COME NASCE RETE CIVICA
Rete Civica nasce su iniziativa degli eletti del Comune di Bologna,
Stefano Aldrovandi, di Casalecchio, Bruno Cevenini e Andrea Tonelli e di
San Lazzaro, Massimo Bertuzzi.
Convinti di dovere dare
rappresentanza all'oltre 10% di elettori che hanno votato civico, in
poco meno di un mese hanno costituito la lista, trovato i sottoscrittori
e i candidati.
L'obiettivo principale è
eleggere almeno un consigliere che sia da garante delle minoranze e che
lavori per uno Statuto che debba trovare equilibri su tutti i
territori metropolitani, valorizzando le specificità di città, montagna e
pianura.
Rete Civica non si esaurisce con questa elezione ma,
terminata questa fase, si organizzerà per avere una attività di
coordinamento permanente.
In questa momento le liste civiche che sostengono Rete Civica hanno eletti nei comuni di:
Argelato, Bologna, Bentivoglio, Budrio, Camugnano, Casalecchio di Reno,
Catelguelfo, Castel San Pietro, Dozza, Gaggio Montano, Grizzana
Morandi, Imola, Loiano, Medicina, Molinella, Monzuno, Monghidoro,
Ozzano, San Benedetto Val di Sambro, San Lazzaro, Sasso Marconi, Vergato
e Zola Predosa.
I CANDIDATI
Tutti i candidati sono 'eletti' civici. Questi i nomi:
la capolista Michela Mazza (Dozza)
Mirco Baldi (Grizzana Morandi)
Massmo Bertuzzi (San Lazzaro)
Mariagrazia De Martino (Medicina)
Claudio Garagnani (Ozzano)
Carlo Monaco (Vergato)
Federica Salsi (Bologna)
Andrea Tonelli (Casalecchio)
Otella Zappa (Molinella)
PROGRAMMA
Il Consiglio Metropolitano nasce sotto i peggiori auspici in quanto è
completamente privo della necessaria rappresentanza democratica: non
solo non è eletto dai cittadini ma oltretutto viene eletto su di una
base già “viziata” dal premio di maggioranza.
Altro problema non di
poco conto è la completa predominanza di Bologna visto che il Sindaco
metropolitano non è eletto ne direttamente ne
indirettamente come i consiglieri, ma “investito da un ordine supremo”
che fa si che il sindaco di tutta la provincia di Bologna sia stato
eletto dai soli residenti della città di Bologna.
Rete Civica è
- per l'elezione diretta del Sindaco metropolitano
- per un obbiettivo di efficienza della nuova amministrazione che
nascerà e che dovrà trovare le risorse per il proprio funzionamento dai
risparmi e non da nuove tasse
- per un piano industriale
metropolitano che, nel mantenere le autonomie comunali, migliori i
servizi per tutti i cittadini metropolitani liberando risorse per lo
sviluppo
- perchè la città Metropolitana pianifichi un nuovo sistema di welfare (ora il sistema pubblico è al collasso)
- per un piano di investimenti metropolitano che, preservando l'ambiente, equilibri sui singoli territori sacrifici e benefici
- per favorire la creazione di lavoro attraverso aiuti concreti al
sistema delle imprese, primo tra tutti una grande semplificazione della
burocrazia ed un abbattimento dei costi della stessa, diretta ed
indiretta
- perchè Ie partecipazioni pubbliche, che nel nostro
territorio tra fatturato diretto ed indotto valgono quasi un 30% del Pil
locale, valorizzino il territorio in primo luogo, favorendo lavoro ed
imprenditoria locali.
- per impedire l’enorme spreco di denaro
pubblico su megaopere inutili ma concentrare i fondi statali e regionali
sul completamento delle infrastrutture incomplete da decenni come la
soluzione dei nodi di Casalecchio e Rastignano, la complanare,
trasversale di pianura e relativi raccordi autostradali e
all’interporto, e su opere di manutenzione straordinaria della viabilità
provinciale
- per un deciso stop al consumo di suolo vergine che
non solo, grazie alla politica dissennata dell’ultimo decennio, sta
riducendo drasticamente la disponibilità di uno dei migliori suoli
produttivi al mondo ma ha inoltre generato una bolla
immobiliare/finanziaria che sta provocando effetti devastanti
- per
non smantellare i presidi sanitari territoriali da un lato e per
concentrare la specialistica in poche strutture d’eccellenza dall'altro
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