28 gennaio 2015

Disabili e burocrazia

 Questa lettera pubblicata da Repubblica mette in luce due problemi distinti. Uno è l'incapacità dell'amministrazione di informare in tempo utile i diretti interessati (in questi caso disabili) sulla chiusura di un ufficio. L'altro è l'eccessiva burocratizzazione di un iter, che dipende dal livello nazionale, e che vede sempre coinvolti i disabili, che già hanno le loro difficoltà e non capisco perché imporre loro e a chi li accudisce dei percorsi ad ostacoli. Preparo quindi una domanda di attualità venerdì 23 per chiedere spiegazioni, oggi mi è arrivata la risposta.

Fonte Repubblica 21 Gennaio 2015


DOMANDA DI ATTUALITA' CONSIGLIERA SALSI:

Chiedo in merito alla consegna del pass:
- come sia possibile che non venga comunicato al diretto interessato l'indirizzo esatto dove recarsi a ritirare un pass,
- come sia possibile che il sito del comune alla data del 14 gennaio, indirizzasse gli utenti ad un ufficio chiuso dal primo gennaio
- chi sono i responsabili di tale mancanza
- come pensa di intervenire l'amministrazione al fine di evitare il verificarsi di problemi di questo tipo

Chiedo in merito all'iter burocratico:
- se non ritenga che sia un aggravio di incombenze per il disabile e per chi lo accudisce la necessità di passare dal Settore Medico Legale dell'Azienda USL per avere il parere favorevole al rilascio del contrassegno
- se non ritenga utile sollecitare, presso gli organi competenti, la velocizzazione di summenzionato iter che passa dal medico legale dell'Ausl, prevedendo ad esempio la sola consegna (cartacea e telematica) delle certificazioni senza doversi recare con il disabile, oppure che la concessione del parere favorevole al rilascio del contrassegno H venga già effettuata in fase di redazione della certificazione di disabilità (in modo che possa già essere usata questa ai fini amministrativi dell'ottenimento del contrassegno H)

La Risposta dell'Assessore contiene le scuse dell'amministrazione per il disguido riconoscendo l'errore, cose entrambe per nulla scontate.
In merito alla burocratizzazione, che il Comune prenda atto della normativa nazionale è ovvio, ma quello che io chiedevo è se non ritenevano opportuno agire presso le sedi competenti per chiederne la modifica. Su questo non hanno risposto.
Apprezzabile la disponibilità di farsi consegnare a domicilio il contrassegno H in caso di impossbilità a muoversi.

Di seguito la risposta per esteso dell'Assessore.

RISPOSTA DELL'ASSESSORE ALLA MOBILITA' COLOMBO

Gentile Consigliera,
in relazione alla domanda d'attualità in oggetto, si comunica quanto segue.
L'Amministrazione comunale si scusa per il disguido accaduto, dovuto in parte alla modifica del funzionamento degli Sportelli a cavallo delle festività, in parte al tardivo aggiornamento di alcune soltanto delle schede informative on-line.
Dal 22 dicembre 2014 sul sito del Comune, in home page nella sezione Mobilità, nonchè sul sito di Tper (dal 19 dicembre u.s.) è stata pubblicata la notizia della chiusura degli sportelli di via Saliceto e via IV Novembre a partire dal 2 gennaio. Dalla stessa data erano informati il call center comunale 203040 e quello di Tper 290290. Sul sito del Comune, in fondo ad alcune pagine, sono effettivamente rimasti alcuni refusi con l'indicazione errata: gli uffici del Comune stanno provvedendo a verificare e sistemare, compatibilmente con le risorse di personale dedicato e le altre numerose attività da svolgere.
Infine, le lettere di preavviso di scadenza del contrassegno sono state aggiornate con il nuovo riferimento dello sportello unico di via San Donato appena tale informazione è stata resa disponibile e definitiva da Tper al Comune: solo per tale ragione tecnica è rimasto un lasso temporale transitorio in cui l'informazione sul cartaceo, che viene spedito a favore del cittadino con grande anticipo (circa 3 mesi prima della scadenza), non era pienamente allineata con la nuova disciplina degli sportelli.
Quanto al resto dei quesiti, si precisa che il “contrassegno H” è rilasciato dall’operatore dello sportello Tper, e costituisce autorizzazione ai sensi dell’art. 188 del Nuovo Codice della Strada (D. Lgs. n. 285/92) e dell’art. 381 del Regolamento di attuazione del Nuovo Codice della Strada (D.P.R. n. 495/92) per la quale “l’interessato deve presentare domanda al sindaco del comune di residenza, nella quale, oltre a dichiarare sotto la propria responsabilità i dati personali e gli elementi oggettivi che giustificano la richiesta, deve presentare la certificazione medica rilasciata dall’ufficio medico legale dell’Unità Sanitaria Locale di appartenenza, dalla quale risulta che nella visita medica è stato espressamente accertato che la persona per la quale viene chiesta l’autorizzazione ha effettiva capacità di deambulazione sensibilmente ridotta”. Questa certificazione è rilasciata dall’U.O. Medicina Legale dell’Azienda USL di Bologna previa prenotazione dell’apposita visita presso i punti CUP. Comprendo il disagio arrecato a chi, se pur con difficoltà di deambulazione, deve nuovamente sottoporsi a visita medica, ma nessuna competenza ha il Comune, né tantomeno Tper, ad accettare certificazioni diverse da quelle previste dalla Legge, salvo che su espressa indicazione della predetta U.O..
Da tempo poi sono in corso tavoli con l'Azienda USL per verificare la possibilità di una trasmissione telematica dei contrassegni, avuto al contempo riguardo delle rigide prescrizioni stabilite dalla vigente normativa sulla tutela dei dati sensibili contenuti negli archivi dell'Azienda, nonchè del trasferimento di tali dati.
Nel frattempo è inoltre intervenuta l'introduzione (ai sensi del D.P.R. n. 151/12) del nuovo contrassegno europeo che prevede, sul retro del contrassegno stesso, foto e firma del titolare, con equiparazione in tutto e per tutto ad un documento di identità. Il Comune non può far altro che recepire anche se, proprio comprendendo la necessità di agevolare la mobilità delle persone disabili, con la collaborazione della Polizia Municipale si è previsto, in casi di impossibilità del disabile a ritirare il contrassegno, certificata dal medico curante, la possibilità di chiedere direttamente a Tper la consegna a domicilio (anche indicandolo sul modulo di richiesta, purchè sia allegato il certificato del medico curante).

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