20 settembre 2014

Ferrovia Ex Veneta: l'interramento non è l'unica soluzione possibile

La ferrovia ex Veneta ora Bologna-Portomaggiore attraversa 5 passaggi a livello in area urbana creando non pochi problemi al traffico veicolare e relativo inquinamento. Questi passaggi a livello vanno eliminati e la porposta era quella di interrare e mettere in trincea il tratto ferroviario, ma si era in una situazione di stallo: da un punto di vista trasportistico sarebbe stato opportuno, dalla via che si fanno i lavori, realizzare il doppio binario, ma da un punto di vista tecnico-economico il costo sarebbe stato molto più elevato e si sarebbero dovuti abbattere numerosi edifici. Quindi si sta optando per l'interramento ad un binario.

Legambiente ha messo a punto un progetto alternativo "con l'obiettivo di consentire la soluzione del problema del traffico ai passaggi a livello senza procedere nei termini previsti al costoso interramento della linea in galleria a binario unico".

"In sintesi la proposta alternativa [...] prevede di realizzare il tratto della linea in trincea in via Rimesse e in via Larga per rimuovere con soprapasso stradale i passaggi a livello di via Rimesse e via Larga, così come previsto dal progetto attuale (ma senza l'opera sostitutiva di via Cellini), ma non prevede la realizzazione del tratto in galleria tra via Paolo Fabbri e via Rimesse. Questo tratto rimarrebbe in superficie come ora, mentre verrebbe realizzato un soprappasso stradale a una sola corsia e dotato di barriere antirumore (con attenta soluzione ambientale) per eliminare il passaggio a livello di via Libia, oppure questo sarebbe chiuso, con deviazione del traffico in Bentivogli a doppio senso. Il passaggio a livello di via Paolo Fabbri, dato il modesto flusso di attraversamento, può essere lasciato come ora oppure chiuso, con sovrappasso stradale a raso (con diversa inclinazione dello scavo in trincea) o chiuso con deviazione del traffico in via Bentivogli a doppio senso.
Il minor costo che consegue alle modifiche progettuali proposte consentirebbe, all'interno del
finanziamento complessivo disponibile di 41 milioni, di prevedere altri investimenti importanti
sulla linea e nelle stazioni, quali ad esempio il completamento della sua elettrificazione, l’elevazione delle banchine ed il loro allungamento, il servizio di informazioni automatico ed altri di cui la linea necessita, come viene mostrato nel seguito".


A questo proposito Legambiente ha preparato una petizione online:
Petizione per la modifica del progetto di interramento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore
Su change.org è possibile firmare la petizione contro l'interramento della linea ferroviaria Bologna-Portomaggiore che comporterebbe una sospensione del servizio ferroviario di almeno due anni e mezzo e impedirebbe la piena realizzazione della Fermata dedicata all’Ospedale S. Orsola.
Legambiente chiede quindi ai responsabili istituzionali competenti di rivedere il progetto nella parte relativa all’interramento in galleria profonda sotto via Libia, per ridurre i rischi e i costi dell’intervento, e poter quindi dedicare le risorse così risparmiate a realizzare interventi che incidano maggiormente sull’effettivo miglioramento del servizio di trasporto pubblico su ferro, con l’ulteriore vantaggio di lasciare aperte le possibilità di costruire in futuro tratti di raddoppio che possano garantire corse a frequenza 15’ e 30’.

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