07 maggio 2015

Comparto ex Lazzaretto, via Terracini e dintorni forse fra due anni sarà pronto

Bologna purtroppo vanta una serie di cantieri in perenne ritardo, come quello della stazione dei treni dove mancano, tra le varie cose, ancora delle opere compensatorie, vedi la ciclabile lungo il Navile nel tratto sotto stazione stessa che consentirebbe di bypassare il sottopasso di Zanardi, o come il cantiere dell'ex Mercato Ortofrutticolo al Navile. O il cantiere ancora non partito, per fortuna, del People Mover. O quelli che vanno avanti a cucci e spintoni come il nuovo Tecnopolo. O il tira e molla dello stadio con tanto di TAR, prima lo facciamo a Granarolo, poi riqualifichiamo il Dall'Ara. O addirittura quando rimangono abbandonati nei parchi o in piena città.

Ora veniamo al comparto ex Lazzaretto,  anche qui a rilento. I residenti segnalano una serie di problematiche per le quali ho preparato un'interpellanza.

Testo integrale interpellanza:

In merito al comparto edilizio sito tra le vie S.Freud, M. Callas e S. Celibidache, adiacente a via U. Terracini, chiedo:

  • quale sia lo stato di attuazione delle opere di urbanizzazione, delle barriere antirumore e della pista ciclabile, se vi siano dei ritardi e perchè e quali siano i tempi previsti per il completamento;
  • se siano previste opere di riqualificazione dell'attuale marciapiedi sito in via U. Terracini;
  • se sia prevista una diversa ubicazione dei cassonetti della spazzatura che ora stazionano sul marciapiedi di via U. Terracini impedendo di fatto il transito dei pedoni;
  • se sia prevista una messa in sicurezza degli attraversamenti pedonali tramite semaforizzazione o isole salvagente o altri strumenti;
  • quando sono iniziati i lavori di Hera per il collegament​​o delle abitazioni già costruite alla rete dell'acquedotto, se vi siano dei ritardi e perchè, e quando sia prevista la fine dei lavori;
  • se la prevista realizzazione di parcheggi in via S. Freud abbia subito delle modificazioni;
Il significato della risposta dell'amministrazione  è racchiusa in questa frase "La complessità tecnica e procedurale del progetto e le difficoltà riscontrate nell'acquisizione dei nulla osta necessari hanno consentito di approvare il livello “definitivo” del progetto di reti solo il 23/12/2013, con un disallineamento rispetto ai tempi ipotizzati dall'accordo del 2010". Da  qui discendono i ritardi. Poi viene spiegato come sarà l'assetto finale che di fatto risolverà tutti i problemi che ci sono ora.

Questo il testo integrale della risposta dell'amministrazione e gli allegati:

"L'intervento urbanizzativo in oggetto rientra nel più ampio comparto urbanistico "R5.3 Bertalia Lazzaretto" il cui piano particolareggiato di iniziativa pubblica è stato approvato nel luglio 2007 (Odg 185/07) e oggetto di convenzione urbanistica nel novembre 2008 e gennaio 2009.
In relazione alla complessa modalità realizzativa, in particolare delle reti di urbanizzazione, è stato successivamente sottoscritto nell'aprile 2010 un accordo integrativo fra Comune e lottizzanti di prima fase che prevedeva la progettazione unitaria e realizzazione delle reti da parte del Comune (pagate pro-quota dai lottizzanti) e il completamento delle opere (cosiddetta "crosta") da parte dei lottizzanti. In tal modo i privati hanno potuto avviare i cantieri degli edifici contando di poter disporre, a edifici ultimati, delle reti di urbanizzazione a cui allacciarsi, indi completare direttamente la parte superficiale.
La complessità tecnica e procedurale del progetto e le difficoltà riscontrate nell'acquisizione dei nulla osta necessari hanno consentito di approvare il livello “definitivo” del progetto di reti solo il  23/12/2013, con un disallineamento rispetto ai tempi ipotizzati dall'accordo del 2010.

