Oggi si è svolta la commissione con l’udienza conoscitiva da me richiesta sulla gestione di AFM, delle nostre farmacie comunali.
Qui le puntate precedenti.
Temevo una sorta di boicotaggio e infatti così è stato. Tutta l’amministrazione comunale, ad eccezione della dott.ssa Conti del Collegio Sindacale nominata dal Comune di Bologna che è intervenuta per quanto di sua competenza, non si è presentata. Peccato…. Avevo numerose domande da porre loro.
Questa la traccia del mio intervento in commissione, commissione che è stata sospesa e che verrà riconvocata con tutti gli attori coinvolti.
Intervento commissione
Ho chiesto questa udienza conoscitiva per approfondire la gestione di AFM spa. Negli ultimi tempi stiamo assistendo ad alcuni cambiamenti e accadimenti e vorrei delucidazioni dall’amministrazione comunale in primis.
Mi dispiace per le defezione dell’Assessore Giannini, non dipendente da una impossibilità a partecipare ma da una sua precisa volontà. Sostiene che senza Ferrandino ( pres di AFM che venerdì sera ha comunicato la sua impossibilità a partecipare per un imprevisto – che io definisco “tattico”) è inutile fare la commissione e la ritiene inopportuna per via delle indagini in corso. Francamente dato che la richiedente sono io, sarò io a valutare se l’assenza del pres di AFM rende inutile la commissione. In realtà ritengo la commissione importante perché ho diverse domande per l’amministrazione comunale. Sull’inopportunità per via delle indagini rilevo che abbiamo fatto numerose commissioni con soggetti o argomenti oggetto di indagine. Lombardelli … aziende insalubri … civis, people mover, ATC buco sosta (dove la Giannini era presente e non ha considerato ostativa alla sua presenza il fatto che le indagini fossero in corso). Condizione che ritengo non ostativa e nemmeno inopportuna, anzi può essere utile alle indagini in corso.
Ricordo che a seguito di un esposto, i carabinieri hanno fatto un’ispezione nel centro di distribuzione AFM di via del Commercio Associato ed è un po’ come se i carabinieri fossero venuti qui a Palazzo d’Accursio a fare accertamenti e trovo il silenzio dell’amministrazione curioso. Mi sarei aspettata una qualche comunicazione sui fatti accaduti e invece niente, tutto passato sotto silenzio. Quindi questa può esse l’occasione per ascoltare l’amministrazione comunale anche in merito a questo.
Il comune di bologna è titolare della concessione governativa per l’apertura e l’esercizio di farmacie, e ha dato in gestione il servizio ad AFM composta da Admenta spa per quasi 79%
E soci pubblici per il resto, di cui il CoBo per il 16% circa.
In questi giorni stiamo assistendo alla sostituzione nei punti vendita e nel centro di distrubuzione del logo tradizionale delle Farmacie Comunali con quello di Doc Morris.
Il logo delle Farmacie ha un valore, è una sorta di garanzia per i cittadini, sono le Farmacie del Comune…..ora di chi sono? Chi è Doc Morris si chiedono? Il comune cosa dice a proposito di questa scelta di cambiamento di immagine?
L’andamento economico della società è altalenante, i bilanci degli ultimi 6 anni lo testimoniano
UTILE 2011 2010 2009 2008 2007 2006
€ 1.676.894,00 € 1.183.785,00 € 2.595.246,00 € 1.184.700,00 € 97.112,00 € 1.425.371,00
Come mai?
Che tipo di prospettive ci sono per il futuro? Quali erano le politiche aziendali iniziali? Soprattutto per il centro di distribuzione dei farmaci di via del commercio associato? Quali sono le sue potenzialità e sono sfruttate appieno? Le aziende di distribuzione intermedia farmaceutica in Italia sono 86, in Francia sono 17 molte meno come in tutto il resto dell’Europa, a parte Grecia e Polonia. Non vi è il rischio di saturazione del mercato?
Osservo questo perché la decisione di AFM di inserire un turno notturno per la preparazione degli ordini che partono la mattina sembra andare nella direzione di un’espansione del servizio, quindi una cosa buona. Ma il fatto di affidarla ad una cooperativa esterna da cosa dipende? Perché AFM non ha assunto direttamente del personale? Forse perché è più conveniente appaltare a terzi per diminuire il costo del lavoro? Infatti ci troviamo nella situazione paradossale che due lavoratori che fanno lo stesso lavoro nello stesso posto hanno due contratti diversi applicati, e retribuzioni differenti. Vorrei sentire a questo proposito l’opinione dell’amministrazione comunale, che era stata informata dai lavoratori nella persona della Vice Sindaco, e il sig Sartori autore dell’esposto ai Carabinieri, esposto che non è stato ritirato come invece mi aveva comunicato la Vice Sindaco. Inoltre questo affidamento ad una cooperativa è coerente con la normativa sugli appalti? L’attuale normativa prevede che possano essere appaltati a terzi, lavori come le pulizie o il servizio mensa, ma non le funzioni lavorative per l’esercizio dell’attività stessa dell’azienda.
Purtroppo tutte queste domande sono rimaste inevase, confidiamo nella prossima convocazione dell’udienza conoscitiva.
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