Su Repubblica a dicembre 2013 è pubblicato un articolo da cui si apprende che alcuni avvocati del Comune chiedono € 1,3 milioni al Comune stesso.
Decido quindi di approfondire con una domanda di attualità chiedendo come si era arrivati a quantificare l'importo che il Comune dovrebbe corrispondere ai suoi avvocati per i loro onorari, ottenendo però la solita risposta dalla Vicesindaco (leggi documento originale) vaga e incompleta.
Insieme al collega Tomassini andiamo direttamente agli uffici dell'avvocatura, per capire se possiamo vedere quei documenti, ma prendono tempo. Quindi formalizziamo la richiesta di accesso agli atti.
I sottoscritti Federica Salsi e Lorenzo Tomassini,
in qualità di consiglieri comunali, come previsto dall'art.43 del TUEL e dall'art.54 del Regolamento sul Funzionamento del Consiglio Comunale, con riferimento alle vertenze seguite dall'Ufficio Legale in nome e per conto del Comune di Bologna negli anni dal 2007 ad oggi, chiedono di accedere a tutti i fascicoli definiti (per sentenza definitiva, per transazione o per abbandono della lite) e per i quali vi sia stata richiesta e/o liquidazione dei compensi al patrocinio comunale.
A tal fine, chiedono altresì, di accedere ai "fascicoli di parte" a loro tempo depositati presso gli Uffici Giudiziari, e successivamente ritirati a seguito della conclusione del giudizio, nonché alle copie
dei verbali di causa.
Distinti saluti.
I Consiglieri
Federica Salsi
Lorenzo Tomassini
Arriva la risposta, che è una non risposta. Vediamo domani se ci danno qualche informazione in più ...
Come può l'avvocatura essere una unità organica autonoma se non ha ricavi propri per autosostenersi? Visto che dipende dal bilancio comunale, dovrà rendere conto dettagliatamente di ogni suo operato, motivando anche le spese sostenute confrontandole con i valori di mercato. Vediamo di smetterla con le parcelle di platino!!!
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