17 marzo 2014

Mobilità ciclabile: facciamo il punto

    E' di poco più di un mese fa il dossier del Montesole Bike Group sullo stato, impietoso, delle piste ciclabili bolognesi. "Difetti nella segnaletica, buche, pali e cassonetti piantati in mezzo alla pista, da schivare come in uno slalom gigante. E ancora: fontanelle guaste, rastrelliere assenti, indicazioni stradali cancellate o sbagliate, frasche e rami che invadono il sentiero e piste che finiscono in un cancello chiuso, come dietro al Meraville. È un dossier di 174 pagine, corredate da foto, mappe e commenti quello che l’associazione Monte Sole Bike Group ha realizzato per monitorare lo stato delle ciclabili cittadine nel corso del 2013. Un lavoro certosino, frutto dell’opera di circa venti volontari che per sei mesi hanno percorso dodici ciclabili cittadine con la macchina fotografica al collo. Trecentodue i problemi rilevati. "

Quasi due anni fa abbiamo adottato un Ordine del Giorno, di cui ero co-firmataria, molto articolato e la scorsa settimana in commissione mobilità abbiamo verificato il suo stato di attuazione.

ORDINE DEL GIORNO - COLLEGATO ALLA DELIBERA ODG 178/2012 PER IL POTENZIAMENTO DEL SISTEMA INFRASTRUTTURALE E DEI SERVIZI PER LA MOBILITA' CICLABILE, PRESENTATO DAL CONSIGLIERE SAZZINI E ALTRI IN DATA 11 GIUGNO 2012 E ALTRI IN DATA 13 GIUGNO 2012

questi gli obiettivi prefissi:
  • a predisporre nel corso del mandato un BiciPlan complessivo della città che definisca gli obiettivi della
    mobilità ciclabile in termini qualitativi e quantitativi, le azioni, risorse necessarie per raggiungere gli
    obiettivi della carta di Bruxelles, che disegni e pianifichi la rete dei percorsi diffusi e connessi, che
    identifichi e implementi gli strumenti di monitoraggio e rendicontazione;
  •  ad istituire presso il Settore Mobilità Sostenibile un Ufficio della Bicicletta che svolga le funzioni di:
    - Front Office e informazione promozione presso la cittadinanza;
    - Coordinamento della programmazione degli interventi sulla mobilità ciclabile;
  • a sviluppare una progettazione qualitativamente elevata delle nuove ciclabili ed a operare una
    riqualificazione e un completamento in tal senso di quelle esistenti che tenda ad eliminare ostacoli,
    colli di bottiglia e situazioni di difficoltà e rischiosità, e rifacimento periodico della segnaletica;
  • a massimizzare l’integrazione dei percorsi ciclabili cittadini con i comuni confinanti in particolar modo
    lungo le direttrici principali di traffico;
  • a prevedere un aumento delle zone 30 km/h dove non sussistano le condizioni o la possibilità per
    realizzare ciclabili;
  • a prevedere che tutti i nuovi interventi infrastrutturali viari debbano tenere in considerazione la mobilità
    ciclabile, predisponendo progetti integrati che ne favoriscano lo sviluppo;
  • ad inserire per tutte le nuove costruzioni e programmi di pianificazione urbanistica le infrastrutture per
    la mobilità ciclabile di ricucitura con l’intorno e con i percorsi ciclabili esistenti con particolare
    attenzione al tema degli attraversamenti e delle connessioni;
  • ad inserire tra gli obiettivi e progetti del Piano Strategico Metropolitano lo sviluppo della mobilità
    ciclabile lavorando con la Consulta della Bicicletta e con tutti i soggetti e realtà che intendono
    partecipare ed impegnarsi in questo senso;
  • a sviluppare un serio e condiviso progetto di marketing per favorire e promuovere l’uso della bicicletta e a promuovere il cicloturismo in città identificando e realizzando itinerari storico, artistici,
    enogastronomici ecc. e pubblicandoli sul sito del Comune e altri portali di marketing urbano;
  • a valutare la possibilità di creare una linea avanzata d’arresto per le bici ai semafori in modo che
    abbiano la priorità rispetto alle macchine;
  • ad aumentare il numero di rastrelliere e posteggi, in particolare nei pressi delle zone di maggior
    frequentazione ed interesse del centro storico e nei pressi delle fermate del trasporto pubblico locale,
    delle scuole e dell’università per favorire un utilizzo della bicicletta dalle diverse tipologie di utenti;
  • a valorizzare e comunicare le esperienze di “servizi per la bici” promosse da associazioni e gruppi di
    cittadini o in collaborazione con le associazioni di categoria: le ciclo officine per l’autoriparazione dei
    mezzi, la rete di esercizi e punti in cui è possibile gonfiare le ruote ed effettuare riparazioni e il servizio
    di punzonatura presente sul territorio, ossia la marcatura di un codice di identificazione sul telaio delle
    biciclette e di un registro delle biciclette;
  • a prevedere per il rinnovo del sistema di Bike Sharing cittadino il sistema a tessera magnetica
    privilegiando le migliori soluzioni tecniche e l’integrazione con il sistema regionale Mi muovo;
  • a promuovere la diffusione anche attraverso il supporto di sponsor privati, di applicazioni su dispositivi mobili (multilingua, open data ed integrati con social media), che consentano agli utenti di avere informazioni puntuali, localizzati su mappa digitale, della dislocazione e disponibilità del servizio di bike sharing;
Questa la relazione dell'Assessore in commissione:


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