26 marzo 2014

Trilogia Navile: intervento a passo di lumaca

La situazione è preoccupante, il cantiere è fermo, Valdadige potrà ripartire quando le banche erogheranno i finanziamenti, come le altre aziende del Consorzio Mercato Navile.
Il dott. Orlandini, responsabile del consorzio, spiega che i sottoservizi, quelle opere invisibili ma necessarie, sono realizzate al 92%. A breve dovrebbero partire con la realizzazione del verde. L'interramento di via Gobetti è terminato, c'è un problema con l'illuminazione a causa del fallimento del fornitore, sperano di risolvere in un paio di mesi. La centrale di trigenerazione è stata realizzata. I rallentamenti sono causati dalla crisi.

L'Assessore Gabellini spiega che per quanto di competenza dell'amministrazione, pagamenti e stanziamenti sono effettuati nei tempi pervisti al Consorzio. I lavori possono essere pagati solo ad avanzamento e dietro presentazione delle fatture, quindi se le aziende ritardano, il Comune non può anticipare nulla.


Sulle garanzie fidejussorie il comune non può intervenire, e Valdadige spiega che non c'è modo di garantire quegli acquirenti (becchi e bastonati). L'Assessore conclude aggiornando sull'Asse Nord, la cui realizzazione è di competenza di RFI. Cosa che mi lascia tutt'altro che serena, considerati gli anni di ritardo nella consegna della stazione. Infatti arriva la doccia fredda, come per il restyling della stazione di Isosaki che era una valorizzazione dell'esistente, non necessaria da un punto di vista fuzionale e per la quale FS non ha stanzioato fondi, stessa sorte per l'Asse Nord. Non sono opere messe nel piano di realizzazione, ma solo nel piano di valorizzazione per le quali al momento non sono previsti stanziamenti a bilancio e non è prevista nessuna copertura finanziaria. Quindi questa realizzazione al momento rimane nei deisegni e nel plastico, poco male, bisogna che prima di tutto riparta il cantirere con gli alloggi e le urbanizzazioni.


Una cosa non mi torna, Valdadige aveva problemi di liquidità con un debito elevato, poi dopo la rinegoziazione del debito con le banche la situazione sembrava rientrata. Ma se oggi le banche non erogano a Valdadige i finanziamenti evidentemente qualcosa non quadra. Sarà mica che le stesse banche sono in crisi?

Queste le richieste degli acquirenti

Bologna, 26 marzo 2014
AUDIZIONE IN 8° COMMISSIONE CONSILIARE - COMUNE DI BOLOGNA
Situazione del cantiere noto come Trilogia Navile

Ringrazio chi ha reso possibile questo incontro nel quale partecipo in qualità di portavoce degli acquirenti di oltre 40 appartamenti realizzati in edilizia convenzionata dalla Valdadige Sistemi Urbani SRL nel complesso denominato Trilogia Navile.
Preciso che abbiamo appreso la notizia della liquidazione volontaria di Valdadige Costruzioni SPA, del congelamento dei finanziamenti da parte degli Istituti di credito nei confronti di Valdadige Sistemi Urbani SRL, del fermo dei cantieri e, quindi, dell’impossibilità di acquisire la proprietà degli immobili nelle tempistiche concordate, casualmente o addirittura dalla stampa.
Anzi, contestualmente a questa inaccettabile assenza di informazioni - sia da parte delle aziende costruttrici che delle amministrazioni coinvolte nel progetto - la Valdadige ha continuato a programmare gli accessi cosidetti di preconsegna e ad accettare pagamenti di acconti senza rilascio della fideiussione obbligatoria, alimentando l’errata convinzione che si potesse giungere a rogito in breve tempo. Molti di noi hanno quindi venduto casa, disdettato contratti di locazione, acquistato arredamento, disinvestito risparmi per far fronte al prospettato imminente trasferimento.
Riteniamo che tutto questo sia inaccettabile ed è per questo che oggi porremo domande dirette e invasive che esigono risposte certe e impegni concreti da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Prima però è necessaria una sintetica premessa.

