Tutti noi ricordiamo le vicende di novembre legate ai pronostici, poi azzeccati, sulle nomine di alcuni dirigenti ed alte specializzazioni di questo Comune. All’epoca scrissi una lettera aperta al Sindaco. Questa lettera è tornata di estrema attualità oggi, dopo la notizia che il sindaco ha ritirato la querela che allora presentò contro Antonio Amorosi per quei pronostici dove indovinò i 16 vincitori. All’epoca scrissi:
“Gentile Sindaco Virginio,
partendo dagli ultimi accadimenti agli onori delle cronache, i concorsi e la seduta di Consiglio di venerdì 4 novembre, vorrei condividere alcuni interrogativi e riflessioni. Ai Consiglieri Comunali che chiedevano spiegazioni in merito alla vicenda dei concorsi, nella sua lunga risposta Lei ha sottolineato che: " E' grave ed è molto grave che si trovi eco in Consiglio Comunale." No signor Sindaco, è grave fare come gli struzzi e nascondere la testa sotto la sabbia.
E’ grave che queste cose si possono dire solo a bassa voce, e appena qualcuno osa alzarla è lesa maestà. E partono le minacce di querela a chi denuncia, parte la delegittimazione dei Consiglieri perchè rei di aver portato in Consiglio una questione spinosa. Si sposta l'attenzione su chi parla e non sul contenuto delle sue parole ... "Questi signori che si dicono giornalisti" e ancora "si cerchi di assecondare questo tipo di giornalismo " e ancora "strumenti politici di screditamento " e ancora "improbabili giornalisti rancorosi ".
Il Sindaco all’epoca definì “monnezza” l'informazione prodotta da Amorosi.
Con il ritiro della querela nei confronti di Amorosi cosa devo dedurre? Che quello che scrisse Amorosi all’epoca era corretto non monnezza.
Poi ci sono anche altri aspetti di questa vicenda che sono veramente “curiosi”.
Il Sindaco, attraverso i legali del Comune sporge querela, a spese dei contribuenti.
Poi, il Sindaco decide rivedere la sua posizione e attraverso il capo di gabinetto ( a che titolo non si sa anche lui dipendente del Comune – quindi sempre a spese dei contribuenti) cerca una trattativa con Amorosi, il quale aveva già querelato il Sindaco poiché aveva chiamato “monnezza” i suoi articoli.
Questo capriccio quanto è costato?
E poi come mai solo dopo pochi mesi il Sindaco decide di ritirare la querela?
In una lettera firmata pubblicata sul sito affaritaliani ci sono interessanti ipotesi:
“non puo’ non osservarsi come questo contraddittorio cambio di passo avvenuto a circa sei mesi dalla proposizione della querela, coincida – per puro caso - con la durata tecnica di una indagine preliminare ….. dagli esiti ... forse non del tutto favorevoli alle posizioni comunali. O almeno non così tanto sicuri per l’autore di una querela (il sindaco) così fatta di non sconfinare nello sgradevole terreno della calunnia nei … confronti (di Amorosi). La circostanza che Amorosi dapprima additato a figura di nemico rancoroso e che aggredisce il benessere della comunità, e perciò addirittura oggetto di una querela comunale, sia potuto divenire sei mesi dopo un soggetto a cui implorare la remissione di una querela, rende il quadro carico di imbarazzi. Oltretutto si ammette che Amorosi aveva ragione! Quei “Concorsi” erano pilotati! Non c'è mai stata competizione tra i partecipanti.”
Come non condividere queste riflessioni ….
Sia sulla vicenda dei dirigenti, sia sulla vicenda dell’ex capo di gabinetto Lombardelli rimangono grossi interrogativi. In entrambi i casi inizialmente il Sindaco ha difeso “energicamente” (tanto energicamente da sembrare quasi intimidatorio) il suo operato, salvo poi fare marcia indietro, in un caso con la remissione della querela, e nell’altro con le dimissioni dell’ex capo di gabinetto. Quindi vi è un’ammissione di responsabilità. Cosa dice il sindaco a riguardo? Quando doveva difendere il suo operato ha fatto sentire forte e chiaro la sua voce, ora che il suo operato è in discussione cosa dice ai cittadini?
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