12 marzo 2016

#Blu si cancella da Bologna

Blu - XM24
"Mamma, oggi possiamo partire un po' prima per andare al pulmino del calcio?"
"Certo, non vuoi rischiare di arrivare tardi a causa del traffico?"
"No mamma, voglo fermarmi a vedere una cosa ..."
"... ???? ..."
"... il dipinto di Blu, quello che è nella rotonda lungo la strada"

Mio figlio mi spiega che a scuola con la prof. di arte hanno parlato dei graffiti e voleva fermarsi a vederlo dal vivo. Sono sorpresa, lui odia disegnare e tutte le volte che si parla di visitare qualcosa diventa una iena. Colgo al volo questa opportunità, forse è la chiave giusta per interessarlo a questo mondo. Arriviamo al dipinto, mi chiede il cellulare per fargli una foto.

Oggi quella foto, fatta per caso, è tutto quello che mi rimane del dipinto di Blu.
Oggi Blu ha deciso di cancellare i suoi graffiti da Bologna.
Perchè questo gesto così estremo?


Genus Bononiae ha in programma la mostra Street Art – Banksy & Co. L’arte allo stato urbano
Il suo intento è quello "di avviare una riflessione sulle modalità della salvaguardia, conservazione e musealizzazione di queste esperienze urbane". Sembrerebbe un intento nobile, o almeno per questo viene spacciato. E Wu Ming, a cui Blu affida la spiegazione del suo gesto, lo spiega bene " Questa mostra sdogana e imbelletta l’accaparramento dei disegni degli street artist, con grande gioia dei collezionisti senza scrupoli e dei commercianti di opere rubate alle strade".

La street art ha senso dove viene creata, è espressione di quel luogo, di quella società. E' fruibile da tutti gratuitamente. Il dipinto che Blu ha cancellato, a Bologna li ha cancellati tutti, raffigura Bologna stessa, le sue tensioni sociali con i protagonisti di quello spaccato di realtà. Ha un significato il muro dell'edificio su cui lo ha realizzato, un edificio pubblico dismesso sottrattoall'abbandono attraverso iniziative autogesite.
La street art, quella vera e non quella dei "patatina ti amo" o "sono stato qui" o degli scarabocchi in genere, ha anche un ruolo importante, quello di colorare grige periferie, in tanti casi non più illegalmente ma attraverso veri e propri progetti di riqualifica. Il centro storico di una città è fatto di bei palazzi, eleganti, rifiniti e decorati. La priferia è fatta di palazzi e capannoni, spesso vuoti, dismessi, fatiscenti. La street art restituisce loro quella dignità che gli è stata negata.  Oggi quella dignità gli è stata rubata da chi vuole privatizzare un bene di fatto pubblico e "Di fronte alla tracotanza da landlord, o da governatore coloniale, di chi si sente libero di prendere perfino i disegni dai muri, non resta che fare sparire i disegni. Agire per sottrazione, rendere impossibile l’accaparramento." E la nostra periferia è tornata ad essere grigia ... il tutto in una sorta di teatro dell'assurdo dove da una parte Blu cancella i suoi dipinti, Alicé viene condannata per imbrattamento e Genius Bononiae continua a postare gli aggiornamenti sull'allestimento della museale della street art sottratta, opere di Blu comprese.

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