Al fine di concludere l'intervento, a servizio degli edifici già completati dall'impresa Frascari (lotti 2a-2b), l'Amministrazione è intenzionata a sottoscrivere un accordo operativo con l'attuatore (modificativo di quello del 2010) che consenta allo stesso di realizzare direttamente e interamente (reti + crosta) lo stralcio urbanizzativo, funzionale agli edifici già finiti.
Tale accordo, già condiviso con l'attuatore in via informale, verrà sottoscritto una volta messo a punto il progetto esecutivo dello stralcio, attualmente nella fase istruttoria finale e già sostanzialmente validato dai settori comunali competenti e dai gestori dei servizi a rete.
Contestualmente alla firma dell'accordo sarà rilasciato alla ditta Frascari il Permesso di Costruire che consentirà di realizzare concretamente le opere.
Tenendo conto dei tempi tecnici e procedurali si prevede di poter giungere alla firma dell'accordo "stralcio" e al rilascio del Permesso di Costruire entro giugno 2015.
Relativamente alla durata dei lavori, pur tenendo conto che il DPR 380/01 (Testo unico dell'edilizia) fissa in tre anni la validità di un Permesso di Costruire, è ragionevole ipotizzare un lasso di tempo inferiore (18-24 mesi) che potrà essere assunto come impegno dell'attuatore in sede di accordo.

Nel dettaglio il progetto "stralcio", elaborato sulla scorta delle indicazioni di massima del Piano Particolareggiato, prevede:
- allargamento a due corsie per senso di marcia con spartitraffico centrale del tratto di via Terracini fra le rotatorie "35° Regg.to fanteria Pistoia" e "Tommasina Guidi" con nuova illuminazione pubblica, nuovo marciapiede lato ovest, nuovi attraversamenti pedonali su via Terracini (protetti in quanto collocati in corrispondenza delle interruzioni dello spartitraffico) e attraversamenti rialzati nella viabilità interna, nuova fermata capolinea linea 35 Tper su via Terracini;
- barriera di protezione acustica in cristallo e montanti in acciaio in fregio a via Terracini con varco acusticamente protetto in corrispondenza del capolinea Tper (lunghezza complessiva della barriera:  200 m, altezza: 7,5 m);
- tratto di percorso ciclabile in sede propria (raccordabile con i tratti già previsti nei futuri stralci urbanizzativi);
- nuova strada di penetrazione dalla rotatoria "35° Regg. fanteria Pistoia" e nuova viabilità perimetrale degli edifici con marciapiedi, parcheggi pubblici auto/moto/bici, attraversamenti pedonali, illuminazione pubblica, piazzola dedicata per i contenitori della raccolta differenziata rifiuti nella via interna M. Callas (con spostamento dei cassonetti provvisoriamente collocati in via Terracini), predisposizione raccordi con strade e reti dei futuri stralci urbanizzativi;
- piazzetta pubblica pavimentata lato sud degli edifici, aiuole e aree verdi sistemate prevalentemente a prato, opere stradali di raccordo fra la rotatoria "35° Regg. fanteria Pistoia" e il primo tratto in rampa di via Sabena.
Il costo delle opere è preventivato in circa 2,6 milioni di Euro, con un extracosto rispetto al budget contrattuale previsto per l'attuatore Frascari di oltre 300.000 Euro, "coperti" direttamente dall'attuatore stesso.

Gli edifici sono già dotati di agibilità, concessa a fronte dalla avvenuta conclusione dei fabbricati, dell'allacciamento ai servizi a rete, dell'accesso pedonale e carrabile in condizioni di sicurezza e connesso alla viabilità pubblica.
Alcuni allacciamenti, che hanno ora carattere provvisorio, saranno sostituiti da quelli definitivi connessi alle reti previste dallo stralcio urbanizzativo.
In particolare, l'attuale allacciamento provvisorio alla rete idrica, rivelatosi insufficiente a garantire le crescenti richieste di portata connesse all'aumento delle utenze (progressivo popolamento degli edifici), sarà sostituito in via anticipata dall'allacciamento definitivo. Stante l'urgenza di provvedere, è stato concesso  ad Hera, nelle more del rilascio del Permesso di Costruire sopracitato, di posare anticipatamente il tratto definitivo di tubazione idrica (attualmente in corso con fine lavori prevista entro il 22 maggio p.v.).
Della sostituzione dei cassonetti, quando sarà completata la piazzola dedicata, si è già detto.

In allegato, planimetrie del comparto tra le vie S. Freud, M. Callas, S. Celibidache, U. Terracini."

