24 marzo 2016

Piano Sosta Navile - Bologna - la mia visione di mobilità

Foto tratta da Made in Corticella - Facebook
Lunedì scorso è arrivata in consiglio una delibera per l'aggiornamento del piano sosta al Navile. E' l'ennesima presa per i fondelli di questa classe di governo della città. A novembre 2015 ho chiesto un'udienza conoscitiva urgente per ascoltare i cittadini che avevano una serie di perplessità e di proposte da fare. A marzo l'udienza non è ancora stata convocata, c'è ampia discrezionalità da parte del presidente della commissione mobilità su tempi e modi di convocazione che spesso dipendono da niet dei piani alti come gli Assessori.  Quindi di fatto la democrazia non esiste, poichè le commissioni consiliari presiedute dalla maggioranza non rispondono ai consiglieri, come dovrebbe essere, ma agli Assessori o chi per loro. Quindi se una commissione è scomoda, non la si convoca. Punto. Nel mio intervento in aula spiego bene la situazione e il mio pensiero su questo piano sosta.

Primo intervento in aula Consigliera Salsi Federica

"Grazie Presidente. Rilevo che questa delibera arriva in consiglio comunale la mia richiesta di udienza conoscitiva fatta alla Commissione Mobilità dove chiedevo un confronto con il Comitato dei residenti e dei commercianti nella zona Corticella in seguito all’adozione del Piano Sosta. Rimango non perplessa perché ormai sono cinque anni che va in questo modo, immagino ormai che il trend non cambierà assolutamente, anzi, continuo ad avere una serie di udienze conoscitive in attesa di essere convocate, ma intanto le delibere di Giunta comunale, le delibere regionali vanno avanti sul People Mover, sul Passante Nord e su tutta una serie di questioni che avevo chiesto prima di affrontare in maniera partecipata con i cittadini e i vari attori interessati ma evidentemente questa Giunta è sorda e va avanti senza minimamente prendere in considerazione un confronto diretto con i cittadini, poi dopo ci si chiede come mai ci sono le sollevazioni popolari come quella di stamattina dove nella Commissione che abbiamo fatto in via Arienti c’erano le varie frazioni con le varie strade, ognuno sosteneva la sua tesi e nessuno sosteneva ovviamente la tesi dell’Amministrazione. Rimango perplessa perché stiamo andando avanti con una delibera che non tiene minimamente in considerazione le richieste fatte dai residenti semplicemente perché questi residenti non sono stati auditi in Commissione consiliare da nessuno e la mia richiesta è una richiesta di mesi e mesi fa, non è una richiesta di tre giorni fa, la mia richiesta di udienza conoscitiva è stata fatta prima ancora che il Piano Sosta fosse stato adottato a Corticella. Durante l’intervento dell’Assessore in Commissione mi ha colpito una cosa che viene anche riportata qui in delibera, che questa attivazione del Piano Sosta viene messa in relazione alla fruizione di quelli che poi sono parcheggi scambiatori. Quello che io ad oggi vedo è che per terra si sono fatte un sacco di strisce blu, ci sono state una serie di problemi con i residenti per cui alcuni rimanevano fuori e altri dentro, con questa delibera in una certa maniera si cerca di mettere una pezza questa differenza di trattamento ma i parcheggi scambiatori non esistono,
sono ancora sulla carta e lo sono in questa delibera, sono ancora da attivare perché l’unico parcheggio scambiatori che funziona a Bologna è il Tanari che però praticamente è in centro. Non possiamo fare delle politiche di riduzione del traffico, riduzione dell’inquinamento, incentivazione dell’utilizzo della bicicletta, del mezzo pubblico e di tutta una serie di cose quando abbiamo un parcheggio scambiatore in centro e, nella corona periferica, invece di fare dei parcheggi scambiatori dove effettivamente la gente arriva da fuori con la macchina, la lascia per prendere l'autobus, facciamo solo delle strisce blu di fatto impedendo, a chi utilizza anche impropriamente quelle zone come parcheggi scambiatori, di utilizzare quel mezzo pubblico, non è che foderando di strisce blu tutta la periferia e tutto il perimetro di Bologna risolviamo il problema! Ho lavorato per decenni a Quarto Inferiore, per me era impossibile prendere un autobus per venire in Commissione in centro, semplicemente perché io non potevo lasciare la macchina al Pilastro per poi prendere un autobus e venire in centro perché dove c’erano le fermate dell’autobus c’erano tutte strisce blu; stessa cosa sta succedendo in altre zone, a Corticella è stato fatto questo. Le