21 maggio 2015

Reperti in via Ugo Bassi: non si sa ancora che fine faranno

Arriva oggi la risposta alla mia domanda di attualità di venerdì dove chiedevo spiegazioni sui reperti trovati nel cantierone che hanno trasformato gli scavi del cantiere in scavi archeologici.


Questo è il mio intervento in aula:
"Grazie, Presidente. Devo dire con una certa amarezza che ricevere la risposta scritta non era una cosa che mi aspettavo, anche perché basta solo passeggiare in via Ugo Bassi per rendersi conto comunque veramente di quanto sia preziosa la nostra città e anche solo avere una risposta in Aula sarebbe servito a dare comunque valore ad un ritrovamento che secondo me è estremamente importante. Abbiamo la città piena di turisti, bastava semplicemente dire: mettiamo un cartello fuori, venite intanto a vedere quello che per il momento è disponibile, quello che sta venendo fuori. Per cui, insomma, mi sembra veramente una sottovalutazione di quello che abbiamo tra le mani. Basta passeggiare in via Ugo Bassi per vedere dei reperti che, stando a quanto asserisce la stampa, risalgono ad una via del 1300, sono dei basoli, dei reperti di una via fatta con basoli di epoca romana. Ora sarebbe stato interessante
capire dall'Amministrazione, alla luce di questo ritrovamento, quali sarebbero state le intenzioni su come procedere; innanzitutto capire, che è la cosa, forse, che per certi versi angustia di più le persone, se il cantiere sarà bloccato, se subirà dei ritardi, se questo comporterà comunque delle problematiche per il cantiere, e quindi capire anche poi di questi ritrovamenti che cosa se ne voglia fare, se si pensa di tombarli esattamente come sono stati tombati altri reperti, perché in alcuni casi addirittura non era possibile estrarli in quanto facenti parte di fondamenta di edifici esistenti o diventava complicato il recupero o forse si è preferito agire in questi termini. In questo caso il ritrovamento è diverso, sicuramente meriterebbe più attenzione, quindi, non so, valutare anche l'ipotesi, capire se si poteva valutare l'ipotesi di trasferirli in altro sito appunto per renderli visibili o se invece lasciarli in loco, in una qualche misura capire il cantiere come poteva essere modificato. Io aspetterò la risposta della Giunta per cercare di capire che cosa accadrà, ma sicuramente c'è una certa urgenza nel cercare di capire cosa fare proprio perché se non si vuole procrastinare un cantiere vita natural durante, bisogna poi prendere delle decisioni e anche abbastanza in fretta. Aspetto questa risposta e con rammarico noto che abbiamo sempre un'Aula abbastanza vuota dal punto di vista della Giunta."

Di seguito la risposta dell'Assessore Colombo:

"Gentile Consigliera,
 in relazione alla domanda d'attualità in oggetto, si precisa che sono in corso contatti e approfondimenti fra Tper, soggetto attuatore e responsabile del progetto, e la Soprintendenza ai beni archeologici in merito ai ritrovamenti in questione, al termine dei quali si stabilirà come procedere, e che ad oggi non sono ipotizzati ritardi nel cronoprogramma complessivo di cantiere, che com'è noto tiene conto anche di possibili ritrovamenti archeologici."

Mie valutazioni:
A più di una settimana di distanza dai ritrovamenti, non è dato sapere non solo cosa ne sarà di quei reperti, ma ancora peggio non si sanno nemmeno quali sono le ipotesi in campo. Una rimozione dei reperti a mio avviso sarebbe auspicabile, così che possano trovare spazio in un museo. Ieri però erano coperti dai teli bianchi, molto simili ai teli usati per preservare altri reperti che sono stati tombati. Si andrà in questa direzione? Se così fosse sarebbe gravissimo.

Aggiornamento del 25/05/2015
Stando a questo video sembra che ricopriranno tutto. No Comment
https://www.facebook.com/video.php?v=870723222999483&set=vb.522778741127268&type=2&theater

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