11 marzo 2016

Bella la democrazia del PD!

Oggi in commissione il PD ha dato prova di tutta la sua arroganza e maleducazione.

Il collega Bernardini, che è nel gruppo misto con me e del quale io sono capogruppo, fa il suo intervento ponendo delle domande. Purtroppo ha un imprevisto e  non potrà ascoltare la risposta, quindi mi chiede di riferirgli. Perfetto.

In conclusione di commissione il consgliere Petrella PD critica il collega Bernardini in quanto reo di "aver fatto la sua arringa e di essersene andato"come se fosse andato dal barbiere a farsi gli affari suoi. Se penso a quante volte sono stata chiamata dalla scuola dei miei figli durante una commissione perchè uno di loro stava male e dovevo laciare l'aula per andarlo a prendere, cosa avrei dovuto fare? Rimanere inchiodata in commissione per non sentirmi poi accusata di essere una lavativa? Chiedo quindi di intervenire per chiarire i fatti. Il presidente della commissione non riesce a darmi la parola a causa del vespaio che si è alzato in aula per via delle simpatiche dichiarazioni di Petrella. Finalmente ci sono le condizioni e prendo parola. Petrella si alza e se ne va, chiedo che rimanga in aula dato che il mio intervento era rivolto a lui. Non faccio nemmeno in tempo a finire di dire questo che mi interrompe il Capogruppo PD Mazzanti dicendomi che Petrella fa esattamente quello che ha fatto Bermardini, che cosa mi aspettavo? Della serie critico Bernardini perchè se ne è andato ma giustifico Petrella che ha fatto altrettanto perchè tanto lo ha fatto Bernardini! Ma dove siamo?  All'asilo? Tiè tiè tiè, gne gne gne, il pallone è mio, ci gioco io e ben ti sta.

Ma che razza di modo fare è? Protesto dicendo che questa non è democrazia, di fatto mi è stato impedito di parlare avendone tutte le facoltà, e come il PD possa governare una città in questo modo ... e infatti si vedono i risultati. E me ne vado, tanto se non posso parlare che ci sto a fare in aula? Sto a subire l'arroganza di quei soggetti? Ma anche no.

Due sono le cose gravi a carico del PD che emergono da questa vicenda. La prima è che non si è fatto scrupolo di denigrare un consigliere tanto per dimostrare di essere i primi della classe, con buona pace dell'etica politica e del rispetto delle persone, la seconda è che ha deliberatamente imbavagliato un'altra consigliera utilizzando il metodo della prevaricazione, con buona pace delle norme democratiche che dovrebbero garantire pari opportunità a tutti i consiglieri, anche quelli di minoranza.

Se le cose vanno male ... un motivo c'è.

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