27 giugno 2014

#Ustica - XXXIV Anniversario della strage

Oggi in Consiglio Comunale abbiamo celebrato il XXXIV anniversario della strage di Ustica.
L'intervento della Presidente dell'"Associazione parenti delle vittime della strage di Ustica", Daria Bonfietti, che ha ricostruito la vicenda è stato molto toccante. Di seguito alcuni passaggi significativi.

"Ustica è la storia di una verità, ora lo sappiamo, ben evidente nell’immediatezza dell’evento già dai dati radar di Ciampino, ma che ci è stata sottratta, prima con la grande menzogna di un cedimento strutturale in un cielo completamento sgombro, sostenevano i militari del nostro Paese, del nostro Esercito, poi con una vergognosa catena di falsità, soppressione di prove, depistaggi, false informazioni, occultamenti e distruzioni di documenti, tutte provate nella sentenza ordinanza del giudice Priore ..." "che ha squarciato il muro delle falsità e ci ha detto che quel cielo non era vuoto, e che in quella notte vi si era svolto un episodio di guerra aerea. Quella notte non solo si sono spezzate le vite di 81 innocenti cittadini, i nostri cari, ma si sono violati i confini e i diritti del nostro Paese e nessuno ci ha dato spiegazioni. E abbiamo continuato a chiedere, ancora tra mille difficoltà e incomprensioni, perfino provocazioni.

Ma alla fine, recentemente, la Magistratura, pur con un percorso lungo e pieno di ostacoli, con le Sentenze definitive della Cassazione, ci ha consegnato la verità: il DC9 Itavia è stato abbattuto e i Ministeri dei Trasporti e della Difesa sono responsabili, l’uno per non aver saputo difendere la vita di innocenti cittadini, l’altro, perché i comportamenti di tanti militari hanno ostacolato in ogni modo il raggiungimento della verità. Tanti militari che erano stati rinviati a giudizio, lo voglio sempre ripetere perché sembra che ci siano state sempre delle assoluzioni nessuno ricorda quella parte, tanti militari che vengono riconosciuti responsabili dalla Cassazione per avere occultato, impedito, distrutto materiali erano stati rinviati a giudizio dal giudice Priore nel 1999 una volta conclusa la sua fase istruttoria, essendo passati vent'anni quei reati erano prescritti, quei militari non hanno mai visto un giudice terzo, per questo non ci sono state le condanne, perché era troppo tardi per processarli ma quelle azioni sono state compiute le ha rilevate un procedimento penale e un procedimento civile, arrivato in Cassazione, li ha condannati."


In ricordo di questa strage a Bologna è stato allestito il Museo per la Memoria di Ustica. Un museo unico e particolare nel suo genere, molto suggestivo, dove sono conservati i resti del DC9 abbattuto il 27 giugno del 1980. La ricostruzione dell'aereo è circondata da 81 luci che rappresentano le vittime della strage e da altrettanti specchi neri. Le luci che si accendono e spengono al ritmo del respiroe gli specchi che sussurrano riempiono l'atmosfera "delll'hangar" che ospita il museo.

Qesta sera presso il Museo ci sarà la serata inaugurale della rassegna di teatro, musica e poesia "Il Giardino della Memoria".

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