14 novembre 2011

O.D.G. N. 79: ORDINE DEL GIORNO PER IMPEGNARE LA GIUNTA A SOSPENDERE OGNI OPERAZIONE INERENTE AL PROGETTO 'PEOPLE MOVER', PRESENTATO DAL CONSIGLIERE BUGANI ED ALTRI IN DATA 19.9.2011 - P.G. N. 218104/2011 (INIZIO DISCUSSIONE)

Grazie Presidente. Mi riallaccio al discorso del collega Bernardini proprio perché il People Mover, opera pagata dai bolognesi, anche se inizialmente doveva essere a costo zero per il Comune, scopriamo, leggendo il bando, che il Comune dovrà comunque corrispondere, nel caso di traffico insufficiente, una quota al costruttore. Scopriamo che con i patti parasociali, alla fine, sarà ATC ad accollarsi tutto il costo della gestione dell'impresa, per cui, alla fine, sarà sempre il Comune, che è in capo a ATC, appunto. Mi chiedo, quest'opera, che fondamentalmente pagano i bolognesi, a cosa serve ai bolognesi? Ai bolognesi non serve a nulla quest'opera, il People Mover non è pensato per essere utile ai bolognesi, che, però, la dovranno pagare.
La dovranno pagare quest'opera se il traffico non sarà sufficiente, lo dovranno pagare se ATC non riuscirà a sostenerla con il costo dei biglietti. Comunque, i bolognesi dovranno pagare per un'opera che a loro fondamentalmente non servirà, servirà alla stazione, a RFI, servirà all'aeroporto, a SAB, ma al bolognese non servirà. Potrà servire, forse, a quei pochi che saranno nello Studentato, Studentato che non potrà essere ancora costruito perché il Ministero ha bloccato tutti i fondi, forse servirà alle altre persone che andranno a risiedere o a lavorare nel comparto del Lazzaretto, però, anche lì, sappiamo come i cantieri stiano andando avanti a estremo rilento perché il mercato immobiliare con questa crisi è tendenzialmente fermo. Noi ci stiamo impegnando per un'opera che ha un costo significativo, del quale il Comune e i cittadini del Comune di Bologna si stanno accollando tutti gli oneri senza, però, che ce ne sia un'effettiva utilità per i cittadini stessi. Io credo sia giunto il momento di smetterla di fare beneficenza, credo sia giunto il momento di assumersi le proprie responsabilità, credo sia giunto il momento di non affidarsi solo ed esclusivamente a delle dichiarazioni pervenute a mezzo stampa dall'Assessore Giannini, quando dichiara, appunto, che i patti parasociali vanno chiamati, perché queste dichiarazioni a mezzo stampa non sono atti ufficiali. Questi non sono atti che sono stati tradotti in alcun atto politico, non sono atti di indirizzo, è una volontà espressa a mezzo stampa. Io posso fidarmi al cento per cento delle parole della dottoressa Giannini, ma non sono atti ufficiali. Se domani, tocchiamo ferro, legno, facciamo le corna, cadesse la Giunta, non abbiamo nessun atto formale e ufficiale che dica che i patti parasociali di ATC devono essere cambiati. Abbiamo solo ed esclusivamente degli intenti rilasciati a mezzo stampa dall'Assessore al Bilancio. Io credo che questi intenti non siano sufficienti a garantire una sostenibilità dell'opera, non siano sufficienti a garantire che effettivamente questi patti parasociali vengano cambiati. Non è sufficiente l'intento di dire inseriamo nuovi investitori esterni, questi investitori a tutt'oggi non ci sono, è impensabile partire con i cantieri tra un mese senza sapere quale sarà la compagine societaria definitiva. È un'opera da cento milioni di euro, più altri trenta, quaranta di interessi, stiamo parlando di cifre importanti. Iniziare a costruire senza che la compagine societaria sia definitiva è un azzardo. Che cosa facciamo se non entreranno nuovi soci? Cosa facciamo se l'opera non sarà sostenibile? Iniziamo a demolire i piloni come stiamo facendo con le banchine del Civis

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