Fonte Comune di Bologna


Fonte Comune di Bologna

6 commenti :

  1. In via Dalla Volta non abbiamo nè la fognatura, nè l'illuminazione pubblica, nè i bidoni della spazzatura.

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  2. Io abito in zona Laghetti del Rosario e condivido le medesime "assenze". Al posto delle fognature, abbiamo vasca Imhoff, vasca di fitodepurazione e degrassatore per le acque della cucina. Nelle zone di campagna con piccoli insediamenti è una soluzione in mancanza di fognature. Certo sarebbe più comodo un allaccio alla rete fognaria che purtroppo in zone periferiche, di campagna e a bassa densità di popolazione, raramente è presente a causa dei costi poco sostenibili. Chissà, forse con i nuovi insediamenti, in futuro potrebbe cambiare qualcosa.
    Per l'illuminazione pubblica qui vale sempre il discorso legato ai costi, strade poco densamente popolate o trafficate passano in secondo piano e gli investimenti vengono concentrati in zone ritenute più critiche. Oltretutto abbiamo un impianto di illuminazione cittadina obsoleto , risale in alcuni casi addirittura agli anni 30, che si rompe spesso e le manutenzioni sono estremamente onerose, e solo dal 2013 è stato avviato un programma di riqualifica. In questi giorni ad esempio Corticella è spesso al buio e sembra che le centraline saranno cambiate solo l'anno prossimo. Gli interventi sono pianificati in base alla disponibilità economica che non sempre va di pari passo con le reali necessità.
    Infine il discorso bidoni, da due anni a casa mia è attivo il porta a porta ma non per tutti i materiali. Prima, a causa della lontananza degli stessi da casa, avevo uno sconto sulla tariffa. All'ente conveniva applicare uno sconto invece che aggiungere dei bidoni.
    Queste mie sono solo spiegazioni sullo stato delle cose e del perchè di determinate dell'amministrazione, non significa che per forza le condivida, anche se rilevo che in alcuni casi non è semplice dare delle priorità.

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  3. sig.ra Salsi, la sua risposta non è a tono, le consiglio di guardare su Google maps. Mi deve spiegare perchè via Terracini sia più degna di considerazione delle vie contigue. Se non ha la pazienza di aprire il browser glielo spiego io: all'incrocio con via Terracini c'è via del Lazzaretto, alla rotonda c'è via Dalla Volta. cosa cavolo centrino i laghetti del rosario non si sa.

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    1. Se ha la pazienza di rileggere quello che ho scritto non troverà da alcuna parte che ho detto che via Terracini è più degna di altre vie. Io le ho spiegato che la situazione di via Dalla Volta è la medesima di altre vie con le stesse caratteristiche urbanistiche (che non sono quelle di via Terracini), nella fattispecie ho citato la zona di via del Rosario a titolo di mero esempio, e che è sempre nel Quartiere Navile. Quindi non è una "lotta" tra via Terracini e via Dalla Volta a chi è più degna, ma una differenza normativa nazionale, quindi neanche in capo al Comune. In strade con centinaia di utenze (via Terracini) devono esserci per legge le fogne, in strade con poche utenze (via Dalla Volta, via del Rosario) al posto delle fogne possono essere usati altri sistemi (D. Lgs.152/99, all'art. 3 dell’allegato 5).
      Il fatto che via Dalla Volta sia vicino a via Terracini non significa quindi che abbia le stesse caratteristiche urbanistiche.
      Poi non so ... se vogliamo fare a gara a chi conosce meglio la zona probabilmente vince lei in virtù della sua età anagrafica, dalla mia posso "vantare" di abitarci dagli inizi degli ani 70, però francamente mi sembra una gara sterile.

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  4. guardi che la costruzione della fognatura è prevista in via Dalla Volta così come un cambiamento della viabilità, come visibile nel plastico del progetto del Lazzaretto visionabile nell'urban center. Forse dagli anni 70 ad oggi non ha avuto tempo di visionarlo con cura, altrimenti saprebbe che via Dalla Volta fa parte del progetto del Lazzaretto. davanti a casa mia deve arrivare una strada nuova e di dietro un parco pubblico. la convenzione con i proprietari è stata firmata da anni. Durante un evento l'anno scorso o forse prima sono stata informata dal presidente Ara e da Mazzanti che il Comune non ha i soldi per viabilità e infrastrutture siccome i costruttori facenti parte del progetto non costruiscono e quindi non pagano gli oneri. il progetto dell'università si è ridimensionato per carenza di fondi. Io abito qua dal 2008 e se permette quando ho comprato l'appartamento sulla carta ho tenuto conto che faceva parte di un progetto di svliuppo che poi non è stato realizzato, così come gli abitanti di via Terracini. anche il valore degli immobili cos' come dei terreni acquistati per costruire è stato ridimensionato anche a causa dello stallo del progetto complessivo. lei si è occupata solo di una porzione del progetto Lazzaretto. PUnto. in quanto alla mia età che ne sa?ha fatto delle indagini?

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  5. il fatto che non abbia risposto con la sollecitidine a cui ha risposto in precedenza si commenta da sè.se pensava di accattivarsi nuovi elettori con questo blog doveva seguire un'altra strada. per quanto mi riguarda ho formulato il mio giudizio

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