persone che vengono da fuori e che hanno utilizzato impropriamente Corticella come parcheggio scambiatore non è che gli si risolve il problema facendo le strisce blu, il problema si risolve facendo un parcheggio scambiatore in quelle zone dove ce n’è bisogno, quindi dove ci sono le uscite della tangenziale, in corrispondenza delle fermate dei capolinea degli autobus, il capolinea dell’autobus 30 al di fuori della tangenziale è in mezzo al niente, chi arriva da Castelmaggiore, piuttosto che da Trebbo, piuttosto che da Primo Maggio, si ritrova che volendo prendere l’autobus o utilizza il parcheggio del Centro Navile impropriamente come parcheggio scambiatore e prende l’autobus oppure deve per forza spostarsi verso il centro, andando ad intasare Marco Polo e tutte quelle zone. È perfettamente inutile che noi garantiamo la sosta gratuita ai residenti facendo le strisce blu e dandogli il permesso di parcheggiare, se messo in relazione alle necessità di chi deve venire città e non ha alternativa alla macchina perché le persone magari abitano in una zona che non è servita dall’autobus, spesso e volentieri prendere un autobus da molto fuori significa dover impiegare ore di trasferimento. Allora, io dico questo: non possiamo tranquillamente dire che qua [nella delinera ndr] ci sono i parcheggi scambiatori però se prima non attiviamo i parcheggi scambiatori. Il Giuriolo c’è, esiste ma è inutilizzato, allora non ha senso fare prima le strisce blu a Corticella e poi forse fra qualche anno aprire il Giuriolo; o prima si apre il Giuriolo e si mandano le persone ad utilizzarlo come parcheggio scambiatore e si riesce così a sgomberare la strada, altrimenti se si fa a rovescio sposteremo semplicemente i problemi di parcheggio altrove e questo non contribuisce minimamente ad utilizzare meglio il trasporto pubblico, contribuisce solo ed esclusivamente ad incattivire le persone che già hanno grandi problemi di mobilità in città e nelle zone limitrofe e non hanno alternative, non ci sono alternative! Uno che viene da Castelmaggiore e ha bisogno di andare a lavorare a San Lazzaro diventa matto se lo vuole fare con il treno perché deve prendere la suburbana, scendere in stazione centrale, fare le corse in qualche altro binario e prendere un altro treno che lo porta un’altra parte e magari non c’è la coincidenza perché passano uno ogni mezz’ora, uno ogni ora. Di cosa stiamo parlando? Se uno lo deve fare in pullman e ci mette un’ora e mezza, due ore. Una volta io ho fatto la prova da dove abitavo a Marco Polo ad andare a lavorare a Quarto Inferiore in autobus, ci ho messo due ore, quando in macchina - anche in condizioni di traffico - con la tangenziale ci vogliono 15 minuti. Ci rendiamo conto che queste soluzioni sono solo ed esclusivamente dei palliativi? Non sono delle soluzioni che risolvono il problema, noi possiamo fare strisce blu ovunque ma se le persone da fuori vengono in città e poi utilizzano il mezzo pubblico per venire in centro è impensabile che tutti vadano a Tanari perché prima o poi si saturerà ed e non è comunque in una posizione comoda a tutte le persone che vengono da fuori e soprattutto in una posizione centrale, noi abbiamo tantissimi grandi parcheggi, molto vicino al centro e sono sottoutilizzati, mezzi vuoti. Chiediamoci il perché, forse alle persone non è comodo venire fino in centro ma anche per l’Amministrazione non è intelligente porre dei limiti per il traffico, zone a traffico limitato, quando poi i parcheggi sono a ridosso del centro storico. Vogliamo effettivamente promuovere la mobilità pubblica o ciclabile? Allora facciamo i parcheggi scambiatori sulla corona periferica della città in modo che chi viene dentro utilizzi il mezzo pubblico o la bicicletta, ma se noi facciamo i parcheggi scambiatori in centro, e pochi, perché di fatto il parcheggio Tanari è in centro, ci troviamo a non risolvere i problemi di traffico, contribuiamo a congestionare le strade e la gente comunque è disincentivata all’utilizzo del trasporto pubblico.
Per quanto all’interno di questa delibera ci siano delle cose condivisibili, secondo me è invocabile perché si fanno le cose partendo dal rovescio.
Se si vuole incentivare l’utilizzo dei parcheggi scambiatori in modo che non vengano utilizzate le strade bisogna prima di tutto fare i parcheggi scambiatori, non fare le strisce blu e intanto mettere in crisi le altre zone dove le strisce blu non ci sono. Questa delibera va al rovescio di come le cose dovrebbero essere fatte in questo Comune."

