A maggio in Consiglio Comunale abbiamo approvato un ordine del giorno in sostegno di Meriam Yehya Ibrahim Ishag, cittadina sudanese di 27 anni che è stata condannata a morte da un tribunale di Khartum per apostasia, per aver affermato di essere cristiana e non musulmana. Meriam Yehya Ibrahim Ishag, all'epoca incinta di otto mesi e madre di un bambino di 20 mesi, ha infatti sostenuto di essere stata educata alla religione della madre, di origine etiope perché abbandonata dal padre (di religione musulmana) all'età di sei anni. Successivamente abbiamo esposto sulla facciata di Palazzo d’Accursio due stendardi: uno con l'immagine della campagna internazionale #Save Meriam per la sua liberazione, l'altro con la foto delle 276 studentesse nigeriane rapite di recente dal gruppo terroristico Boko Haram a sostegno dell'iniziativa #BringBackOurGirls.
Ad oggi Meriam e' ancora in carcere e delle sorti dellle ragazze rapite ancora non si sa nulla.
"Per mantenere alta l'attenzione della comunità internazionale su questi casi, per manifestare il nostro impegno a favore della libertà religiosa e
affinche' nascere uomo o donna non sia causa di discriminazione in nessuna
parte del mondo, il Consiglio comunale promuove un presidio pubblico in piazza Nettuno lunedì 16 giugno alle ore 18"
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