13 settembre 2015

La mia domanda di attualità sull'incendo all'edificio di via Carracci

Il mio intervento in aula:
"Grazie Presidente.
All'inizio di settembre si è sviluppato un incendio in un edificio in via Carracci, di sera, e questo edificio è risultato avere il coperto in eternit.
Alcuni residenti, preoccupati per la nocività dei fumi e delle polveri che si sono sviluppate, hanno chiesto informazioni su come avrebbero dovuto comportarsi e su come avrebbero potuto proteggersi da questi fumi nell'eventualità fossero stati nocivi e, al di là di quello che gli è stato detto dagli operatori del 115 ovvero di stare possibilmente chiusi in casa, non hanno comunque ricevuto rassicurazioni sul fatto o meno che quel tipo di fumi o polveri potessero essere dannose in relazione soprattutto al contenuto di amianto.



Sapendo che non pochi pompieri purtroppo sono deceduti in seguito ad essersi ammalati di mesotelioma pleurico proprio a causa delle inalazioni che hanno subito durante interventi con edifici in eternit, allora interrogavo la Giunta per capire se se l'amministrazione sia stata informata dell'accaduto, se vi sia stato o vi sia tutt'ora rischio sanitario e come è stato gestito allora e se adesso ci sono delle indicazioni.
E soprattutto se ritiene che sia stato fatto tutto il possibile per mettere in sicurezza le persone che insistettero su quell'area durante l'incendio e successivamente."

Risposta dell'assessore Rizzo Nervo
"La vicenda ci è nota non solo per la normale e giusta attenzione che è stata riposta dalla stampa ma anche perché ci è noto da tempo la situazione di quell'immobile rispetto alla quale ci sono arrivati, così come all'Asl al Dipartimento di sanità pubblica diverse segnalazioni, lungo quest'ultimo anno, da parte di cittadini residenti in via Carracci preoccupati per lo stato manutentivo e la qualità della manutenzione di quell'immobile proprio per la preoccupazione che destava il fatto che su quell'immobile vi era una copertura in cemento amianto.
Proprio sulla scorta di queste segnalazioni, delle verifiche compiute, sono state fatte alla proprietà di quell'immobile svariate segnalazioni, svariate comunicazioni per segnalare l'obbligatorietà di un monitoraggio come prevede la legge, ma anche di un progressivo percorso di bonifica del cemento amianto.
In ultimo il 17 agosto è stata inoltrata ai proprietari una comunicazione al fine di avviare il percorso di bonifica finalizzato a mettere in campo un successivo atto formale di ordinanza con cui intimare alla proprietà la bonifica del cemento amianto. Sulla stessa linea si è mossa anche l'Azienda sanitaria. Proprio nel momento in cui ovviamente si stava procedendo alla ordinanza e a una più stringente comunicazione con la proprietà (che peraltro ai solleciti precedenti non aveva risposto in alcun modo, non solo non aveva risposto positivamente), si è sviluppato appunto il 1 settembre un incendio di cui lei parlava.
Successivamente a questo episodio è stata contattata la Polizia Municipale e sono stati ovviamente contattati i vigili del fuoco e i carabinieri, ovviamente per verificare puntualmente le dimensioni dell'incendio e sopratutto la certezza che non vi sia stata una compromissione della copertura in cemento amianto attraverso questo incendio.
Stiamo ancora attendendo le risposte delle autorità competenti, anche la Ausl ci ha segnalato come i primi sopralluoghi non rendevano possibile una dichiarazione certa sulla compromissione o meno anche della struttura in cemento amianto a seguito dell'incendio. E' del tutto evidente che arriveremo fino in fondo nella verifica appena ci sarà la possibilità di un interessamento o meno della copertura. Questo episodio sollecita tutte le autorità preposte, oltre al Comune, nell'assicurare tempi rapidi di bonifica della copertura e si comunica che tale procedura di urgenza è stata anche utilizzata recentemente con un'ordinanza del 7 settembre per un altro evento di incendio con probabile copertura in eternit di un immobile che si è verificato in via Saragat.
Diciamo che c'è l'attenzione sul caso, c'è un'attenzione che è ancora in corso per la complessità delle verifiche come mi viene riferito rispetto all'incendio di cui è oggetto la sua domanda e più in generale c'è un'attenzione per far si che le procedure di rimozione delle copertura di cemento amianto dentro al Piano comunale che abbiamo definito, ma anche rispetto alle situazioni di emergenza come queste, siano realizzate nel più breve tempo possibile. Certamente questi episodi ci sollecitano a fare con più velocità e determinazione".

La mia replica:
"Da un lato mi fa piacere che l'amministrazione si stia adoperando in questo senso e che abbia per certi versi la situazione sott'occhio.
Dall'altra rimango comunque preoccupata per il fatto che dal 1° di settembre ad oggi ancora non è dato sapere se il coperto sia compromesso e se vi siano dei rischi oppure no per l'ambiente e la salute pubblica.
Ora, al di là del fatto che abbiamo attivato un protocollo in città per la rimozione dell'amianto, al di là del fatto che bene o male sappiamo dove sono questi edifici, rimane comunque il grosso tema che non si riesce ad essere abbastanza o sufficientemente tempestivi per evitare potenziali rischi alla salute.
Se quel coperto risulterà essere danneggiato lo sapremo tra una settimana, un mese o due mesi e nel frattempo rimane tutto così com'è, alla luce del sole, a disposizione del vento che porta in giro tutto quello che potrebbe portare eventualmente in giro."

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