Dal sito del Comune di Bologna |
Non si mette in discussione la libertà di espressione di un'artista. Non si mette in discussione la buona intenzione di mantenere viva la memoria, ma come sempre quello che è in discussione è il foglio del come.
Montare a dicembre un'opera d'arte luminosa (definita dal Comune stesso "luminaria"), in posti dove abitualmente vengono montate luminarie natalizie, come minimo trae in inganno la maggior parte delle persone ed infatti è successo, e la nasconde in mezzo a tutte le altre luminarie.
Si vuole valorizzare la memoria? Bene. Lo si vuole fare attraverso opere d'arte? Benissimo. Lo si fa attraverso un'iconografia forte? Perfetto. Allora è fondamentale dare il giusto spazio sia all'opera che alla presentazione dell'iniziativa proprio per evitare che possano esserci fraintendimenti. E' fondamentale farlo nel momento opportuno per darle la giusta valenza. Un'opera per la memoria della strage del 2 agosto non sarà più opportuno presentarla durante la commemorazione piuttosto che a Natale?
Dal Corriere di Bologna |
Qui non è stato fatto nulla di tutto questo e il risultato finale è che, agli occhi degli astanti, tra le luminarie natalizie di Bologna ci sono dei simboli massonici. Vabbè ... dopo l'albero pendente cosa ci si può aspettare?
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