28 aprile 2016

Dalle città invisibili alle città scomparse: la risposta

In seguito allo sgombero di un'area al Lazzaretto, avevo chiesto in aula delle spiegazioni
poichè la Giunta aveva agito con un cambio di rotta rispetto a quanto aveva affermato precedentemente dato che non era intenzionata a procedere con sgomberi. E soprattutto: dove sono finite quelle persone?
Il "telegramma" (sotto riportato in originale) con cui mi risponde l'Assessore Malagoli non fa altro che mettere in luce il totale disinteresse da parte del Comune per quelle persone lasciate al buon cuore di associazioni che seguono qiesto tipo di situazioni. Mi chiedo allora a cosa servano i servizi sociali del Comune ... Non è una critica agli operatori dei servizi, ma a chi dovrebbe gestisce a monte queste situazioni e decide appunto di non gestirle.

Di seguito il mio intervento in aula:

Grazie Presidente. Non si preoccupi, non è un problema l’accorpamenti, anzi se si riescono a razionalizzare meglio i lavori dell’Aula sono più che contenta. In relazione a Lazzaretto, si parla di un comparto, in questo momento è problematico perché ci sono dei cantieri ormai fermi da tempo, l’Amministrazione comunale ha dovuto cambiare e ricambiare il POC per poter cercare di porre un rimedio. In questo contesto, più di un anno fa circa, segnalai la presenza di una serie e di baracche a ridosso di questo cantiere in un’area verde. All’epoca mi rispose l’Assessore Frascaroli, chiedevo appunto se l’Amministrazione era a conoscenza di quest’insediamento ed eventualmente a come si pensava di interagire con questo contesto, dicendomi che non era in previsione alcuno sgombero, caso che tra l’altro non avevo neanche richiesto, perché la modalità dello sgombero la si vedeva una modalità violenta e non risolutiva del problema, ma che la situazione era monitorata attraverso un’Associazione, non c’era la presenza di minori, per cui sappiamo che quella situazione esiste, c’è qualcuno che ci butta un occhio e tanti saluti e baci, però non li sgomberiamo, li lasciamo lì è dir poco in condizioni disagiate, ovviamente sappiamo che vivere dentro delle baracche in mezzo alla boscaglia non è sicuramente una situazione da un punto di vista igienico e sanitario auspicabile. Lunedì leggo dal sito del Comune che l’Assessore Malagoli grazie alla sua task force ha sgomberato quest’area. Mi viene da dire: finalmente è stata trovata una soluzione a questa problematica. In realtà la notizia che viene data dall’Assessore Malagoli è una notizia di uno sgombero legato solo ed esclusivamente ad una situazione di degrado, come se togliere delle baracche servisse a risolvere il problema. Non lo si dice della fine che hanno fatto queste persone, se fossero persone in stato di bisogno, a questo punto si sarebbe ulteriormente aggravata la loro situazione e probabilmente ce le si ritroverebbe a costruire baracche da qualche altra parte, in un'altra situazione, se fossero persone che e vivono in uno stato di illegalità, non parlo dell’occupazione abusiva, ma di illegalità da un punto di vista se sono clandestini o malviventi, di fatto l’Amministrazione le ha tolte da quella parte e le ha ridate alla macchia cittadina. Volevo cercare di capire innanzitutto come mai quest’atteggiamento per certi versi un po’ schizofrenico da parte della Giunta, un anno fa era una sorta di insediamento da tener monitorato ed anche un pochino nascosto perché tanto non c’erano i minori e tutto andava bene, assolutamente lo sgombero no perché era una modalità violenta – oggi – a distanza di un anno un altro Assessore interviene in questa situazione come se fosse solo ed esclusivamente un problema di rimozione di masserizie e non vi fossero delle persone. Credo che sia fondamentale, nel momento in cui si fanno operazioni di questo tipo, interrogarsi non solo sul problema del degrado e rimettere l’area in sicurezza, ma credo che sia anche fondamentalmente interrogarsi su che strada prenderanno queste persone perché o sono persone che hanno bisogno di un aiuto e il Comune non può far finta che non esistono, come ha fatto per un anno a questa parte perché c’era un’Associazione che se ne occupava, o sono persone che se ridate alla macchia cittadina possono creare problemi in altri contesti, problemi di microcriminalità, di ordine pubblico, quindi comunque la si veda quest’operazione è goffa perché ripristina una situazione, ma dall’altra parte non risolve il problema. Dall’Assessore volevo capire quali erano state le motivazioni che oggi hanno portato allo sgombero, modalità che un anno fa ad un altro Assessore parevano impercorribili, e a questo punto dove sono finite, che fine hanno fatto queste persone, se gli sia stata fornita una soluzione abitativa, se si conoscono le generalità, se sono persone che hanno dei bisogni sociali e se sono serviti dai servizi sociali. Insomma, cercare di capire come poter fare le cose per non semplicemente spostare il problema da una parte all’altra sperando che ci sia un altro bosco ad accogliere dei disperati. Grazie.





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