dipendenti del Comune, in questi ultimi giorni abbiamo assistito a numerose battaglie, a numerose proteste, legittime dei Consiglieri Comunali, alcune di queste proteste sono state più ordinate, altre sono state molto più chiassose e pittoresche. Vorrei invitarla, signor Sindaco, a pensare ai dipendenti comunali come se fossero un unico corpo e rapportarsi con loro in questo senso, indipendentemente dalle sigle sindacali che li rappresentano, chiedo al Sindaco di andare oltre i malumori, gli attacchi personali, oltre le schermaglie contro i sindacati e gli chiedo di rivolgersi ai dipendenti comunali nella loro globalità, poiché hanno tutti i medesimi diritti e doveri. Grazie.

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