Il 28 settembre si svolgeranno le elezioni della Città Metropolitana, il restyling peggiorativo delle ormai abolite Province. Si perchè ci hanno raccontato che le province sono state abolite e che questo sarebbe stato un grande risparmio di denari pubblici, ma sono state prontamente sostituite dalle città metropolitane e l'unico risparmio economico effettivo è quello degli emolumenti dei politici che saranno eletti, i quali presteranno la loro opera a titolo gratuito, una piccola cifra quindi se messa a confronto con tutto l'apparato burocratico che rimane invariato (nessun dipendente provinciale verrà licenziato o subirà un demansionamento). Inoltre, come spiegato qui, secondo la legge Delrio «restano a carico delle Città Metropolitane gli oneri connessi con le
attività in materia di status degli amministratori, relativi a permessi
retribuiti, oneri previdenziali, assistenziali ed assicurativi» ovvero resta il rimborso che l'ente deve al datore di lavoro
dei consiglieri per le giornate passate in Consiglio fra assisi e
commissioni. Ciao ciao risparmio.
Inoltre si tratta di elezioni di secondo livello, non partecipano quindi i
cittadini
ma i Sindaci e i Consiglieri dei Comuni dell'area
metropolitana di Bologna e sono eleggibili i Sindaci e i Consiglieri
comunali in carica. Come il nuovo Senato che sarà composto da 100 membri non eletti direttamente dai cittadini ma selezionati tra sindaci e consiglieri regionali. A tutto questo si aggiunge il voto ponderato, ovvero il voto di un consigliere di San Lazzaro vale un decimo del voto di un consigliere di Bologna, quindi il PD bolognese di fatto deciderà le sorti della Città Metropolitana, il Sindaco sarà Merola per legge, e i consiglieri comunali PD grazie al loro peso potranno eleggere più della metà dei consiglieri metropolitani, come spiegato qui.
Ciao ciao democrazia.
La prima cosa che farà la Città Metropolitana sarà redigere lo statuto della stessa.
E per concludere, scrive il collega Massimo Bertuzzi, Consiglire comunale a San Lazzaro:
"I (poco) Democrats bolognesi si sono scritti le regole per l'elezione
del consiglio della Città metropolitana, regole fatte apposta per
escludere il pericolo liste civiche ... regole fatte ad uso e consumo dei partiti organizzati
finalizzate ad escludere il movimento civico che rappresenta oramai il
10% dell'elettorato.
Per finire è da sottolineare anche il giorno di pubblicazione delle
regole, il primo agosto a consigli comunali ormai chiusi per ferie."
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