L'importante opera di riqualificazione urbanistica dell'area dell'ex mercato ortofrutticolo è il risultato di un lungo iter iniziato nel lontano 2005 con un esemplare laboratorio di Urbanistica Partecipata, proseguito con un concorso internazionale di architettura che ha portato alla scelta di un invidiabile planovolumetrico e che oggi giunge, finalmente, alla concreta realizzazione di quegli interventi urbanistico-edilizi indispensabili a qualificare il tessuto urbano dell'intera Bolognina e a rilanciare l’immagine della città di Bologna in Italia e all’estero. Vogliamo che tutto questo giunga, in tempi ragionevoli, al meritato epilogo!!
Del resto la rilevanza socio-economica, ambientale e politica - nel senso più autentico del termine - di tale progetto, così fortemente sostenuto dal Comune di Bologna, è stata ampiamente pubblicizzata - sia in Italia che in ambito internazionale.
Facciamo in modo che questo progetto esca dalla vetrina dell’Urban Center per materializzarsi sotto le vostre finestre.
Evitiamo che Trilogia Navile diventi un altro esempio di urbanistica “incompiuta” e per questo chiediamo a tutte le parti oggi coinvolte di farsi carico della tutela dei diritti individuali e degli interessi collettivi di noi acquirenti, oggi disattesi.
Non parliamo solo di diritti economici ma anche dell'aspettativa legittima di abitare - dopo due anni di ritardo - un quartiere che abbiamo contribuito a risanare, il quartiere sognato, ideato e progettato per accogliere, in tutte le sue componenti pubbliche e private (Parco, Scuola, Studentato, pensilina Nervi, Rete ciclo-pedonale, Uffici, Esercizi commerciali, Case moderne a impatto zero) vecchi e nuovi abitanti della Bolognina. Il nostro spirito di appartenenza è ancora molto forte: vogliamo salvaguardare quanto è stato sino ad ora realizzato, contrastando l'abbandono e il degrado, e siamo desiderosi di portare a compimento questa importante opera di riqualificazione.
Per tutto questo chiediamo all'Amministrazione di rendersi promotrice di azioni concrete, illustrando le misure che intenderà adottare per fare la sua parte.
Un'ultima considerazione, l'intervento edilizio che ci interessa viene qualificato dalla legge come intervento di interesse pubblico; questo, a nostro avviso, non deve ridursi a essere una mera "titolazione". L'interesse è pubblico se è concreto e funzionale per l’intera collettività e chiediamo con fermezza che sia perseguito.
Per questo formuliamo le seguenti domande a tutti i soggetti coinvolti in questo progetto, al Comune di Bologna, al Consorzio di urbanizzazione Mercato Navile, alle Imprese Costruttrici (in primis Valdadige), ai Soggetti Finanziatori (principalmente Unicredit e Banca Popolare di Verona):

All’Amministrazione chiediamo:

1) Il Comune intende portare a conclusione l'opera di riqualificazione urbanistica, unica in Italia (per dimensioni, per qualità progettuale, etc.) in grado di far rivivere tutta la zona dell'ex mercato ortofrutticolo, o rimarrà solo un disegno astratto? Se si, con quali modalità e quali tempistiche?

2) Considerato che alcuni promissari acquirenti non potranno contare nemmeno sulla fidejussione obbligatoriamente prevista dal D.lgs. 122/2005, a garanzia della ripetizione delle somme in caso di crisi e che le somme non coperte da fidejussione sarebbero inferiori a € 150.000,00, il Comune con quali modalità intende garantire che anche gli acquirenti sprovvisti della garanzia fidejussoria obbligatoria rientrino in possesso delle somme già versate, nel caso di impossibilità a stipulare l'atto di compravendita?

3) Cosa potrebbe comportare il venir meno, in termini finanziari e operativi, della Valdadige nella realizzazione delle opere di urbanizzazione?

4) Vorremmo avere dai soggetti presenti garanzie su tempi certi per l'ultimazione dei lavori di urbanizzazione.

5) In particolare le urbanizzazioni prevedono la costruzione della strada denominata Asse Nord-Sud (che costeggia la ferrovia) di competenza della Rete Ferroviaria Italiana. Quali sono i tempi di inizio e fine lavori per questa strada?

6) Nell’ambito del cosiddetto Piano Città, il Comune ha ricevuto finanziamenti per circa 10 mln di euro. Come e quando saranno utilizzati?

Alle Imprese Costruttrici, in particolare a Valdadige, chiediamo:

7) Quale sarà la data certa di fine lavori per gli edifici noti come M1 e M2? Quando noi promissari acquirenti potremmo entrare nelle nostre abitazioni?

8) Intendete sanare la vostra inadempienza rispetto all’obbligo di legge di fornire garanzia fideiussoria per tutte le somme versate in acconto sul prezzo da tutti i promissari acquirenti?

9) Considerato che molte famiglie, facendo affidamento sulle dichiarazioni che negli ultimi 4 anni Valdadige ha comunicato, sono tutt’ora sprovviste di dimora e costrette ad arrangiarsi tra alloggi di fortuna con gravissimi disagi economici, fisici e morali, chiediamo che venga manifestata la disponibilità di Valdadige di farsi carico concreto di tali disagi.

10) Qual è l’attuale situazione patrimoniale di Valdadige Sistemi Urbani SRL? Tale patrimonio è idoneo a garantire l'integrale soddisfacimento dei creditori (in particolare la restituzione degli acconti versati da tutti i promissari acquirenti) in occasione di eventuale crisi?

11) Il destino di Valdadige Costruzioni come sta incidendo sulle sorti di Valdadige Sistemi Urbani SRL e a cascata sul consorzio?

12) Chiediamo che venga manifestata la disponibilità di Galotti-Cesi a rendere inaccessibile il cantiere di Unicum, per rendere più sicuro il posto, evitando episodi di vandalismo, sciacallaggio e occupazione abusiva.

Quelli di Trilogia Navile


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