L'Associazione dei Pendolari in seguito a questa iniziativa, ha avanzato delle proposte di riqualifica dello stabile, cose di assoluto buon senso, ed ho chiesto alla Giunta cosa ne pensava. Nella sua risposta l'Assessore Gabellini afferma che il Comune (ndr: pur essendo proprietario dello stabile) non ha competenza in merito, ce l'hanno Tper e l'Università, attuali gestori degli spazi. Vengo contattata dall'Associazione dei Pendolari e insieme a loro faccio un sopralluogo in stazione. L'ambiente è desolante, l'atrio è spoglio male illuminato e le luci sono rotte, ci sono delle sedie recuperate da un qualche salotto dismesso per rendere più confortevole l'attesa del treno. Sporco per terra e persone che frettolosamente attraversano questo spazio.
All'esterno c'è ancora il cantiere in ritardo sulla tabella di marcia. Andiamo sotto, ai binari. Sembra di entrare in una metropolitana ma l'odore classico da "tubo di scappamento" è persistente e penetrante. Ci sono poche panche di metallo per i viaggiatori in attesa sulla banchina. Camminiamo lungo la banchina per visitarla tutta, ma non è possibile, in lontananza si sentono delle persone parlare, è meglio non proseguire e tornare indietro, in precedenza hanno ricevuto minacce da queste persone. Il giro di spaccio è ben visibile.
Alla sera, quando è tutto buio perché le luci sono rotte, alcuni viaggiatori non si azzardano ad entrare in stazione per prendere il treno, optano per il bus, che ci mette più tempo ma è più sicuro. Mi chiedo come l'amministrazione intenda puntare sul trasporto pubblico quando lo rende inutilizzabile.
Ho preparato quindi un'altra interrogazione per chiedere spiegazioni e ho chiesto un'udienza conoscitiva in Comune con Alma Mater, Tper, Comune, Associazione Pendolari e Comitato Residenti con l'obiettivo di sedere tutti gli attori allo stesso tavolo, non può essere che ogni volta è competenza di qualcun altro. Sono ancora in attesa della calendarizzazione dell'udienza, ma nel frattempo mi è arrivata la risposta all'interpellanza. Riporto di seguito sia la domanda che la risposta.
INTERPELLANZA
La sottoscritta Consigliera Comunale Federica Salsi,
Premesso che:
- la stazione Zanolini fa parte della rete SFM di Bologna;
- l'immobile della stazione Zanolini è di proprietà del Comune di Bologna ;
- alcune porzioni dell'immobile sono state date in gestione a Tper e Alma Mater ;
- parte dell'immobile risulta inutilizzato;
- alcune dotazioni dell'immobile e della stazione risultano o non funzionanti o non utilizzabili;
- la stazione è soggetta a frequentazioni poco raccomandabili , quali spacciatori;
- l'amministrazione sia al corrente della situazione;
- il motivo per cui l'illuminazione dell'atrio non sia funzionante;
- il motivo per cui l'ascensore che porta ai binari non sia utilizzabile;
- quale sia lo stato di funzionamento del sistema di video sorveglianza presente ;
- quale sia lo stato di funzionamento del sistema di megafoni/altoparlanti;
- quale sia lo stato di funzionamento della serranda di chiusura per l 'accesso ai binari;
- quali siano i tempi previsti per il termine dei lavori e della chiusura del cantiere della ditta Raggi;
- se, in che termini, e con che frequenza la stazione sia oggetto di controlli da parte delle forze dell'ordine, e quali siano le forze dell'ordine interessate;
- quali siano i tempi previsti per la realizzazione da parte di Alma Mater di servizi universitari, oltre alla già realizzata sala mensa.
Risposta (qui la risposta completa):
· il motivo per cui l'illuminazione dell'atrio non sia funzionante;
Pur non trattandosi, per quanto detto, di competenze del Comune di Bologna, la segnalazione è stata inoltrata a Tper, che ha manifestato la necessità di continuare a disporre, e pertanto gestire, il solo atrio di accesso alla stazione. Tper ha ritenuto di non mantenere l'uso degli altri spazi in argomento.
· il motivo per cui l'ascensore che porta ai binari non sia utilizzabile ;
· quale sia lo stato di funzionamento del sistema di video sorveglianza presente ;
· quale sia lo stato di funzionamento del sistema di megafoni/altoparlanti ;
· quale sia lo stato di funzionamento della serranda di chiusura per l 'accesso ai binari;
Si tratta di competenze specialistiche, proprie del gestore della rete, Tper, con il quale non è stato ancora definito il contratto.
· quali siano i tempi previsti per il termine dei lavori e della chiusura del cantiere della ditta Raggi ;
Le opere di sistemazione esterna (pavimentazione e pensiline di copertura) nell’intorno dell’edificio “Ex Stazione Veneta” e della fermata interrata, sono realizzate dal Consorzio Zanolini costituito dai soggetti attuatori del comparto e devono terminare entro il 31 dicembre 2016.
· se, in che termini, e con che frequenza la stazione sia oggetto di controlli da parte delle forze
dell'ordine, e quali siano le forze dell'ordine interessate ;
A seguito di segnalazione sulla forzatura di un vano adiacente alla stazione con conseguente occupazione dello stesso, durante il mese di ottobre sono stati effettuati 2 interventi di chiusura; si precisa che fino al 30/10 lo stabile era di proprietà FER, società del gruppo TPER, pertanto la chiusura della porta è stata seguita dal loro personale.
La vigilanza della stazione, in quanto area interessata a linee di trasporto pubblico locale, non è di competenza della Polfer ai sensi del DPR 753/80, tuttavia è stata stilata una proposta di convenzione tra Polfer e Tper che è in attesa di approvazione da parte del Ministero dell’Interno e del Ministero dei Trasporti. La Polizia Municipale svolge vigilanza all’esterno della struttura nell’ambito dei normali controlli di quartiere, monitorando ed eventualmente allontanando i senza fissa dimora che in passato hanno utilizzato le immediate vicinanze di questo luogo come ricovero notturno .
· quali siano i tempi previsti per la realizzazione da parte di Alma Mater di servizi universitari, oltre
alla già realizzata sala mensa .
Circa le attività a servizio degli studenti da collocare negli spazi concessi ad Alma Mater Studiorum , la concessione del 24.07.2014 - Rep.n. 233 indica all'art. 6 le modalità di rifunzionalizzazione degli stessi e gli interventi di adeguamento, consolidamento e manutenzione da attuarsi, necessari per l’utilizzo.
L'Università di Bologna, in collaborazione con Er.Go., ha già realizzato un punto ristorativo negli spazi al piano terra, mentre è rinviata la sistemazione del piano primo alla programmazione finanziaria dell'Ateneo per lotti successivi. Sempre al piano terra verranno realizzate sale per seminari, mentre al primo piano la concessione per l'uso riporta la previsione generica di servizi agli studenti e alle associazioni studentesche.
In riferimento ai locali utilizzati dal bar, l'Università degli Studi ha manifestato interesse al loro utilizzo per ampliamento dei servizi agli studenti, compatibilmente con le risorse disponibili. Si sta verificando una possibile tempistica di detti interventi .
Nessun commento :
Posta un commento