L'intento è quello di migliorare l'equità sociale e di arginare i furbetti. Ad una prima analisi mi sembra che il nuovo strumento vada effettivamente in questa direzione.
Nella presentazione di Ministero si legge:
"Meno possibilità di abusi, minori adempimenti burocratici, controlli più stringenti
La prima grande novità del nuovo indicatore sta nelle modalità di raccolta delle informazioni e nel rafforzamento dei controlli sulla veridicità delle informazioni che il cittadino dichiara. Con il nuovo sistema, infatti, solo una parte dei dati utili per il calcolo dell’ISEE sarà autocertificata. D’ora in poi i dati fiscali più importanti – ad esempio, il reddito complessivo – e i dati relativi alle prestazioni ricevute dall’INPS saranno compilati direttamente da tale Amministrazione (tramite interrogazioni degli archivi propri e di quelli dell’Agenzia delle Entrate). Al di là della semplificazione burocratica, per cui al cittadino non si chiede di dichiarare quanto ha già fatto in altre sedi, queste novità costituiscono un significativo miglioramento delle caratteristiche di equità del sistema.
Vi è infatti evidenza che con l’ISEE vigente finora, in cui tutto è auto-dichiarato, si è verificata una sistematica sottodichiarazione sia del reddito (anche rispetto al reddito Irpef ) sia del patrimonio. Con riferimento al patrimonio mobiliare, ad esempio, l’80% dei nuclei familiare dichiara di non possedere neanche un conto corrente o libretto di risparmio, dato non coerente con quelli pubblicati dalla Banca d’Italia."
Con il nuovo ISEE sarà possibile ad esempio:
- Considerare le recenti modifiche della condizione economica
- Una più ampia definizione di reddito, ma con importanti correzioni per tenere conto delle situazioni più difficili
- La valorizzazione del patrimonio e gli abbattimenti per la prima casa
Al link un interessante speciale edito da Repubblica.