Secondo intervento in aula Consigliera Salsi Federica


"Grazie Presidente. Bisogna che ci intendiamo sul significato di parcheggio di interscambio, ovvero che parcheggio di interscambio non è solo un parcheggio che è situato in una zona comoda all’interscambio con il trasporto pubblico, ma deve essere un parcheggio anche che sia economicamente avvicinabile da un punto di vista proprio di tasche. Nei parcheggi che sono stati citati precedentemente mi viene da dire che se già uno deve poi pagarsi l’abbonamento annuale al trasporto pubblico che sono 360 euro, quindi fa un investimento di un certo tipo, aggiungere anche l’abbonamento del parcheggio di interscambio può non essere una spesa così facilmente sostenibile, soprattutto quando si tratta di spese che vanno, quando si spende poco, a 250 euro l’anno per il parcheggio Marco Polo, quello interrato, per arrivare fino a 1.680 euro l’anno del parcheggio sotto alla stazione, accanto c’è il nuovo parcheggio, quello affianco a Liber Paradisus costa 70 euro al mese, si parla di quasi 800 – 900 euro l’anno. I parcheggi di interscambio per poter funzionare come tali non possono essere dei salassi per gli utenti, quindi se si vuole fare dei parcheggi di vero interscambio, tanto è vero che sul sito del comune di Bologna i parcheggi di interscambio sono quattro, e sono quei quattro che sono citati in delibera di cui mi viene da dire la maggior parte in questo momento sono chiusi e non utilizzati. Se si vuole veramente che le persone utilizzino il mezzo pubblico a favore dell’auto privata, del mezzo privato, e se si vuole che questo tipo di utilizzo non diventi un salasso, perché è vero che poi ognuno si arrangia in una maniera piuttosto che in un'altra, però ribadisco, proporre dei parcheggi e spacciare per parcheggi di interscambio parcheggi che vanno a costare dai 700, 800, 1.600 euro l’anno, abbiate pazienze, uno non può spendere due mensilità per parcheggiare, in più poi ci devi aggiungere anche la benzina, magari se è sfortunato e viene da lontano ha pure l’autostrada, c’è un limite a tutto! 
Bisogna fare delle politiche che siano ragionevoli e ragionate, questa delibera è fatta con i piedi, perché parte dal contrario, ve l’ho detto già prima, non si può pensare di fare delle strisce blu per disincentivare l’utilizzo della strada come sosta di interscambio per poi costringere la gente a spendere 1.600 euro l’anno in un parcheggio sotto la stazione, io credo che sia ridicola questa proposta di delibera, ridicola, soprattutto se la si propone come dire abbiamo risolto il problema  della sosta con i parcheggi di interscambio, è ridicolo!"

Nessun commento :

Posta un commento