24 settembre 2012

INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA SU: RITIRO DELLA QUERELA AD ANTONIO AMOROSI DA PARTE DEL SINDACO


Grazie Presidente. Tutti noi ricordiamo le vicende di novembre legate ai pronostici, poi azzeccati, sulle nomine di alcuni dirigenti ad altre specializzazioni di questo Comune, all’epoca scrissi una lettera aperta al Sindaco. Questa lettera l’ho riletta ed è tornata di estrema attualità oggi, dopo la notizia che il Sindaco ha ritirato la querela che allora presentò contro Amorosi per quei pronostici, dove indovinò i sedici vincitori. All’epoca scrissi: “Gentile Sindaco, partendo dagli ultimi accadimenti all’onore delle cronache, i concorsi e la seduta del Consiglio di venerdì 4 novembre, vorrei condividere alcuni interroga viti e riflessioni insieme a voi, ai Consiglieri comunali che chiedevano spiegazioni in merito alla vicenda dei concorsi, nella sua lunga risposta, lei ha sottolineato che, è grave, molto grave che si trovi eco in Consiglio comunale.
No, signor Sindaco, è grave fare come gli struzzi e nascondere la testa sotto la sabbia, è grave che queste cose si possano dire solo a bassa voce e appena qualcuno osa alzarla, è lesa maestà e partono quindi le minacce di querela a chi denuncia, parte la delegittimamente dei Consiglieri, perché rei di aver portato in Consiglio una questione spinosa. Si sposta quindi l’attenzione su chi parla e non sul contenuto delle sue parole, queste sono le parole del Sindaco che usò all’epoca, questi signori che si dicono giornalisti e ancora chi cerca di assecondare, noi Consiglieri, questo tipo di giornalismo e ancora strumenti politici di screditamento e ancora un’altra frase, improbabili giornalisti rancorosi. All’epoca il Sindaco definì mondezza l’informazione prodotta da Amorosi. Con il ritiro della querela di oggi nei confronti di Amorosi, che cosa devo dedurre? Che quello che scrisse all’epoca era corretto, non mondezza! Poi ci sono anche altri aspetti di questa vicenda  che sono veramente, mi viene da definire curiosi, il Sindaco attraverso i legali del Comune sporge querela a spese quindi dei contribuenti, poi il Sindaco decide di rivedere la sua posizione e attraverso il Capo di Gabinetto cerca una trattativa con Amorosi, Capo di Gabinetto che non si sa a che titolo interpelli Amorosi, anche lui dipendente del Comune e quindi anche lui sempre a spese dei contribuenti. Amorosi nel frattempo aveva anche già querelato il Sindaco, poiché aveva chiamato “mondezza” i suoi articoli. Questo capriccio ai contribuenti quanto è costato? Come mai solo pochi mesi dopo il Sindaco decide di ritirare la querela? In una lettera firmata, pubblicata oggi sul sito di “Affari”, di “Affari Italiani” ci sono interessanti ipotesi. La lettera recita: ”Non può non osservarsi come questo contraddittorio cambio di passo, avvenuto a circa sei mesi dalla proposizione della querela, coincida, per pure caso, con la durata tecnica di un’indagine preliminare, dagli esiti forse non del tutto favorevoli alle posizioni comunali o almeno non così tanto sicuri per l’autore, il Sindaco, di quella querela, così fatta da non sconfinare nello sgradevole territorio della calunnia nei confronti del giornalista stesso. La circostanza, che vede dapprima Amorosi additato a figura di un nemico rancoroso, che aggredisce il benessere della comunità e perciò addirittura oggetto di una querela comunale, è diventata in sei mesi, un soggetto a cui implorare la remissione di una querela e rende il quadro alquanto imbarazzante, oltretutto si ammette che Amorosi aveva ragione, quei concorsi erano pilotati, non c’è mai stata competizione tra i partecipanti. Bene, come non condividere queste riflessioni di questo scrittore. Se sulla vicenda dei dirigenti e sia sulla vicenda dell’ex Capo del Gabinetto Lombardelli, rimangono grossi interrogativi, in entrambi i casi, inizialmente il Sindaco ha difeso energicamente, tanto energicamente in alcuni casi, da sembrare quasi intimidatorio il suo tono. Ha difeso, dicevo, il suo operato il Sindaco, salvo poi fare marcia indietro, in un caso con la remissione della querela e l’altro con le dimissioni dell’ex Capo di Gabinetto, quindi vi è un’ammissione di responsabilità, cosa dice il Sindaco a riguardo di queste responsabilità? Quando doveva difendere il suo operato, ha fatto sentire forte e chiara la sua voce, ora che il suo operato è in discussione cosa dice ai cittadini?

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